• Tipo News
    BANDO
  • Fonte
    Commissione europea
  • Del

Oggetto

Bando nel quadro di DCI II – Programma tematico Beni pubblici e sfide globali, settore sviluppo umano, per il sostegno a iniziative volte a prevenire la separazione dei minori e dalle loro famiglie, tenere i bambini fuori dalle istituzioni di assistenza, che li possono mettere a rischio (di violenze fisiche e psicologiche, di abusi e abbandono che indeboliscono le loro capacità di sviluppare il loro potenziale e li espongono al rischio di esclusione sociale) e fornire un'assistenza alternativa di qualità adeguata ai bambini privi della cura genitoriale.

I progetti devono svolgersi in uno dei Paesi elencati nell’Annex N parte 2 (allegato), ovvero Paesi in via di sviluppo presenti nell’elenco OSCE/DAC dei destinatari dell’Aiuto pubblico allo sviluppo (APS), Paesi e territori d’oltremare, Paesi ENI, oltre ad alcuni ACP non presenti nella lista OCSE/DAC.

Obiettivo

Garantire un migliore futuro ai bambini privi di cura famigliare assicurando loro la migliore e piena attuazione delle Linee guida dell'ONU per l’assistenza alternativa ai bambini, perché possano avere le stesse possibilità degli altri di raggiungere il loro pieno potenziale nella società.

Azioni

L'azione deve essere tesa a aiutare le autorità pubbliche nazionali e locali a riformare i loro sistemi di assistenza infantile alternativa e a dare attuazione alla legislazione vigente al fine di dotarsi di sistemi più solidi di protezione dei minori.

Attività ammissibili:
1. mettere ai governi in grado di fornire assistenza alternativa ai bambini privi delle cure genitoriali e di controllarne la qualità, in linea con le Linee guida dell'ONU sull'assistenza ai minori
2. offrire assistenza alternativa di qualità ai bambini privi della cura dei genitori
3. sostenere la transizione da un'assistenza istituzionale a un’assistenza basata sulla comunità
4. evitare le separazioni non necessarie dei bambini dalle loro famiglie.

(nelle linee guida sono disponibili esempi di attività da realizzare per le diverse attività elencate).

Le iniziative dovrebbero basarsi su un'attenta valutazione e sulla determinazione del miglior interesse del minore, secondo le Linee guida 2009 dell'ONU per l’assistenza alternativa ai bambini, con l'obiettivo (in linea con l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile) di raggiungere i bambini più vulnerabili, lasciati indietro e bisognosi di tale assistenza.

n.b. Le Linee guida ONU 2009 sulle modalità di assistenza alternativa all'infanzia definiscono bambini privi dell'assistenza genitoriale "tutti i bambini che non sono affidati alle cure di uno dei genitori almeno durante la notte, qualunque siano le ragioni e le circostanze", e che quindi necessitano di soluzioni alternative di assistenza. Tali linee guida definiscono due forme alternative di assistenza per i bambini: l'assistenza informale (fornita in un ambiente familiare in base a un accordo privato) e l'assistenza formale (l’assistenza è fornita in un ambiente familiare che è stato ordinato dall'autorità giudiziaria o da un organo amministrativo competente ed è fornita in un ambiente residenziale). Per quanto riguarda l'ambiente in cui viene fornita, l'assistenza alternativa può essere affidata a familiari, affidatari, o ad altre forme di assistenza famigliare o simil-famigliare, oppure può essere assistenza residenziale o infine prevedere accordi per una vita indipendente supervisionata per i bambini.

Beneficiari

Persone giuridiche senza fini di lucro che rientrano nella categoria di OSC (Organizzazioni della Società Civile), che comprende ONG non profit, organizzazioni locali, agenzie del settore privato no-profit, istituzioni e organizzazioni e loro reti a livello nazionale, regionale e internazionale, con sede nell’UE o in uno dei paesi dell’Annex N – parte 1 (Paesi EFTA/SEE, IPA II, Paesi e territori in via di sviluppo compresi nella lista OCSE/DAC dei destinatari dell’APS, Paesi e territori d’oltremare, Stati non UE membri dell’OCSE, etc.).

