• Tipo News
    BANDO
  • Fonte
    Commissione europea
  • Del

Oggetto

Bando nell’ambito del programma “Diritti, uguaglianza e cittadinanza”: sostegno a progetti volti a prevenire e combattere il razzismo, la xenofobia, l’omofobia e altre forme di intolleranza.

Azioni

Progetti transnazionali focalizzati sulle seguenti priorità:

1. Best practices per prevenire e combattere il razzismo, la xenofobia, l’omofobia e altre forme di intolleranza (BEST)
Progetti mirati alla condivisione e allo scambio di best practices per prevenire e combattere il razzismo, la xenofobia, l'antisemitismo, islamofobia, l'intolleranza nei confronti dei cristiani, l'omofobia e altre forme di intolleranza. I progetti devono focalizzarsi su best practices orientate a:
- combattere l'incitamento all'odio, i crimini ispirati dall’odio e altre forme di intolleranza mediante misure di prevenzione, in particolare attraverso lo sviluppo di una contro-narrazione e altre attività volte a influenzare l’opinione pubblica e a promuovere la tolleranza e il rispetto reciproco (ad esempio, attività di istruzione e formazione, soprattutto per i giovani, codici etici per i media e i politici, sensibilizzazione, ecc.). Sono di particolare interesse le iniziative volte a contrastare l'impatto dei comportamenti estremisti o radicalizzati, così come dei discorsi populisti che diffondono pregiudizi nei confronti di persone di determinate nazionalità o di determinati gruppi etnici o religiosi.
- rafforzare il senso di sicurezza di alcune comunità o settori della popolazione più esposti ai discorsi che incitano all'odio e ai relativi crimini, o generalmente soggetti all’intolleranza, mediante misure come campagne e altre iniziative di sensibilizzazione, attività di community building, dialogo interreligioso.
- contribuire a migliorare l’attuazione e applicazione delle norme di diritto penale che contrastano l’incitamento all'odio e i relativi crimini, con particolare riguardo agli strumenti e alle pratiche per documentare, indagare e perseguire i casi di incitamento all'odio e i crimini ispirati dall’odio. Sono di particolare interesse le attività incentrate sull’applicazione della normativa nazionale che recepisce la Decisione quadro 2008/913/GAI.
- monitorare, raccogliere e condividere dati sui casi di incitamento all’odio e sui crimini ispirati dall’odio nei Paesi partecipanti, incluso l’incitamento all’odio via web.
- sostenere i leader delle comunità e le autorità locali nella lotta contro il razzismo, la xenofobia e altre forme di intolleranza attraverso attività di community building, la creazione di reti, il dialogo interculturale e interreligioso, iniziative al servizio della comunità e che promuovono l'autostima, la creatività e il senso di appartenenza, il superamento degli stereotipi e lo sviluppo della contro-narrazione.
- programmi e sanzioni alternativi, come la riabilitazione, la reintegrazione, programmi di formazione o coaching indirizzati ai trasgressori.

I progetti su questa priorità dovrebbero mirare alla condivisione di best practices che siano trasferibili a diversi contesti giuridici e suscettibili di migliorare, mediante il diritto penale o con altri mezzi, la prevenzione e la reazione ai casi di razzismo, xenofobia, omofobia, transfobia o altre situazioni motivate dall’odio, attraverso attività di apprendimento reciproco e di cooperazione.

I progetti possono concentrarsi su uno o più motivi di discriminazione alla base dell’incitamento all'odio e relativi crimini (origine nazionale, razziale o etnica, religione, orientamento sessuale o identità di genere, disabilità…), così come su specifiche categorie di vittime (persone con background migratorio, richiedenti asilo, giovani e bambini, anziani, minoranze religiose, ecc.). Le iniziative specificamente dirette a prevenire e combattere l’incitamento all’odio via web sono di particolare interesse.
 

2. Formazione e sviluppo delle capacità per rafforzare la risposta della giustizia penale ai crimini ispirati dall’odio e ai discorsi che incitano all’odio (TRAI)
Progetti mirati alla condivisione di conoscenze, allo sviluppo di capacità e di competenze delle autorità nazionali e altri stakeholder, al fine di garantire un’adeguata ed efficace applicazione delle norme di diritto penale esistenti a livello nazionale per combattere il razzismo, la xenofobia, l’antisemitismo, l’islamofobia, l’omofobia, la transfobia e altri fenomeni dettati dall’odio. I progetti che contribuiscono all’applicazione efficace e coerente della normativa nazionale che recepisce la Decisione quadro 2008/913/ GAI sono di particolare interesse.
Rivestono particolare interesse anche i progetti che affrontano i bisogni di formazione e di sviluppo delle.capacità delle autorità di contrasto, dei giudici e dei pubblici ministeri. Sarà data priorità a iniziative che offrono una formazione sostenibile e di alta qualità alle autorità di contrasto, ai pubblici ministeri e ai membri della giustizia.

