Acronimo
DCI II - Beni pubblici e sfide globali
Anno di fine
2020
Area
Unione Europea
Extra UE

Di cosa si occupa

DCI II - Beni pubblici e sfide globali
Programma tematico nel quadro della seconda fase del programma DCI, lo strumento dell’UE per il finanziamento della cooperazione allo sviluppo, attivo dal 2014 al 2020.
Ingloba la gran parte dei programmi tematici del programma DCI esistenti nel periodo 2007-2013 (ovvero Investire nelle persone, Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali, compresa l’energia, Sicurezza alimentare e Migrazione e asilo).

Oltre ai Paesi beneficiari dei programmi geografici di DCI II (ovvero i PVS che figurano nell’elenco dell’Aiuto pubblico allo sviluppo stabilito dell’OCSE/DAC) sono ammissibili al programma anche i Paesi beneficiari di ENI, i PTOM e i Paesi ACP.

Obiettivo

Nel quadro dell’obiettivo generale della cooperazione allo sviluppo UE di ridurre e, a termine, eliminare la povertà, e in modo complementare rispetto ai programmi geografici previsti da DCI II, questo programma sosterrà azioni nei settori: ambiente e cambiamenti climatici, energia sostenibile, sviluppo umano, sicurezza alimentare, migrazione e asilo (ingloba la gran parte dei programmi tematici previsti dal programma DCI nel periodo 2007-2013).

Cosa finanzia

Con l’intento di potenziare la cooperazione, lo scambio di conoscenze e esperienze e la capacità dei paesi partner al fine di adottare politiche che contribuiscono all'eliminazione della povertà e allo sviluppo sostenibile, il programma finanzierà azioni nei seguenti settori:

AMBIENTE E CAMBIAMENTI CLIMATICI
a) contribuire a realizzare la dimensione esterna delle politiche in materia di ambiente e cambiamenti climatici dell'UE;
b) lavorare a monte nell'assistere i PVS per conseguire gli OSM (Obiettivi di Sviluppo del Millennio) o eventuali successivi quadri convenuti da UE e Stati membri riguardanti l'uso sostenibile delle risorse naturali e la sostenibilità ambientale;
c) realizzare le iniziative UE e gli impegni convenuti a livello internazionale, regionale e/o di carattere transfrontaliero, soprattutto in materia di cambiamenti climatici, promuovendo strategie resilienti ai cambiamenti a basse emissioni di carbonio, con priorità per strategie mirate a promuovere la biodiversità, la protezione degli ecosistemi e delle risorse naturali, la gestione sostenibile di: oceani, terreni, acque, pesca e foreste (per esempio, mediante meccanismi quali il FLEGT), desertificazione, gestione integrata delle risorse idriche, sana gestione dei prodotti chimici e dei rifiuti, efficienza delle risorse ed economica verde;
d) migliorare l'integrazione e la centralità degli obiettivi in materia di cambiamenti climatici e ambiente nella cooperazione allo sviluppo dell'UE, fornendo sostegno al lavoro metodologico e di ricerca svolto dai PVS, condotto su tali paesi e in tali paesi anche tramite meccanismi di monitoraggio, relazioni e verifica, mappatura degli ecosistemi, esame e valutazione; potenziare le competenze ambientali e promuovere le azioni innovative e la coerenza delle politiche;
e) potenziare la governance ambientale e sostenere lo sviluppo di politiche internazionali per migliorare la coerenza e l'efficienza della governance globale in materia di sviluppo sostenibile, prestando assistenza al monitoraggio e alla valutazione ambientali in ambito regionale e internazionale e promuovendo misure efficaci di rispetto ed esecuzione degli accordi multilaterali in materia di ambiente nei PVS;
f) inserire la gestione del rischio di catastrofi e l'adattamento ai cambiamenti climatici nella pianificazione dello sviluppo e nei relativi investimenti e promuovere l'attuazione di strategie mirate a ridurre i rischi di catastrofi e a proteggere gli ecosistemi e a ripristinare le zone umide;
g) riconoscere il ruolo determinante dell'agricoltura e dell'allevamento di bestiame nelle politiche in materia di cambiamenti climatici promuovendo l'agricoltura e l'allevamento su piccola scala in quanto strategie autonome di adattamento e mitigazione nel Sud, visto il loro uso sostenibile delle risorse naturali come l'acqua e il pascolo.

