Acronimo
ISA2 - Soluzioni di interoperabilità per le PA
Anno di fine
2020
Area
Unione Europea
Extra UE

Di cosa si occupa

ISA²Programma dell`UE  per la promozione di soluzioni di interoperabilità e quadri comuni per le pubbliche amministrazioni, le imprese e i cittadini europei (2016-2020).

ISA² fa seguito al programma ISA che è stato operativo per il periodo 2010-2015.

Obiettivo

Favorire la modernizzazione del settore pubblico contribuendo a:

- sviluppare, promuovere e mantenere un approccio globale all'interoperabilità a livello di Unione al fine di eliminare la frammentazione esistente;
- agevolare l'efficace ed efficiente interazione elettronica transfrontaliera o intersettoriale tra pubbliche amministrazioni europee e tra queste e le imprese e i cittadini, nonché favorire lo sviluppo di un'amministrazione elettronica più efficace, semplificata e di facile utilizzo a livello nazionale, regionale e locale;
- individuare, creare e gestire soluzioni di interoperabilità che contribuiscano all'attuazione delle politiche e delle attività dell'UE;
- agevolare il riutilizzo delle soluzioni di interoperabilità da parte delle pubbliche amministrazioni europee.

Cosa finanzia

Il programma sostiene lo sviluppo e il riutilizzo di soluzioni di interoperabilità per le pubbliche amministrazioni. In particolare potranno essere sostenute le seguenti attività:
- valutazione, perfezionamento, funzionamento e riutilizzo di soluzioni di interoperabilità transfrontaliere o intersettoriali esistenti e di quadri comuni;
- sviluppo, messa a punto, funzionamento e riutilizzo di soluzioni di interoperabilità transfrontaliere o intersettoriali nuove e di quadri comuni;
- valutazione delle implicazioni in termini di TIC della legislazione UE (proposta o adottata);
- identificazione delle lacune normative a livello UE e nazionale che ostacolano l'interoperabilità transfrontaliera o intersettoriale tra le PA europee;
- sviluppo di meccanismi di misurazione e quantificazione dei vantaggi offerti dalle soluzioni di interoperabilità, incluse metodologie che consentano di valutare i risparmi;
- mappatura e analisi del panorama dell'interoperabilità nell'UE attraverso l'istituzione, la gestione e il miglioramento dell'EIRA (European Interoperability Reference Architecture)  e dell'EIC (European Interoperability Cartography), quali strumenti per facilitare il riutilizzo di soluzioni di interoperabilità esistenti e identificare i settori in cui queste sono ancora assenti;
- gestione, aggiornamento, promozione e monitoraggio dell'attuazione della SEI (Strategia Europea sull’Interoperabilità), del QEI (Quadro Europeo dell’Interoperabilità) e dell'EIRA;
- valutazione, aggiornamento e promozione delle norme e delle specifiche comuni esistenti, nonché sviluppo e promozione di nuove specifiche comuni e di specifiche e norme aperte mediante le piattaforme di normazione dell'Unione e, se del caso, in collaborazione con organismi di normazione europei o internazionali;
- gestione e divulgazione di una piattaforma che consenta l'accesso alle migliori pratiche e la collaborazione in riferimento alle stesse e che contribuisca alla sensibilizzazione e alla diffusione delle soluzioni disponibili, inclusi i quadri di sicurezza, e aiuti a evitare la duplicazione incoraggiando il riutilizzo delle soluzioni e delle norme;
- messa a punto di nuovi servizi e strumenti di interoperabilità e  manutenzione e gestione di quelli esistenti in via provvisoria;
- individuazione e promozione di migliori prassi per elaborare orientamenti volti a coordinare le iniziative di interoperabilità nonché a incoraggiare e sostenere le comunità che lavorano sulle questioni pertinenti al settore dell'interazione elettronica transfrontaliera o intersettoriale tra utenti finali.

Il programma finanzia, inoltre, le seguenti misure di accompagnamento:
- misure strategiche;
- misure di informazione, comunicazione e sensibilizzazione rivolte alle pubbliche amministrazioni europee e, ove opportuno, alle imprese e ai cittadini;
- misure di sostegno alla gestione del programma;
- misure per la condivisione di esperienze e lo scambio e la promozione di migliori pratiche;
- misure volte a promuovere il riutilizzo delle soluzioni di interoperabilità esistenti;
- misure intese a rafforzare le capacità;
- misure volte a creare sinergie con le iniziative relative all'interoperabilità in altri ambiti di intervento dell'UE

Chi può partecipare

Beneficiari diretti del programma sono le pubbliche amministrazioni a livello europeo, nazionale, regionale e locale (cittadini e imprese ne sono beneficiari indiretti).

Il programma è aperto ai seguenti Paesi: Stati UE, Paesi EFTA/SEE, Paesi candidati.

E' incoraggiata la cooperazione con altri Paesi terzi e con organizzazioni/organismi internazionali, in particolare nel quadro del partenariato euromediterraneo e del partenariato orientale, nonchè la cooperazione con i Paesi vicini, in particolare quelli dei Balcani occidentali e della regione del Mar Nero. I relativi costi non vengono, però, coperti dal programma.

Entità del finanziamento

€ 130.928.000

Aree Geografiche

UE 28
-

Austria, Belgio, Bulgaria, Cechia, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.

Paesi candidati all`UE (da marzo 2015)
-

Ex Repubblica iugoslava di Macedonia, Montenegro, Turchia, Serbia e Albania. Dal 12 febbraio 2019 la Ex Repubblica jugoslava di Macedonia è denominata Macedonia del Nord

EFTA/SEE
-

Norvegia, Islanda e Liechtenstein.

Contenuto creato il 04/02/2016