- Tipo NewsBANDO
- FonteFunding & Tenders Portal
- Del
Oggetto
Bando nell’ambito del programma “Diritti, uguaglianza e cittadinanza”: sostegno a progetti volti a prevenire e combattere la violenza di genere e la violenza sui minori.
Nota: il bando, di cui abbiamo già dato anticipazione, è stato pubblicato a marzo 2017. In vista dell'apertura dei termini per presentare candidature (dal 27 giugno 2017), rendiamo disponibile una scheda informativa dettagliata.
Azioni
Progetti nazionali e transnazionali focalizzati sulle seguenti priorità:
1. Prevenzione dalla violenza di genere (risorse disponibili: 2.500.000 euro)
L’attenzione è posta sulla prevenzione primaria, vale a dire sulla necessità di cambiare atteggiamenti e comportamenti sociali per porre fine alla tolleranza verso tutte le forme di violenza. Ciò comprende la lotta a pregiudizi e stereotipi di genere e a consuetudini che incoraggiano o condonano la violenza, nonchè la prevenzione dalla vittimizzazione.
2. Protezione e sostegno delle vittime della violenza di genere e sui minori, compreso l'affrontare il fenomeno della scarsità di denunce e la promozione della cooperazione multidisciplinare tra i pertinenti professionisti (risorse disponibili: 3.206.000 euro)
L’obiettivo è contribuire all'attuazione della Direttiva 2012/29/UE (norme minime sui diritti, il sostegno e la protezione delle vittime di reato), della Direttiva 2011/99/UE (Ordine di protezione europeo) e/o del Regolamento 606/2013 (reciproco riconoscimento delle misure di protezione in materia civile).
3. Coordinamento e/o adattamento dei servizi di sostegno sulla violenza sessuale e di genere per includere rifugiati e migranti (bambini, donne, persone LGBTQI, giovani uomini e ragazzi) (risorse disponibili: 3.000.000 euro)
Non si intende creare servizi nuovi o paralleli, ma adattare quelli esistenti in maniera inclusiva. L’obiettivo è costruire capacità e adattare contesti per includere, in modo concreto, i migranti.
4. Trattamento dei colpevoli di violenza (risorse disponibili: 1.000.000 euro)
Si intende sostenere lo sviluppo di programmi per il trattamento dei colpevoli e la capacity building dei professionisti che lavorano in questo ambito, al fine di prevenire le recidive e proteggere ulteriormente le vittime.
5. Quadri di coordinamento nazionali o piani d’azione in materia di violenza sui minori (risorse disponibili: 3.000.000 euro)
L’obiettivo è sostenere gli Stati membri nello sviluppo e attuazione di quadri di coordinamento nazionali per eliminare tutte le forme di violenza verso i minori, in linea con i Principi per i sistemi integrati di protezione dei minori e tenendo conto delle Guidelines del Consiglio d’Europa sulle Strategie nazionali integrate per proteggere i minori dalla violenza e della Convenzione ONU sui diritti dei minori
Attività finanziabili
Per tutte le priorità: apprendimento reciproco, scambio di buone pratiche, cooperazione; definizione e attuazione di protocolli, sviluppo di metodi di lavoro che possono essere trasferiti ad altri Paesi o regioni; capacity-building e formazione per i professionisti.
Per priorità 1 e 2: attività di sensibilizzazione ed educative
Per priorità 3: empowerment delle comunità migranti/rifugiati; adattamento dei servizi/strutture/contesti/metodologie esistenti
Per priorità 5: sviluppo o adattamento e/o attuazione di quadri di coordinamento nazionali o piani d'azione in materia di violenza sui minori, tenendo conto dei diversi punti di partenza nazionali; attività di sensibilizzazione e capacity building per promuovere la partecipazione e la responsabilità nello sviluppo dei quadri di coordinamento nazionali o piani d'azione citati.
Relativamente alle priorità 1, 2, 3 e 4 sono benaccetti progetti focalizzati su forme specifiche di violenza o gruppi particolari di vittime.
Beneficiari
Organizzazioni pubbliche e private legalmente costituite in uno dei Paesi ammissibili indicati a fondo scheda; il bando è aperto anche a organizzazioni internazionali.
Modalità e procedure
I progetti devono essere realizzati da una partnership costituita da almeno 2 organismi (l’applicant + 1 co-applicant). Se il progetto è transnazionale applicant e co-applicant devono provenire da 2 diversi Paesi ammissibili.
Le organizzazioni a scopo di lucro possono presentare progetti unicamente in partnership con enti pubblici o organizzazioni private senza scopo di lucro.
I progetti devono coinvolgere - come applicant o co-applicant – almeno un’autorità pubblica per ciascun Paese partecipante, oppure ottenere l’appoggio sostanziale di tale autorità. Per i progetti che trattano la violenza di genere l’autorità pubblica può essere: ministero/agenzia/organismo di parità responsabile per l’uguaglianza di genere e/o della fornitura di servizi alle vittime di violenza; autorità di polizia, giudiziaria, dell’istruzione o della salute. Per i progetti riguardanti la violenza sui minori l’autorità pubblica può essere un ministero e/o agenzia responsabili per i minori (ad esempio, agenzie e servizi per la protezione dei minori, istituti nazionali di tutela, ministeri per l’infanzia, per la protezione dei minori, per gli affari sociali, istituti nazionali per i diritti umani per i bambini, autorità regionali ecc.).
Le candidature devono essere presentate per via telematica, utilizzando l’apposito sistema - Electronic Submission System - accessibile dal Portale dei partecipanti (è necessaria la registrazione al Portale e l'acquisizione del PIC per tutti i soggetti coinvolti nel progetto).
Tutte le informazioni e la documentazione relative al bando sono reperibili sul Portale dei partecipanti.
Entità contributo
Il contributo UE può coprire fino all’80% dei costi totali ammissibili del progetto. La sovvenzione richiesta non può essere inferiore a € 75.000.
Scadenze
14/11/2017, ore 17 (ora dell’Europa centrale)
Austria, Belgio, Bulgaria, Cechia, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.