• Tipo News
    REDAZIONALE
  • Fonte
    Regione Emilia-Romagna

Le quattro Regioni partner Emilia-Romagna, Assia, Nouvelle Aquitaine e Wielkolposka hanno promosso nella loro sede comune a Bruxelles un evento sulla Conferenza sul futuro dell’Europa (CoFE), con l’obiettivo di animare un dibattito e uno scambio di esperienze sul ruolo svolto dalle Regioni nel coinvolgere i cittadini e rispondere meglio alle loro esigenze ed aspettative, anche al fine di rendere il policy making più trasparente e partecipativo e rafforzare la democrazia in Europa.
 

La Conferenza sul futuro dell’Europa - Lanciata nel settembre 2021, la Conferenza sul Futuro dell’Europa (CoFE) è una iniziativa che offre ai cittadini europei un’occasione unica per riflettere sulle sfide e le priorità dell’Europa e dare voce alle proprie esigenze e istanze nel corso di dibattiti, conferenze ed eventi. Parlamento, Consiglio e Commissione europea si sono impegnati ad accogliere i contributi dei cittadini e a dar seguito, nell’ambito delle rispettive competenze, alle raccomandazioni ricevute. La Conferenza proseguirà per tutta la primavera del 2022, per poi approdare alle prime conclusioni e orientamenti fondamentali. Fino ad ora, la CoFE ha stimolato quattro panel di discussione e più di 6.000 eventi in tutta Europa, con la partecipazione di oltre 50.000 cittadini e la condivisione oltre 16.000 idee sul futuro dell’Europa (visita la piattaforma della Conferenza).

L’evento delle quattro Regioni Partner - E’ in questo contesto che la Regione Emilia-Romagna, insieme alle Regioni partner Nouvelle Aquitaine, Hessen e Wielkopolska, ha organizzato a Bruxelles l’evento dal titolo “Conferenza sul Futuro dell’Europa: una Prospettiva Regionale". L’iniziativa, programmata prima dell’invasione russa all’Ucraina, si è tenuta il 15 marzo e non sono mancate riflessioni sull’attuale crisi. L’evento è stato l’occasione per discutere le aspettative delle Regioni per il futuro dell’UE, anche sulla base delle esperienze maturate nei  rispettivi territori proprio nell’ambito della Conferenza. Alla presenza della Vicepresidente della Commissione europea e Commissaria per la Democrazia e la Demografia, Dubravka Šuica, sono intervenuti la Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Elly Schlein, il Presidente della Regione Wielkopolska, Marek Woźniak, la Ministra per gli Affari Federali ed Europei del Land Hessen, Lucia Puttrich, e la Consigliera Regionale con delega alla open democracy della Regione Nouvelle-Aquitaine, Marie-Laure Cuvelier. La discussione è stata moderata da Françoise Chotard, Consulente per gli Affari Europei.

L’intervento della Vicepresidente della Commissione europea - La Commissaria D. Šuica ha sottolineato l’unicità dell’esperienza della Conferenza sul Futuro dell’Europa – esempio unico al mondo di dialogo diretto tra cittadini e decisori politici – elogiando il ruolo fondamentale svolto dalle Regioni europee per diffondere il messaggio della CoFE ai cittadini. La Commissione europea punta infatti sull’impegno delle Regioni non solo in questa fase, ma anche nella fase successiva al 9 maggio. Si tratta di un’occasione per preparare l’Unione Europea alle sfide del futuro ed è dunque fondamentale la partecipazione dei cittadini ed un ruolo centrale degli enti locali, l’ ”avamposto istituzionale” a loro più prossimo. Tra i temi che hanno riscosso maggiore attenzione dei cittadini figurano il rispetto del multilinguismo, il rafforzamento dell’UE, un’Europa più democratica, maggiori competenze digitali per tutti, la lotta alle fake news, la sicurezza informatica. Si tratta di richieste ambiziose che mirano a rendere le Istituzioni europee più responsabili, trasparenti e aperte.
Nelle Plenarie di marzo ed aprile della CoFE le proposte dei cittadini convergeranno nelle raccomandazioni finali. “Un tale esercizio democratico” - ha affermato la Commissaria - “potrebbe rappresentare la premessa per il lancio di un processo permanente e per assicurare ai cittadini la consapevolezza sempre maggiore delle proprie opportunità e di cosa l’Unione Europea fa per loro”.

