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Adottata al vertice ONU la nuova Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

Nel corso del vertice ONU sullo sviluppo sostenibile, che si è svolto a New York dal 25 al 27 settembre, più di 150 capi di Stato e di governo hanno approvato l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Presente al vertice anche la Commissione europea, rappresentata dal primo vicepresidente Frans Timmermans, dall'Alto rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini e dal commissario per la Cooperazione internazionale e lo sviluppo Neven Mimica.

L'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile stabilisce un quadro globale per l'eliminazione della povertà e il conseguimento dello sviluppo sostenibile entro il 2030. Si tratta di un programma d'azione universale costituito da un insieme ambizioso di 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) e 169 obiettivi associati che richiedono per la loro realizzazione la mobilitazione di tutti i Paesi e tutte le parti interessate. L'Agenda 2030 comprende anche il programma d'azione delle Nazioni Unite adottato a luglio in occasione della conferenza di Addis Abeba, che presenta i diversi mezzi necessari per attuare l'Agenda, comprese le risorse interne, i finanziamenti privati e gli aiuti pubblici allo sviluppo (APS).

L'UE ha svolto fin dall'inizio un ruolo di primo piano contribuendo a questo processo ed è ora impegnata a portare avanti l'Agenda sia nell'UE, ad esempio attraverso future iniziative dell'UE come, tra l'altro, la strategia sull'economia circolare, che propone modelli di produzione e consumo più sostenibili, sia attraverso le politiche esterne dell'UE, mediante il sostegno agli sforzi di attuazione in altri Paesi, in particolare in quelli che ne hanno maggiormente bisogno.

L'adozione dell'Agenda 2030, precedentemente nota come "Agenda per lo sviluppo post-2015", fa seguito agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM) (adottati nel 2000), alla conferenza delle Nazioni Unite Rio+ 20 sullo sviluppo sostenibile (che si è tenuta nel 2012) e alle conferenze sul finanziamento dello sviluppo; contribuirà inoltre ai negoziati in corso per un nuovo accordo globale sui cambiamenti climatici, che sarà concluso in dicembre a Parigi.

La nuova Agenda 2030 ridefinirà il modo in cui la comunità internazionale collabora per un impegno globale a favore di un futuro migliore per le persone e il pianeta, mediante la promozione dello sviluppo sostenibile. Mentre gli OSM riguardavano i Paesi in via di sviluppo, l'Agenda 2030 è in assoluto il primo accordo globale che definisce un programma d'azione universale che avrà impatto su tutti i Paesi e sulle loro politiche nazionali.

I 17 nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) e i 169 obiettivi associati realizzano un equilibrio fra le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile economia, ambiente e società — in particolare in settori come la povertà, la disuguaglianza, la sicurezza alimentare, la sanità, il consumo e la produzione sostenibili, la crescita, l'occupazione, le infrastrutture, la gestione sostenibile delle risorse naturali, i cambiamenti climatici nonché la parità di genere, le società pacifiche e inclusive, l'accesso alla giustizia e istituzioni responsabili.

Dal momento che l'Agenda costituisce un accordo universale la sua attuazione richiede l'intervento di tutti i Paesi. Essa sarà sostenuta da un partenariato globale per mobilitare l'azione dei governi e dei soggetti interessati a tutti i livelli. Quest'Agenda contiene un solido meccanismo di monitoraggio e riesame che consentirà il controllo dei progressi compiuti nella sua attuazione e garantirà l'assunzione di responsabilità. Un'importante innovazione dell'Agenda è il riconoscimento del fatto che per conseguire lo sviluppo sostenibile occorrono progressi simultanei su tre fronti, ossia occorre affrontare gli aspetti economici, sociali ed ambientali nel loro insieme, in modo integrato.

Per il buon esito dell'attuazione sarà necessario disporre di una gamma completa di risorse, sia nazionali che internazionali, sia pubbliche che private. Tutti i Paesi dovranno apportare un contributo equo, in funzione del loro livello di sviluppo, dei contesti e delle capacità nazionali. La titolarità e la responsabilità nazionali saranno di importanza fondamentale per realizzare l'Agenda.

- Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

- Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

- Brochure sul finanziamento dello sviluppo sostenibile globale dopo il 2015 - I principali contributi dell'UE