ENERGIA SOSTENIBILE
a) promuovere l'accesso a servizi energetici affidabili, sicuri, abbordabili, rispettosi del clima e sostenibili quali motori dell'eliminazione della povertà, della crescita e dello sviluppo inclusivi, ponendo in particolare l'accento sull'impiego di fonti energetiche rinnovabili locali e regionali e sulla garanzia dell'accesso a tali fonti da parte dei poveri nelle regioni remote;
b) favorire un maggior ricorso alle tecnologie energetiche rinnovabili (in particolare sistemi decentrati) e all'efficienza energetica; promuovere strategie di sviluppo sostenibile a basse emissioni;
c) promuovere la sicurezza energetica per i paesi partner e le comunità locali, ad esempio diversificando le fonti energetiche e le rotte di approvvigionamento, prendendo in considerazione i problemi legati alla volatilità dei prezzi e le possibilità di riduzione delle emissioni, migliorando i mercati e incoraggiando interconnessioni e scambi energetici e, in particolare, di elettricità.

SVILUPPO UMANO
a) Salute
- migliorare la salute e il benessere delle popolazioni dei PVS sostenendo l'accessibilità inclusiva e universale e la qualità delle strutture, dei beni e del servizi sanitari pubblici di base e garantendone una fornitura paritaria, con un'assistenza continua dalla prevenzione al trattamento successivo e particolare attenzione per le esigenze delle persone che appartengono a gruppi vulnerabili e svantaggiati;
- sostenere e disegnare l'agenda politica delle iniziative mondiali aventi benefici significativi diretti per i paesi partner, prendere in considerazione l'orientamento ai risultati, l'efficacia e gli effetti degli aiuti sui sistemi sanitari, e fornire sostegno ai paesi partner perché possano impegnarsi meglio in queste iniziative;
- sostenere iniziative specifiche a livello locale, regionale e mondiale, atte a potenziare i sistemi sanitari e aiutare i paesi a elaborare e realizzare politiche sanitarie nazionali sane, statisticamente fondate e sostenibili in settori prioritari quali la salute materna e infantile, comprese le vaccinazioni e la risposta alle minacce sanitarie mondiali (quali l'HIV/AIDS, la tubercolosi e la malaria, nonché altre malattie trascurate e legate alla povertà);
- promuovere la piena ed efficace attuazione della piattaforma d'azione di Pechino e del programma d'azione della Conferenza internazionale su popolazione e sviluppo e del loro seguito, in particolare in tema di salute sessuale e riproduttiva e dei relativi diritti;
- promuovere, prestare e ampliare i servizi di base e l'assistenza psicologica alle vittime della violenza, in particolare donne e bambini.

b) Istruzione, conoscenze e competenze
- sostenere la realizzazione di obiettivi internazionalmente convenuti in materia di istruzione tramite iniziative e partenariati mondiali, promuovendo in particolare le conoscenze, le competenze e i valori dello sviluppo sostenibile e inclusivo;
- promuovere scambi di esperienze, buone pratiche e innovazione, seguendo un approccio equilibrato alla messa a punto di sistemi d'istruzione;
- migliorare la qualità dell'istruzione e garantirne l'accesso paritario, in particolare per le persone che appartengono a gruppi vulnerabili (migranti, donne e ragazze, persone che appartengono a minoranze religiose, persone con disabilità, persone che vivono in contesti fragili e in paesi lontani dal raggiungimento dei traguardi mondiali) e migliorare il completamento dell'istruzione di base e della transizione all'istruzione secondaria inferiore.

c) Parità di genere, emancipazione delle donne e protezione dei diritti delle donne e delle ragazze

- sostenere programmi locali, regionali e nazionali che promuovano l'emancipazione economica e sociale, la leadership e la partecipazione politica su un piano di parità delle donne e delle ragazze;
- sostenere iniziative nazionali, regionali e mondiali atte a favorire l'integrazione della parità di genere e dell'emancipazione delle donne e delle ragazze nelle politiche, nei programmi e nei bilanci, anche nei quadri di riferimento per lo sviluppo internazionale, regionale e nazionale, e nell'agenda sull'efficacia degli aiuti; sostenere l'eliminazione di pratiche di selezione prenatale in funzione del genere;
- affrontare la violenza sessuale e di genere e sostenerne le vittime;

d) Minori e giovani

- combattere il traffico di minori e ogni forma di violenza e abuso su di essi, nonché ogni forma di lavoro minorile e il matrimonio tra minori, promuovere le politiche che tengano in conto la particolare vulnerabilità e le potenzialità dei minori e dei giovani, tutelare i loro diritti, compresa la registrazione alla nascita, e i loro interessi, l'istruzione, la salute e il tenore di vita, a cominciare dalla partecipazione e responsabilizzazione;