I progetti possono concentrarsi su uno o più motivi di discriminazione alla base dell’incitamento all'odio e relativi crimini (origine nazionale, razziale o etnica, religione, orientamento sessuale o identità di genere, disabilità…). Le iniziative specificamente dirette alla condivisione di conoscenze, allo sviluppo di capacità e di competenze per contrastare l’incitamento all’odio veicolato via web sono di particolare interesse.
 

3. Consapevolezza e sostegno delle vittime dei crimini ispirati dall’odio e dei discorsi che incitano all’odio  (VICT)
Progetti mirati alla condivisione di conoscenze e best practices e/o allo sviluppo di meccanismi, programmi e strumenti efficienti indirizzati ad accrescere la consapevolezza e a supportare le vittime di crimini o discorsi dettati da razzismo, xenofobia, antisemitismo, islamofobia, omofobia e transfobia, incluso i discorsi che incitano all’odio via web, con specifico focus su:
- sensibilizzare in merito al quadro normativo per combattere l'incitamento all'odio e i relativi crimini e tutelare i diritti delle vittime
- sviluppare e/o supportare meccanismi di denuncia efficienti e sostenibili a disposizione delle vittime, incluso la denuncia da parte di terzi, la denuncia in forma anonima o online, la creazione di reti di denuncia (è altamente raccomandato il coinvolgimento di autorità nazionali quali le procure)
- garantire il corretto riconoscimento e il trattamento rispettoso delle vittime, tenendo conto delle loro specifiche esigenze, anche prima, durante e dopo il procedimento penale
- garantire una protezione effettiva delle vittime sulla base di una valutazione delle loro specifiche esigenze individuali
- garantire l’accesso delle vittime ai servizi di assistenza, incluso i servizi di assistenza specializzati per rispondere a esigenze specifiche e individuali
- garantire vie efficaci per l'accesso alla giustizia e il risarcimento delle vittime, anche attraverso la mediazione o altre forme di giustizia riparatrice.

I progetti possono anche focalizzarsi su specifiche categorie di vittime a motivo della loro maggiore vulnerabilità a determinate forme di crimini o discorsi dettati dall’odio (donne musulmane, persone transessuali, bambini con disabilità..). Progetti che contribuiscono ad un' efficace attuazione delle disposizioni della Direttiva 2012/29/UE con riferimento alle vittime dei discorsi che incitano all’odio e dei relativi crimini sono di particolare interesse.

In generale, sarà data priorità ai progetti basati sulla cooperazione tra differenti attori, incluso gli attori non statali come le organizzazioni della società civile. Inoltre, progetti che garantiscono il massimo impatto e benefici concreti per i gruppi target saranno valutati più favorevolmente che non i progetti consistenti essenzialmente in attività di ricerca e altre attività analitiche.

Beneficiari

Organizzazioni pubbliche e private legalmente costituite in uno dei seguenti Paesi ammissibili: Stati UE, Islanda e Liechtenstein; il bando è aperto anche a organizzazioni internazionali.

Modalità e procedure

I progetti devono essere realizzati da una partnership costituita da almeno 5 organizzazioni (il proponente di progetto + 4 partner) di 5 diversi Paesi ammissibili.
Il proponente di progetto deve essere un ente pubblico o un’organizzazione senza scopo di lucro.

Le organizzazioni a scopo di lucro  possono partecipare ai progetti solo come partner (cioè non possono essere proponenti di progetto).

Agenzie e organismi UE possono partecipare ai progetti solo in qualità di partner associati, ossia senza possibilità di beneficiare di contributo UE.

I progetti proposti devono prevedere una durata massima di 24 mesi.

I progetti devono essere presentati utilizzando l’apposito sistema PRIAMOS per la presentazione online delle proposte, accessibile dalla pagina web dedicata al bando (l’Application form + i relativi Annexes devono essere scaricati da PRIAMOS previa registrazione al sistema).

In allegato è possibile scaricare il testo del bando. Ulteriore documentazione necessaria per partecipare è reperibile sulla pagina web sopra indicata.

Entità contributo

Il contributo UE può coprire fino all’80% dei costi totali ammissibili del progetto. Non verranno presi in considerazione progetti che richiedono una sovvenzione inferiore a € 300.000.

Scadenze

18/02/2016, ore 12 (ora dell’Europa centrale)

Aree Geografiche
UE 28
-

Austria, Belgio, Bulgaria, Cechia, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.

Paesi specifici/Regioni specifiche
-

Come specificato nella scheda

Scadenze
Data chiusura
Identificativo
DG Giustizia e Consumatori
Stanziamento

€ 5.400.000
 

Area
Extra UE
Unione Europea
Referente

Commissione europea - DG Giustizia e Consumatori