• Tipo News
    CONSULTAZIONE
  • Fonte
    Commissione europea

Di recente la Commissione ha aperto due consultazioni collegate alla Strategia per la biodiversità per il 2030, varata nel maggio dello scorso anno. La prima di queste consultazioni è stata aperta lo scorso 25 gennaio e riguarda le foreste, e contribuirà alla definizione di una nuova strategia forestale per l’UE per il periodo post 2021.

La strategia in preparazione coprirà l'intero ciclo forestale, promuoverà i numerosi servizi forniti dalle foreste e avrà l’obiettivo di mantenere le foreste sane e resilienti, perché contribuiscano alla biodiversità e agli obiettivi climatici, a ridurre/controllare le catastrofi naturali, a garantire mezzi di sussistenza e a sostenere una bioeconomia circolare e le comunità rurali. Contribuirà inoltre ad aiutare l'UE a rispettare i suoi impegni internazionali e costituirà la base di un approccio chiaro, coerente e olistico in materia di foreste, per esercitare una leadership più forte a livello internazionale (nel contesto dell'agenda di sostenibilità 2030 delle Nazioni Unite, dell'accordo di Parigi, della convenzione sulla diversità biologica e della convenzione sulla lotta contro la desertificazione).

La partecipazione alla consultazione è aperta a tutti ma la Commissione sollecita in particolare i contributi delle autorità nazionali, regionali e locali, dei proprietari e gestori di foreste, di tutti i soggetti della filiera del legno (in particolare PMI e microimprese), dei sindacati, dei singoli cittadini, dell'UE e di altri paesi, dei consumatori di prodotti derivati dal legno, delle ONG, delle università, dei centri accademici/di ricerca, degli altri paesi, delle altre organizzazioni internazionali e delle istituzioni finanziarie. È possibile rispondere alla consultazione fino al 19 aprile
 

La seconda consultazione, aperta dal 2 febbraio, riguarda la salute del suolo e contribuirà a una nuova strategia in materia di suolo che andrà ad aggiornare quella in vigore, che risale al 2006.

I suoli sono ecosistemi essenziali che forniscono servizi preziosi: dalla produzione di alimenti, energia e materie prime al sequestro del carbonio, dalla depurazione e infiltrazione dell'acqua alla regolazione dei nutrienti, dal controllo dei parassiti alle attività ricreative. Una buona salute del suolo è quindi fondamentale per combattere i cambiamenti climatici, proteggere la salute umana, salvaguardare la biodiversità e gli ecosistemi e garantire la sicurezza alimentare, e quindi per conseguire gli obiettivi del Green Deal europeo.

L'aggiornamento della strategia UE per la protezione del suolo ha l'obiettivo di affrontare in modo globale le criticità legate al degrado del suolo e del territorio e contribuire a conseguire la neutralità in termini di degrado del suolo entro il 2030: in particolare è essenziale intensificare gli sforzi per proteggere la fertilità del suolo, ridurne l'erosione e aumentarne la materia organica. Occorre inoltre fare passi avanti sostanziali anche su altri fronti quali il censimento dei siti contaminati, il ripristino dei suoli degradati, la definizione delle condizioni che determinano il buono stato ecologico del suolo e il miglioramento del monitoraggio della sua qualità.

Anche questa consultazione è aperta al contributo di tutti i soggetti interessati e in particolare a cittadini, ONG e altre organizzazioni che si occupano di protezione dell'ambiente e della natura, ma anche gestori di terreni, consulenti agricoli, urbanisti, responsabili dello sviluppo rurale e dell'architettura del paesaggio, industrie agrochimiche (prodotti agrochimici, sementi e altro), industrie alimentari e delle bevande, industrie estrattive, altri portatori di interessi del settore industriale, della ricerca e del mondo accademico, nonché dei settori pubblici competenti, in particolare quelli che si occupano di ambiente, agricoltura, gestione del suolo e pianificazione territoriale. È possibile rispondere alla consultazione fino al 27 aprile

Area
Unione Europea