• Tipo News
    POLITICA GENERALE
  • Fonte
    Commissione europea
  • Del

Nel quadro del Green Deal europeo il 30 marzo la Commissione ha presentato un pacchetto di proposte volte a rendere l’economia europea più circolare, riducendo l’impatto dei consumi sull’ambiente: l'estrazione e la trasformazione delle materie prime primarie sono infatti all'origine di metà delle emissioni di gas a effetto serra e del 90 % della perdita di biodiversità nel mondo e il modello economico lineare tuttora dominate (prendere → produrre → usare → gettare) comporta uno spreco significativo di risorse. Occorre pertanto adottare con urgenza nuove modalità di progettare, realizzare e utilizzare i prodotti.

L'UE dispone già di requisiti ambientali minimi per determinati prodotti o settori, tra cui i prodotti connessi all'energia, gli imballaggi e le sostanze chimiche, che hanno contribuito a ridurre in modo sostanziale la nostra impronta ambientale e climatica, compreso il consumo di energia. Tuttavia le norme vigenti riguardano solo una piccola parte dei beni commercializzati nell'UE e non incoraggiano sistematicamente la circolarità; né affrontano molti dei modi in cui i prodotti incidono sul clima e sull'ambiente durante il ciclo di vita. Inoltre vi è ancora un ampio margine per ridurre ulteriormente il consumo energetico dei prodotti connessi all'energia

Il pacchetto per rendere l’economia più circolare, è composto da: una proposta di regolamento sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti sostenibili, che stabilisce nuovi requisiti per rendere i prodotti più durevoli, affidabili, riutilizzabili, aggiornabili, riparabili, più facili da mantenere, rinnovare e riciclare, ed efficienti sotto il profilo energetico e delle risorse. Essa allarga il quadro di progettazione ecocompatibile esistente da un lato ampliando la gamma di prodotti ai quali si applica e dall'altro ampliando la portata dei requisiti ai quali i prodotti devono conformarsi.

Per coprire i nuovi prodotti connessi all'energia e aggiornare, rendendole più ambiziose, le norme per quelli già regolamentati la Commissione, come misura transitoria fino all'entrata in vigore del nuovo regolamento, ha adottato anche un piano di lavoro sulla progettazione ecocompatibile e sull'etichettatura energetica per il periodo 2022-2024, che riguarda in particolare l'elettronica di consumo (smartphone, tablet, pannelli solari), il flusso di rifiuti in più rapida crescita.

Il secondo elemento del pacchetto riguarda una nuova strategia per rendere i prodotti tessili più durevoli, riparabili, riutilizzabili e riciclabili, tesa ad affrontare la moda veloce, i rifiuti tessili e la distruzione dei tessili invenduti e a garantire che la loro produzione avvenga nel rispetto dei diritti dei lavoratori. Il consumo di prodotti tessili in Europa è al quarto posto per impatto sull'ambiente e sui cambiamenti climatici, al terzo posto per uso di acqua e suolo e al quinto per l'uso di materie prime primarie. La nuova strategia definisce una visione ed azioni concrete tese a garantire che entro il 2030 i prodotti tessili immessi sul mercato UE siano riciclabili e di lunga durata, realizzati il più possibile con fibre riciclate, privi di sostanze pericolose e prodotti nel rispetto dei diritti sociali e dell'ambiente.

Una terza proposta riguarda il mercato interno dei prodotti da costruzione e intende garantire che il quadro normativo in vigore consenta all'ambiente edificato di conseguire gli obiettivi climatici e di sostenibilità dell’UE. L'ecosistema edilizio rappresenta quasi il 10% del valore aggiunto dell'UE e impiega circa 25 milioni di persone in oltre 5 milioni di imprese; con un fatturato di 800 miliardi di euro il settore dei prodotti da costruzione annovera 430.000 imprese, principalmente PMI, che rappresentano una risorsa economica e sociale fondamentale per le comunità locali nelle regioni e nelle città europee. D’altra parte, gli edifici sono responsabili di circa il 50% dell'estrazione e del consumo delle risorse e di oltre il 30% dei rifiuti totali prodotti, nonchè del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra legate all'energia. Per questo la Commissione propone una revisione del regolamento sui prodotti da costruzione che creerà un quadro armonizzato per valutare e divulgare le prestazioni ambientali e climatiche di questa categoria di prodotti introducendo nuovi requisiti per garantire che essi siano progettati e fabbricati per essere più durevoli, riparabili, riciclabili e più facili da rifabbricare.

Infine il pacchetto comprende una proposta di nuove norme volte a responsabilizzare i consumatori nella transizione verde garantendo loro una migliore informazione sulla sostenibilità ambientale dei prodotti e una migliore protezione dal greenwashing.

 

Per approfondimenti: comunicato stampa della Commissione, contenente link e approfondimenti su tutte le componenti del pacchetto

Identificativo
COM (2022) 140 final
Area
Unione Europea