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Vertice di La Valletta sulla migrazione: lanciato il Fondo fiduciario di emergenza dell'UE per l’Africa

Nel corso del Vertice sulla migrazione che si è svolto a La Valletta l’11 e il 12 novembre, il presidente della Commissione europea Juncker, insieme ad alcuni capi di Stato europei, ha lanciato il “Fondo fiduciario di emergenza dell'Unione europea per la stabilità e la lotta contro le cause profonde della migrazione irregolare e del fenomeno degli sfollati in Africa”. Si tratta di uno dei principali risultati scaturiti da questo summit che ha riunito i leader dei Paesi africani e di diversi Paesi dell’UE per discutere delle problematiche e delle sfide della migrazione. In tale occasione, infatti, si è proceduto anche all'adozione di un Piano d'azione per intensificare la cooperazione UE-Africa in materia di migrazione.

Il Fondo fiduciario di emergenza ha una dotazione di 1,8 miliardi di euro provenienti dal bilancio dell'UE e dal Fondo europeo di sviluppo (FES), da integrarsi con ulteriori contributi degli Stati membri e di altri donatori. Ad oggi 25 Paesi dell'Unione europea e 2 donatori non-UE (Norvegia e Svizzera) hanno già annunciato un contributo totale di circa 81,3 milioni di euro.

Il Fondo costituisce una modalità innovativa dell'UE per rafforzare la sua risposta alle attuali sfide della migrazione ed è uno strumento complementare alla cooperazione allo sviluppo dell'UE, già attiva nella regione, per assistere i Paesi africani più fragili e vulnerabili. Il Fondo rappresenta anche un importante strumento per un'attuazione efficace del Piano d'azione adottato al Vertice e andrà a beneficio di un ampio numero di Paesi africani che abbracciano le principali rotte migratorie dall'Africa all'Europa. I Paesi direttamente interessati sono infatti:
- per la regione del Sahel e l'area del lago Ciad: Burkina Faso, Camerun, Ciad, Gambia, Mali, Mauritania, Niger, Nigeria e Senegal;
- per il Corno d'Africa: Gibuti, Eritrea, Etiopia, Kenya, Somalia, Sud Sudan, Sudan, Tanzania e Uganda;
- per l'Africa del nord: Marocco, Algeria, Tunisia, Libia ed Egitto.
I Paesi vicini a queste regioni, per far fronte ai flussi migratori regionali e alle sfide transfrontaliere collegate, possono, tuttavia, beneficiare ugualmente dei progetti del Fondo fiduciario.

Per approfondire:
Scheda sul Fondo fiduciario
Scheda sulla cooperazione UE-Africa in materia di migrazione