Le autorità pubbliche nazionali o locali stabilite nel paese nel quale si realizza il progetto possono essere co-proponenti (co-applicant).

Modalità e procedure

Le azioni del progetto devono svolgersi in almeno uno dei Paesi ammissibili specificati nell’Annex N – parte 2.
Le proposte progettuali devono essere presentate da un partenariato di almeno due soggetti (un proponente e un co-proponente). Il proponente deve NECESSARIAMENTE coinvolgere nel progetto un’autorità pubblica locale o nazionale del paese nel quale si realizza l’azione. Tale coinvolgimento può avvenire in qualità di co-proponente o di associato: in quest’ultimo caso tale soggetto ha un ruolo nel progetto ma non riceve contributi dal progetto, ad eccezione dei per diem e dei costi di viaggio.

I progetti devono essere scritti in inglese, francese o spagnolo e avere una durata compresa fra 24 e 48 mesi.

Il bando è qualificato come “ristretto” e questo implica che la presentazione delle proposte di progetto avvenga in due fasi: la prima consiste nell’invio delle proposte di progetto attraverso la compilazione del concept note, un formulario meno dettagliato attraverso il quale presentare il progetto in modo sintetico; solo i progetti i cui concept note siano stati valutati positivamente saranno inseriti in una short list e i loro proponenti saranno invitati a presentare le proposte complete di progetto. Le proposte complete devono essere CONFORMI CON QUELLE PRESENTATE ATTRAVERSO IL CONCEPT NOTE (ovvero: gli elementi presentati nel concept note non possono essere modificati nella proposta completa; in particolare il partenariato non può essere modificato, salvo situazioni di particolare criticità e in accordo con la Commissione).

Sia il proponente sia i partner devono essere registrati nel sistema PADOR: il proponente deve esserlo già al momento della presentazione del concept note, mentre i partner è sufficiente che lo siano al momento della presentazione della proposta completa del progetto.

La presentazione dei concept note deve essere fatta esclusivamente attraverso il sistema PROSPECT.

La documentazione per la presentazione delle proposte progettuali è disponibile in inglese, francese e spagnolo sulla pagina web del bando (vedi Indirizzi utili).

Entità contributo

In generale il contributo comunitario può coprire non meno del 50% e non più del 90% delle spese ammissibili per un massimo di 4.000.000 euro; non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore a € 1.000.000.

In via eccezionale, il finanziamento può coprire l’intero costo del progetto (nel rispetto dei massimali previsti) se si ritiene la realizzazione del progetto sia imprescindibile (il consorzio proponente dovrà motivare chiaramente le ragioni di tale richiesta e la Commissione potrà concederlo se accetterà le motivazioni presentate).

Scadenze

27/03/2018 (termine ultimo per la spedizione dei Concept Note)

Aree Geografiche
UE 28
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Austria, Belgio, Bulgaria, Cechia, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.

Paesi specifici/Regioni specifiche
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Come specificato nella scheda

Paesi IPA II
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Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo (ai sensi della risoluzione 1244/1999 del Consiglio di sicurezza dell'ONU), Montenegro, Serbia, Turchia, Ex Repubblica jugoslava di Macedonia. L’Islanda, inizialmente inclusa fra i beneficiari di IPA II, non rientra più in questa categoria, avendo ritirato nel 2015 la richiesta di candidatura all’UE. Dal 12 febbraio 2019 la Ex Repubblica jugoslava di Macedonia è denominata Macedonia del Nord

EFTA/SEE
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Norvegia, Islanda e Liechtenstein.

Scadenze
Data chiusura
Identificativo
EuropeAid/158557/DH/ACT/Multi
Stanziamento

13.000.000 euro

Area
Extra UE
Unione Europea
Referente

Commissione europea - Cooperazione internazionale e Sviluppo EuropeAid