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    Varie - UE

L’Agenzia Nazionale per i Giovani ha pubblicato il Report “Effetti della Cittadinanza Attiva nell’Occupabilità dei Volontari Partecipanti al programma Corpo Europeo di Solidarietà”.

Si tratta di un lavoro di ricerca, condotto dall’Agenzia stessa, finalizzato ad analizzare il potenziale impatto professionalizzante del Corpo europeo di solidarietà, indagando quanto l’esperienza vissuta dai giovani volontari italiani che hanno partecipato a progetti di volontariato europeo abbia avuto una ricaduta positiva sull’occupabilità e sul miglioramento delle competenze e abilità personali, rendendoli anche più preparati ad affrontare la transizione verso il mondo del lavoro.

Dalla ricerca emerge che le principali caratteristiche acquisite dai volontari coinvolti nei progetti di volontariato sostenuti dal Corpo Europeo di Solidarietà sono: Open mindset, networking, partecipazione attiva alla vita sociale e democratica, skills trasversali.

Il 42,5% degli intervistati - su un campione totale di 244 soggetti (64 uomini e 153 donne) con un’età media di 27,8 anni provenienti per il 60% dal Nord Italia, per il 20% dal Sud e Isole e per il 13,5% dal centro Italia - evidenzia come l’esperienza all’estero si dimostri una leva strategica per lo sviluppo di un pensiero più aperto sul piano personale e professionale; l’8,63% pone l’accento su un’aumentata consapevolezza del valore della diversità e dell’inclusione, ottenuta rafforzando le proprie reti di relazioni extra-nazionali e apprendendo nuovi modelli culturali in ambito organizzativo e nella gestione delle relazioni; in più, il 12% evidenzia come la partecipazione al programma favorisca lo sviluppo di competenze specifiche e trasversali.

E’ anche da sottolineare, per rafforzare il messaggio che emerge da questi dati, che, al momento dell’intervista, la popolazione in analisi si trovava perlopiù in una condizione di occupabilità o di formazione (55,3% occupato e il 30,3% studente/tirocinante) e solo il 9% era in cerca di occupazione. Inoltre, l’85% conferma di essere intenzionato a svolgere ulteriore mobilità in futuro, dimostrando la consapevolezza di come l’investimento nella propria formazione possa essere un volano per trovare un impiego.

Tra le principali motivazioni alla base della scelta di aderire al Corpo Europeo di Solidarietà figurano infatti l’esigenza di sviluppo personale, sperimentando e confrontandosi con un contesto diverso da quello domestico, la volontà di ampliare la propria dimensione professionale migliorando le proprie skills e competenze, oltre il desiderio di fare networking per costruire nuove relazioni.

Lanciato per la prima volta nel dicembre 2016, il Corpo europeo di solidarietà è stato istituito come programma UE (con una propria base giuridica e un proprio budget) nell'ottobre 2018, con una durata fino alla fine del 2020. Attualmente è operativa la programmazione 2021-2027 del Corpo Europeo di Solidarietà, che prosegue e amplia le sue attività rispetto al precedente periodo. Il suo obiettivo è accrescere la partecipazione dei giovani e delle organizzazioni in attività di solidarietà accessibili e di alta qualità, soprattutto in attività di volontariato, quale strumento per rafforzare la coesione, la solidarietà, la democrazia, l'identità europea e la cittadinanza attiva nell'Unione e oltre, affrontando sul campo sfide sociali e umanitarie con un'attenzione particolare alla promozione dello sviluppo sostenibile e dell’inclusione sociale. Il programma è gestito dalla Commissione UE, tramite l'Agenzia esecutiva europea per l'istruzione e la cultura (EACEA), e dalle Agenzie nazionali responsabili del settore “Gioventù. Per l’Italia l’Agenzia Nazionale di riferimento è l’Agenzia Nazionale per i Giovani.

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