- migliorare l'attenzione e la capacità dei PVS di elaborare politiche a beneficio dei minori e dei giovani, promuovere il ruolo di minori e giovani come attori dello sviluppo;

- sostenere l'elaborazione di strategie e interventi concreti per affrontare problemi e sfide specifici che interessano i minori e i giovani, specialmente nei settori sanitario, scolastico e occupazionale, tenendo conto dei loro interessi in tutte le azioni pertinenti.

e) Non discriminazione

- sostenere iniziative locali, regionali, nazionali e mondiali per promuovere la non discriminazione sulla base di sesso, identità di genere, origine razziale/etnica, casta, convinzione/professione religiosa, disabilità, malattia, età e orientamento sessuale, con l'elaborazione di politiche, piani e bilanci, e con lo scambio di buone prassi e di esperienze;
- assicurare un dialogo esteso sulla non discriminazione e la protezione dei sostenitori dei diritti umani.

f) Lavoro, competenze, protezione sociale e inclusione sociale
- sostenere livelli elevati di occupazione produttiva e dignitosa, favorendo in particolare politiche e strategie sane in materia di occupazione e istruzione, una formazione professionale che aumenti le capacità occupazionali, le condizioni di lavoro (anche nell'economia informale), la promozione del lavoro dignitoso, compresa la lotta al lavoro minorile e il dialogo sociale; facilitare la mobilità dei lavoratori nel rispetto dei diritti dei migranti e promuovendo tali diritti;
- rafforzare la coesione sociale, in particolare introducendo e rafforzando sistemi sostenibili di protezione sociale e la riforma fiscale, potenziando la capacità del sistema tributario e la lotta contro le frodi e l'evasione fiscale, onde aumentare l'uguaglianza e la distribuzione della ricchezza;
- potenziare l'inclusione sociale e la parità di genere attraverso la cooperazione in tema di accesso equo ai servizi di base, il lavoro per tutti, il conferimento di responsabilità e il rispetto dei diritti di determinati gruppi sociali (soprattutto migranti, minori e giovani, disabili, donne e popolazioni indigene e persone appartenenti a minoranze), per garantire che tali gruppi possano e vogliano partecipare alla creazione di ricchezza e alla diversità culturale e possano e vogliano beneficiarne.

g) Crescita, occupazione e impegno del settore privato
-
promuovere azioni intese a creare posti di lavoro più numerosi e migliori, sviluppando la competitività e la resistenza delle microimprese e delle PMI locali e la loro integrazione nell'economia locale, regionale e mondiale, assistere l'integrazione dei PVS nel sistema multilaterale degli scambi;
- sviluppare l'artigianato locale, che serve a preservare il patrimonio culturale locale;
- sviluppare un settore privato locale responsabile in termini sociali ed ecologici e migliorare l'ambiente imprenditoriale;
- promuovere politiche economiche efficaci che sostengano lo sviluppo dell'economia locale e delle industrie locali verso un'economia verde e inclusiva, l'efficienza delle risorse e la sostenibilità dei consumi e dei processi di produzione;
- promuovere il ricorso alle comunicazioni elettroniche come strumento a sostegno della crescita a favore dei poveri in tutti i settori, al fine di colmare il divario digitale tra i paesi industrializzati e i PVS e all'interno di questi ultimi, realizzare in questo settore un quadro politico e regolamentare adeguato, e incentivare lo sviluppo delle infrastrutture necessarie e l'uso di servizi e applicazioni basati sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione;
- promuovere l'inclusione finanziaria incentivando l'accesso e l'impiego efficace di servizi finanziari quali il microcredito e il risparmio, la microassicurazione e i pagamenti da parte delle microimprese, delle PMI e delle famiglie, in particolare i gruppi svantaggiati e vulnerabili.

