Acronimo
CTE - INTERREG EURO-MED 2021-2027
Anno di inizio
2021
Anno di fine
2027

Di cosa si occupa

Interreg Euro-MED - Programma di cooperazione transnazionale che opera su un'area di 10 Stati UE, alcuni solo parzialmente, e 4 Paesi IPA (Albania, Bosnia-Erzegovina e Montenegro, Macedonia del Nord), che si affacciano sul Mediterraneo da nord, per un totale di 69 regioni. Per l’UE si tratta dell’intero territorio di Bulgaria, Cipro, Croazia, Grecia, Malta, Slovenia, di 4 regioni della Francia (Corsica, Occitanie, Provence Alpes Côte d’Azur, Rhône-Alpes), 3 regioni del Portogallo (Algarve, Alentejo, Regione di Lisbona) 10 regioni della Spagna (Andalusia, Aragona, Isole Baleari, Castilla-la-Mancha, Catalogna, Extremadura, Comunidadi di Madrid, Murcia, Valencia, Ceuta e Melilla). Per l’Italia sono ammissibili tutte le regioni eccetto il Trentino Alto Adige.

Obiettivo

Contribuire alla transizione verso una società resiliente e climaticamente neutra, lottando contro l'impatto dei cambiamenti globali sulle risorse del Mediterraneo e garantendo una crescita sostenibile e il benessere dei suoi cittadini. Per questo il programma rinforzerà il ruolo dell’ambiente quale catalizzatore dei miglioramenti della qualità della vita umana.

Il programma deve contribuire ai seguenti Obiettivi Specifici (OS):
1) Consolidare un ecosistema di innovazione competitivo con gli stakeholder 4helix
2) Sostenere la transizione verso un'economia circolare
3) Migliorare la gestione delle risorse naturali
4) Prevenire e mitigare i rischi, sostenere la transizione energetica e spazi abitativi più verdi

Cosa finanzia

Il programma persegue 3 priorità, e per ogni priorità sono previste specifiche tipologie di progetti:

Priorità 1: Smarter Mediterranean
Priorità 2: Greener Mediterranean
Priorità 3: Better governed Mediterranean

Nel quadro delle priorità 1 e 2 saranno finanziati progetti nella categoria progetti tematici, che possono rientrare in una delle seguenti 4 tipologie:
1. Progetti di studio, che producono studi per comprendere meglio una questione tematica e aprono la porta allo sviluppo di soluzioni comuni per i territori interessati
2. Progetti di test, che verificano le soluzioni comuni risultate dai progetti di studio.
3. Progetti di trasferimento, che organizzano la condivisione, l’ottimizzazione e l’adozione delle soluzioni testate ad altri attori
(I progetti tematici delle tipologie 1, 2 e 3 sono classificati come progetti modulari)

4. Progetti territoriali strategici, che portano avanti le azioni dei progetti modulari (studi, test e trasferimento di soluzioni) concentrandosi su specifiche ed identificate tipologie di territori che affrontano sfide comuni.

Nel quadro della priorità 3 vengono finanziati progetti nella categoria di progetti di governance, che possono rientrare in una delle seguenti tipologie:

1. Progetti tematici di comunità (TCP), che mirano ad animare una comunità di progetti per consentire scambi e sinergie tra progetti e favorire il trasferimento tecnico e la trasposizione dei risultati dei progetti tematici all’interno delle pratiche e delle politiche dei territori del programma.
2. Progetti di dialogo istituzionale (IDP), che supportano il lavoro di trasferimento e diffusione dei risultati in pratiche e politiche intraprese dai TCP nel territorio del programma collegando le attività e migliorando il coordinamento fra gli attori, all’interno e al di fuori dell’area del programma.

