• Tipo News
    LEGISLAZIONE
  • Fonte
    Commissione europea
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La Commissione europea ha presentato ieri, 8 marzo - Giornata internazionale della donna, una proposta di Direttiva che stabilisce norme volte a combattere la violenza contro le donne e la violenza domestica a livello dell'UE.

La normativa proposta punta a riconoscere espressamente come reati in tutta l'UE, rendendoli penalmente perseguibili, lo stupro come atto basato sulla mancanza di consenso, le mutilazioni genitali femminili e la violenza online, in particolare la condivisione non consensuale di immagini intime, lo stalking online, le molestie online e l'incitamento alla violenza o all'odio online. Inoltre, le nuove norme rafforzano l'accesso delle vittime alla giustizia e sollecitano gli Stati membri ad istituire un sistema di sportello unico, con servizi di assistenza e protezione reperibili tutti nello stesso luogo. La Commissione propone anche che le prove relative alla vita privata della vittima possano essere utilizzate nel procedimento penale solo se strettamente necessarie, mentre le vittime dovrebbero avere il diritto di chiedere un risarcimento già nel corso del processo. La proposta invita, poi, a predisporre un'assistenza specialistica e una protezione adeguate, ad esempio istituendo linee gratuite di assistenza telefonica e creando centri antistupro. Prevede infine un'assistenza mirata per i gruppi con esigenze specifiche o a rischio, comprese le donne che fuggono dai conflitti armati.

La necessità di prevenire e combattere la violenza contro le donne, proteggere le vittime e punire gli autori di questi reati è priorità fondamentale della Commissione UE, come annunciato negli orientamenti politici della Presidente von der Leyen, e rientra nella Strategia UE per la parità di genere 2020-2025.

Nell’ambito del programma "Cittadini, Uguaglianza, Diritti e Valori", la Commissione UE ha anche stanziato, per il 2022, 30,5 milioni di € per sostenere progetti volti a prevenire e combattere la violenza contro le donne e i bambini (qui il bando) e 6,8 milioni di € per progetti che promuovono il pieno esercizio dei diritti delle donne, la rimozione degli stereotipi di genere, l'equilibrio tra vita professionale e privata, l'emancipazione femminile e l'integrazione della dimensione di genere (qui il bando).

Area
Unione Europea