h) Cultura
- promuovere il dialogo interculturale, la diversità culturale e il rispetto per la pari dignità di tutte le culture;
- promuovere la cooperazione internazionale per stimolare il contributo dell'industria culturale alla crescita economica nei PVS al fine di sfruttare pienamente il suo potenziale ai fini della lotta contro la povertà, anche affrontando problematiche quali l'accesso al mercato e i diritti di proprietà intellettuale;
- promuovere il rispetto dei valori sociali, culturali e spirituali delle popolazioni indigene e delle minoranze al fine di rafforzare l'eguaglianza e la giustizia nelle società multi-etniche nel rispetto dei diritti umani universali, che devono essere riconosciuti a chiunque, comprese le popolazioni indigene e le persone che appartengono a minoranze;
- sostenere la cultura come promettente settore economico di sviluppo e crescita;

SICUREZZA ALIMENTARE E NUTRIZIONALE E AGRICOLTURA SOSTENIBILE
La cooperazione in questo settore rafforza la cooperazione, lo scambio di conoscenze e esperienze e la capacità dei paesi partner rispetto ai quattro pilastri della sicurezza alimentare con un approccio sensibile alle tematiche di genere: disponibilità alimentare (produzione), accesso al cibo (tra cui suolo, infrastruttura per il trasporto di alimenti dalle zone con eccedenze a quelle con penuria, mercati, costituzione di riserve alimentari interne, reti di sicurezza), uso degli alimenti (interventi alimentari secondo modalità socialmente responsabili) e stabilità alimentare, affrontando inoltre la questione del commercio equo e dando priorità, al tempo stesso, a cinque dimensioni: piccola agricoltura e allevamento di bestiame, trasformazione degli alimenti per creare valore aggiunto, governance, integrazione regionale e meccanismi di assistenza alle popolazioni vulnerabili, attraverso:

a) il sostegno allo sviluppo della piccola agricoltura sostenibile e dell'allevamento di bestiame attraverso: l'accesso sicuro a tecnologie basate sugli ecosistemi, a basse emissioni di carbonio e resistenti ai cambiamenti climatici (tra cui le TIC), il riconoscimento, la promozione e il rafforzamento delle strategie di adattamento al cambiamento climatico locali e autonome; misure quali servizi tecnici e di divulgazione, regimi di sviluppo rurale, misure di investimento produttivo e responsabile, in linea con gli orientamenti internazionali, gestione sostenibile delle terre e delle risorse naturali, protezione dei diritti terrieri e dell'accesso alla terra nelle varie modalità per le popolazioni locali, tutela della diversità genetica, il tutto in un clima economico favorevole;
b) il sostegno, in ciascun settore, a processi decisionali e di governance responsabili in termini ambientali e sociali, al ruolo degli attori pubblici e non governativi nella regolamentazione e nell'uso dei beni pubblici, alla capacità organizzativa, alle organizzazioni professionali e alle istituzioni;
c) il rafforzamento della sicurezza alimentare e nutrizionale tramite politiche adeguate, che comprendano: tutela della biodiversità e dei servizi ecosistemici, strategie di adattamento al clima, sistemi di informazione, prevenzione e gestione delle crisi e strategie nutrizionali rivolte alle popolazioni vulnerabili, attivando le risorse necessarie al fine di predisporre gli interventi basilari atti a prevenire la maggior parte dei casi di malnutrizione;
d) la promozione di  pratiche sicure e sostenibili lungo tutta la catena di approvvigionamento alimentare e foraggero.

