• Tipo News
    LEGISLAZIONE
  • Fonte
    Commissione europea
  • Del

Il 25 settembre la Commissione europea ha adottato delle misure che limiteranno l'aggiunta intenzionale di microplastiche a prodotti disciplinati dalla legislazione REACH dell'UE sulle sostanze chimiche, impedendo così il rilascio nell'ambiente di circa mezzo milione di tonnellate di microplastiche.

Concretamente le nuove norme vieteranno la vendita di microplastiche in quanto tali e di prodotti contenenti microplastiche aggiunte intenzionalmente e che liberano microplastiche quando utilizzati.

A fini della normativa nella definizione di microplastiche rientrano tutte le particelle di polimeri sintetici inferiori a cinque millimetri che siano organiche, insolubili e resistenti alla degradazione.

Fra i prodotti interessati da questa restrizione ci sono:

  • il materiale granulare da intaso utilizzato per le superfici sportive artificiali (che è la principale fonte di microplastiche utilizzate intenzionalmente nell'ambiente);

  • i cosmetici, nel cui ambito le microplastiche sono utilizzate per molteplici scopi, quali l'esfoliazione (micrograni) o l'ottenimento di una specifica consistenza, fragranza o colore;

  • detergenti, ammorbidenti per tessuti, glitter, fertilizzanti, prodotti fitosanitari, giocattoli, medicinali e dispositivi medici.

I prodotti utilizzati nei siti industriali o che non rilasciano microplastiche durante il loro impiego sono esentati dal divieto di vendita, ma i relativi fabbricanti dovranno fornire istruzioni su come utilizzarli e smaltirli per evitare emissioni di microplastiche.

Alcune misure, come il divieto di micrograni e glitter sciolti, inizieranno ad applicarsi 20 giorni dopo l'entrata in vigore della restrizione. In altri casi il divieto di vendita sarà applicato dopo un periodo più lungo, per dare ai portatori di interessi il tempo di sviluppare e adottare alternative.