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Proposta di Decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a un programma generale di azione dell'Unione per l'ambiente fino al 2030
La Commissione europea ha pubblicato la proposta relativa all’8° programma d'azione per l'ambiente (PAA), che subentrerà al 7° PAA, in vigore fino a fine anno.
Fin dai primi anni '70 il programma d'azione per l'ambiente è stato lo strumento che orienta lo sviluppo della politica ambientale dell'UE; di norma, nelle successive programmazioni non ha mai previsto la disponibilità di finanziamenti propri ma i suoi obiettivi hanno permeato le decisioni di politica ambientale della Commissione e le priorità dei programmi di finanziamento ad esso collegati.
A differenza di quanto avveniva nei programmi precedenti, la proposta di decisione relativa all'8° PAA, elaborata in linea con la proposta relativa al quadro finanziario pluriennale 2021-2027, comprende anche una scheda finanziaria che presenta le risorse supplementari di cui l'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) e l'Agenzia europea delle sostanze chimiche (ECHA) hanno bisogno per sostenere il nuovo quadro di monitoraggio, misurazione e comunicazione previsto nell'8° PAA (già preannunciato nel Green deal) allo scopo di garantire che l'Unione non devii dalla traiettoria di avvicinamento ai suoi traguardi ambientali.
Questo nuovo programma sosterrà gli obiettivi ambientali e di azione per il clima del Green Deal europeo offrendo all'UE nel suo insieme l'opportunità per ribadire l’impegno per la visione già espressa nel 7° PAA che aveva come titolo Vivere bene entro i limiti del nostro pianeta. Costituisce inoltre per l'UE la base per il raggiungimento dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e dei suoi obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS).
Obiettivo generale del programma è di accelerare la transizione a un'economia climaticamente neutra, efficiente sotto il profilo delle risorse, pulita e circolare.
I suoi obiettivi prioritari sono:
a) ridurre in modo irreversibile e graduale le emissioni di gas a effetto serra e aumentare l'assorbimento da pozzi naturali e di altro tipo nell'Unione al fine di realizzare l'obiettivo di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra per il 2030 e conseguire la neutralità climatica entro il 2050;
b) fare costanti progressi nel rafforzamento della capacità di adattamento, nel consolidamento della resilienza e nella riduzione della vulnerabilità ai cambiamenti climatici;
c) progredire verso un modello di crescita rigenerativo che restituisca al pianeta più di quanto prenda, dissociando la crescita economica dall'uso delle risorse e dal degrado ambientale e accelerando la transizione a un'economia circolare;
d) perseguire l'obiettivo "inquinamento zero" per un ambiente privo di sostanze tossiche (segnatamente per quanto riguarda l'aria, l'acqua e il suolo) e proteggere la salute e il benessere dei cittadini dai rischi ambientali e dagli effetti connessi;
e) proteggere, preservare e ripristinare la biodiversità e rafforzare il capitale naturale – in particolare l'aria, l'acqua, il suolo e le foreste, le acque dolci, le zone umide e gli ecosistemi marini;
f) promuovere la sostenibilità ambientale e ridurre le principali pressioni ambientali e climatiche connesse alla produzione e al consumo, in particolare nei settori dell'energia, dello sviluppo industriale, dell'edilizia e delle infrastrutture, della mobilità e del sistema alimentare.
La realizzazione del programma richiederà l'impegno attivo di tutte le parti interessate a tutti i livelli di governance, per garantire che le leggi dell'UE in materia di clima e ambiente siano effettivamente attuate.
Per garantire che il programma venga fatto proprio dall'UE e dai suoi Stati membri e che i suoi obiettivi siano conseguiti, la proposta definisce un quadro favorevole al raggiungimento di tali obiettivi e assicura una misurazione periodica dei progressi compiuti in tal senso.
L’approvazione del nuovo PAA è attesa nel 2021.