MIGRAZIONE E ASILO
La cooperazione in questo settore è volta al potenziamento del dialogo politico, della cooperazione, dello scambio di conoscenze ed esperienze e delle capacità dei paesi partner, delle OSC e delle autorità locali, al fine di sostenere la mobilità come elemento positivo dello sviluppo umano. La cooperazione in questo settore, basata su un approccio fondato sui diritti (tutti i diritti umani: civili e politici o economici, sociali e culturali), affronterà le sfide dei flussi migratori, compresa la migrazione Sud-Sud, la situazione dei migranti vulnerabili come i minori non accompagnati, le vittime di traffici, i richiedenti asilo, le donne migranti e la condizione dei bambini, delle donne e delle famiglie rimasti nei paesi di origine. In particolare saranno sostenute misure tese a
a) promuovere la governance della migrazione a tutti i livelli, con particolare attenzione alle sue conseguenze sociali ed economiche; riconoscere il ruolo centrale delle OSC (compresa la diaspora) e degli enti locali nella gestione della migrazione in quanto elemento essenziale della strategia per lo sviluppo;
b) garantire una migliore gestione dei flussi migratori sotto tutti gli aspetti, anche migliorando le capacità dei governi e di altre parti interessate dei paesi partner in settori quali: migrazione regolare e mobilità; prevenzione della migrazione clandestina, del traffico di migranti e della tratta di esseri umani; agevolazione del rimpatrio sostenibile di migranti clandestini e sostegno al rimpatrio volontario e al reinserimento; capacità di gestione integrata delle frontiere e protezione internazionale e asilo.
c) massimizzare l'impatto sullo sviluppo della aumentata mobilità regionale e globale delle persone, ed in particolare della migliore gestione della migrazione della manodopera, migliorare l'integrazione dei migranti nei paesi di destinazione, promuovere e tutelare i diritti dei migranti e delle loro famiglie, attraverso il sostegno alla formulazione e implementazione di politiche migratorie e di asilo nazionali e regionali, attraverso l'integrazione della dimensione della migrazione in altre politiche regionali e nazionali e attraverso il sostegno alla partecipazione delle organizzazioni dei migranti e delle autorità locali nella formulazione delle politiche e nel monitoraggio dei processi di attuazione delle stesse;
d) diffondere una migliore comprensione comune del nesso tra migrazione e sviluppo, anche per quanto riguarda le conseguenze socio-economiche delle politiche governative, siano esse in materia di migrazione/asilo o in altri ambiti;
e) migliorare la capacità di asilo e accoglienza dei paesi partner.

La cooperazione in questo settore sarà gestita in modo coerente con il fondo asilo, migrazione e integrazione e con il fondo per la sicurezza interna, nel pieno rispetto del principio della coerenza delle politiche per lo sviluppo..

 
Le azioni finanziabili devono proporsi obiettivi che non sarebbero conseguibili adeguatamente o in modo efficace tramite un programma geografico; le azioni realizzate devono avere natura multinazionale, multiregionale e/o trasversale, devono essere intese a realizzare politiche innovative o iniziative volte ad indirizzare azioni future e devono rispecchiare una priorità politica dell`UE o un obbligo/impegno internazionale dell`UE pertinente al settore cooperazione allo sviluppo.

Le azioni realizzate devono aggiungere valore alle azioni finanziate dai programmi geografici rispetto alle quali sono complementari.

 

Entità del finanziamento

5.101 milioni di euro così ripartiti:
– Ambiente e cambiamenti climatici: 27%
– Energia sostenibile: 12%
– Sviluppo umano: 25% (di cui: Salute: almeno 40%; Istruzione conoscenze e competenze: almeno 17,5% e Parità di genere, emancipazione femminile e protezione dei diritti delle donne e delle ragazze; minori e giovani, non discriminazione; lavoro, competenze, protezione sociale e inclusione sociale; crescita, occupazione e impegno del settore privato, cultura: almeno 27,5%)
– Sicurezza alimentare e agricoltura sostenibile: 29%
– Migrazione e asilo:7%

Come accedere al finanziamento

Per l’attuazione del programma, la Commissione adotta un programma indicativo pluriennale che definisce la strategia dell`UE sul tema e sui diversi settori, le priorità individuate ai fini del finanziamento UE, gli obiettivi specifici, i risultati attesi, gli indicatori di prestazione, la situazione internazionale e le attività dei principali partner ed eventualmente le modalità di aiuto

L’assistenza del programma può essere erogata attraverso le seguenti tipologie di finanziamento: sovvenzioni, appalti pubblici (per servizi/forniture/lavori), sostegno al bilancio, contributi a fondi fiduciari istituiti dalla Commissione, strumenti finanziari (prestiti, garanzie, investimenti o partecipazioni azionarie/quasi-azionarie, ecc.).

Aree Geografiche

UE 28
-

Austria, Belgio, Bulgaria, Cechia, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.

Paesi specifici/Regioni specifiche
-

Come specificato nella scheda

Contenuto creato il 21/05/2014