Il dibattito - Due le domande al centro del dibattito con i rappresentanti delle Regioni partner: cosa si aspettano le Regioni dalla Conferenza e cosa vogliono veramente per il futuro dell'Europa ? Può questo tipo di partecipazione, attraverso l’organizzazione di forum, divenire un modello per il futuro ?
Intervenuta in collegamento dall’Italia, la Vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Elly Schlein, ha espresso preoccupazione per gli sviluppi della guerra in Ucraina. Citando Jean Monnet, ha osservato che occorre saper trasformare le sfide in opportunità di maggiore integrazione, così come l’Europa ha dimostrato di saper fare anche recentemente con la creazione di strumenti inediti a seguito della pandemia da COVID-19, tra cui NGEU e una maggiore attenzione alla coesione sociale e territoriale. Proprio queste crisi, infatti, hanno rappresentato un’occasione per l’UE di agire in modo deciso ed unitario e far sentire la propria vicinanza ai cittadini. La Conferenza rappresenta una ulteriore opportunità per migliorare il futuro dell’UE ed avvicinarla ai giovani. Importante è chiarire ai cittadini, ed in particolar modo ai più giovani, come si traducono in concreto le opportunità europee (ad esempio quelle offerte dai fondi strutturali) e ricordare i benefici che derivano dall’appartenenza all’UE. L' Emilia-Romagna è tra le Regioni europee che più partecipano alle attività legislative europee attraverso consultazioni pubbliche promosse dalla UE. L'attenzione della Regione all’Unione Europea si concretizza in iniziative come il Patto per il Lavoro e per il Clima, siglato con una rete europea di 55 stakeholder e soggetti del mondo accademico, del lavoro e delle imprese e anche enti locali, con l’intento di individuare gli obiettivi strategici verso i quali orientare i fondi strutturali. La Vicepresidente ha anche proposto che le Regioni si facciano portavoce di una ulteriore riforma: scorporare dal calcolo del deficit il cofinanziamento dei fondi europei per usufruire al meglio delle opportunità europee.

Nel corso della discussione, la Ministra dell’Hessen Lucia Puttrich ha invitato le istituzioni a tutti i livelli a concepire la Conferenza con grande ambizione, mentre la Consigliera della Nuovelle Aquitaine Marie-Laure Cuvelier ha lodato la CoFE perchè contribuisce all’avvicinamento delle istituzioni ai cittadini. In questo senso, ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento dei giovani, nonché la necessità di comprendere meglio la visione che i cittadini europei hanno dell’UE e delle istituzioni, a livello nazionale e territoriale.

Anche il Presidente della Wielkopolska Marek Woźniak ha sottolineato l’importanza, ai fini di una partecipazione consapevole, di una adeguata conoscenza dell’Unione Europea, delle sue competenze e dei suoi processi decisionali da parte dei cittadini. Ha inoltre sollevato un’altra sfida che l’UE dovrà affrontare: quella delle migrazioni, in particolare dal continente asiatico e da quello africano, che andranno approcciate con un solido sistema di migrazione comune. Un’altra questione rilevante è rappresentata dalla difesa comune.

Conclusioni e prospettive future - La Commissaria ha concluso l’evento prospettando la trasformazione di questo esercizio democratico di ampia portata in una struttura permanente, augurandosi inoltre un’attiva partecipazione dei cittadini alla conferenza attraverso il dialogo con gli enti locali

Le quattro Regioni Partner - Emilia-Romagna, Assia, Nouvelle Aquitaine e Wielkopolska, già legate da un partenariato che ha permesso loro di ideare strategie comuni, promuovere progetti transnazionali e garantire lo scambio di informazioni e buone pratiche, hanno accolto l’invito ad impegnarsi per una rinnovata collaborazione a vantaggio dei rispettivi territori e delle Istituzioni Europee, in un contesto di profonda evoluzione all’indomani dall’insorgere del conflitto in Ucraina e nel pieno dell’implementazione della programmazione 2021-2027.

Area
Unione Europea