I progetti tematici devono riguardare uno dei 4 OS del programma; devono inoltre contribuire a realizzare una delle 4 missioni più globali del programma, complementari che federano i progetti che lavorano in diversi OS:
• Rafforzare un'economia sostenibile innovativa
• Proteggere, recuperare e valorizzare l'ambiente naturale e il patrimonio
• Promuovere spazi abitativi verdi
• Migliorare il turismo sostenibile (affrontato trasversalmente)

Ogni missione e tutti i progetti tematici che operano nell'ambito della stessa, saranno supportati da un progetto tematico di comunità e da un progetto di dialogo istituzionale che lavorano in sinergia per favorire congiuntamente lo sfruttamento, il benchmarking, l'adattabilità, il trasferimento e l'integrazione dei risultati rilevanti del progetto nelle politiche, all'interno e al di fuori dell’area del programma e per migliorare il contesto di governance multilivello e transnazionale per le 4 missioni suddette.

L'orientamento generale del Programma è basato sull’assunto che il contributo dei programmi Interreg al miglioramento della governance è strettamente legato ai processi di capitalizzazione dei risultati dei progetti, che richiedono il coinvolgimento di tutti gli attori e i territori del programma e non solo del progetto partner. Pertanto, la progettazione delle diverse tipologie di progetti si basa sulla strategia complessiva del programma definita Strategia di amplificazione dei risultati (RAS) sviluppata per amplificare i risultati dei progetti tematici e per avere un impatto più sostenibile sui territori grazie a un migliore coordinamento e ove possibile l’integrazione di pratiche e politiche (inter)settoriali.
Questa strategia incorpora tutti gli attori del programma, con responsabilità diverse tra cui il comitato di monitoraggio (MC), i punti di contatto nazionali (PCN), l'autorità di gestione (AG) e il segretariato congiunto (JS) insieme ai partenariati di progetto per ottimizzare la visibilità e il valore aggiunto dei risultati e illustra in che modo i loro ruoli e compiti devono essere complementari per raggiungere l'ambizione complessiva del programma sulla governance.

È quindi essenziale tenere conto della RAS  prima e durante l'elaborazione della proposta per comprendere appieno la criticità relativa all'attuazione dei Progetti tematici di comunità e dei Progetti di Dialogo Istituzionale.

Chi può partecipare

I soggetti ammissibili a partecipare ai progetti rientrano nelle seguenti categorie: autorità pubbliche, organismi di diritto pubblico (il lead partner di progetto deve rientrare in una di queste due categorie), enti privati stabiliti in una delle 69 regioni del programma e organismi intergovernativi internazionali.

Categorie più specifiche possono essere precisate nei singoli bandi, compresi ad esempio (elenco non esaustivo): Autorità locali, regionali e nazionali, agenzie di sviluppo locale e regionale, agenzie ambientali, per l’energia o l’occupazione e il trasporto pubblico, società di servizi (fornitura d’acqua, di energia, di gas, dei rifiuti, ecc), porti, aeroporti, ferrovie, sindacati, fondazioni, associazioni del volontariato e di beneficenza, università, istituti di istruzione e formazione, enti di RTD, cluster di ricerca, enti di formazione, imprese, PMI, organizzazioni di supporto alle imprese, camere di commercio, industria, artigianato, GEIE.

Sono ammissibili anche partner stabiliti in regioni appartenenti ai 14 Stati del programma diverse dalle 69 regioni del programma, a condizione che apportino valore aggiunto e competenze nella realizzazione del progetto a vantaggio dell’intera area del programma.

Gli organismi privati stabiliti nei Paesi IPA devono essere no-profit.

Entità del finanziamento

Tutti i partner di progetto sono cofinanziati dal FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) per una quota pari all’80% delle spese sostenute.

Il budget complessivo del programma (non ancora definitivamente approvato) ammonta a 293.624.033 euro, dei quali 234.899.226 euro di contributo UE e 58.724.807 eur di contributi nazionali

Come accedere al finanziamento

Una proposta progettuale deve prevedere un partenariato di almeno 4 partner finanziatori di almeno 4 diversi Paesi dell’area del programma (dei quali almeno 2 stabiliti nelle regioni dell’area del programma). Ulteriori specifiche possono essere stabilite per i singoli bandi.

 

Contenuto creato il 04/05/2022