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Capitale europea della cultura 2019: attesa il 17 ottobre la nomina della città italiana

C’è trepida attesa per conoscere il nome della città italiana che, assieme alla città bulgara di Plovdiv, si fregerà del titolo di "Capitale europea della cultura" per il 2019. Il prossimo 17 ottobre, infatti, a Roma la giuria valutatrice impegnata nella selezione finale nominerà la prescelta fra le 6 città candidate rimaste in corsa dopo la preselezione: oltre a Ravenna, Cagliari, Lecce, Matera, Perugia-Assisi e Siena.

Il titolo di “Capitale europea della Cultura” costituisce uno strumento di eccezionale portata per la valorizzazione delle aree urbane: non è tanto il contributo finanziario UE, pari a 1,5 milioni di euro (che non possono superare il 60% del bilancio totale della manifestazione) a interessare i candidati, ma soprattutto il valore aggiunto europeo dell’azione che, unito alla riqualificazione degli spazi, alla creazione di infrastrutture e all’apporto di nuovi stimoli al settore culturale, permettono alle città di elevare il proprio profilo a livello locale e internazionale. L’iniziativa rappresenta quindi una grande opportunità soprattutto per quelle zone il cui sistema economico è in crisi, poiché favorisce la rimodulazione delle specializzazioni del territorio, attraendo nuovi investimenti e risollevando l’economia.

A partire dal 2011, sulla base della nuova normativa europea, ogni anno vengono selezionate quali Capitali della cultura due città appartenenti a due Paesi europei. Nel 2015 le Capitali della cultura saranno Mons (Belgio) e Plzen (Repubblica Ceca); nel 2016 Wroclaw (Polonia) e Donostia-San Sebastian (Spagna), mentre nel 2017 sarà la volta di Aarhus (Danimarca) e Paphos (Cipro); nel 2018, invece, toccherà a Leeuwarden (Olanda) e La Valletta (Malta). Il turno dell’Italia è l’anno 2019 insieme alla Bulgaria, manca poco per conoscere il verdetto.

 

 

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