• Tipo News
    POLITICA GENERALE
  • Fonte
    Commissione europea
  • Del

Alla vigilia dell’8 marzo, Giornata internazionale della donna, la Commissione europea ha presentato una nuova Tabella di marcia per promuovere la parità di genere e i diritti delle donne.

L'iniziativa si basa sui progressi compiuti con la Strategia per la parità di genere 2020-2025 e delinea una visione politica a lungo termine per far progredire i diritti delle donne, fornendo orientamenti per future misure da attuare nel quadro della Strategia per l’uguaglianza di genere post 2025.

Negli ultimi cinque anni l'UE ha compiuto notevoli passi avanti per quanto riguarda la normativa in materia di trasparenza retributiva, equilibrio tra vita professionale e vita privata, equilibrio di genere nei Consigli di amministrazione delle imprese e lotta alla violenza contro le donne. La Relazione 2025 sulla parità di genere nell'UE, presentata lo stesso giorno della nuova Road map, evidenzia tuttavia che è necessario fare di più per realizzare pienamente la parità.

La Tabella di marcia punta ad affrontare le norme discriminatorie per realizzare:

  • l’assenza di violenza di genere, anche attraverso la prevenzione e la lotta contro tutte le forme di violenza nei confronti delle donne, come la violenza sessuale, compreso lo stupro, e garantendo sostegno e protezione alle vittime di violenza;
  • standard più elevati in termini di salute mediante il sostegno e l'integrazione delle azioni degli Stati membri per garantire l'accesso delle donne alla salute sessuale e riproduttiva e ai relativi diritti, nonché la promozione della ricerca medica, di sperimentazioni cliniche, di una diagnostica e di cure che siano sensibili al genere;
  • la parità di retribuzione e l'indipendenza economica, ad esempio colmando il gap retributivo e pensionistico di genere, promuovendo l'alfabetizzazione finanziaria tra donne e ragazze e combattendo la tendenza a sminuire i posti di lavoro occupati da donne;
  • l'equilibrio tra vita professionale e privata e la parità delle responsabilità in materia di assistenza, in particolare promuovendo l'equa ripartizione delle responsabilità in materia di assistenza tra donne e uomini e investimenti nel settore dell'assistenza a lungo termine per garantire la qualità dei posti di lavoro;
  • pari opportunità occupazionali e condizioni di lavoro adeguate, ad esempio eliminando il divario occupazionale di genere e le molestie sessuali nel mondo del lavoro e garantendo posti di lavoro di qualità e pari prospettive di carriera;
  • un'istruzione inclusiva e di qualità, ad esempio promuovendo una prospettiva equilibrata sotto il profilo del genere a tutti i livelli di istruzione, incoraggiando le ragazze e le donne a impegnarsi nei settori STEM e incoraggiando i ragazzi e gli uomini a impegnarsi nei settori dell'istruzione, della sanità e dell'assistenza sociale;
  • una partecipazione politica e una rappresentanza paritaria, anche promuovendo l'equilibrio di genere nella rappresentanza in tutte le sfere e a tutti i livelli della vita pubblica e politica, garantendo la sicurezza delle donne nella vita pubblica e combattendo il sessismo;
  • meccanismi istituzionali che rispettino i diritti delle donne, in particolare garantendo infrastrutture istituzionali specializzate per l'uguaglianza di genere e l'integrazione della dimensione di genere, nonchè finanziamenti sostenibili per le politiche in materia di parità di genere e per le organizzazioni per i diritti delle donne.