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Videoconferenza dei ministri del Turismo del 27 aprile 2020

Liquidità, mobilità, sicurezza e strategia a lungo termine, per rendere il settore del turismo più verde e più digitale: sono questi gli assi dell’intervento del commissario al mercato interno e ai servizi Thierry Breton, intervenuto il 27 aprile alla videoconferenza informale dei ministri del turismo dei Paesi UE, presieduta e convocata dal ministro croato del turismo Gari Cappelli nel quadro del semestre croato di Presidenza del Consiglio dell’Ue al fine di scambiare le migliori pratiche adottate e individuare modi per migliorare il sostegno al settore turistico dell'UE, gravemente colpito dalla crisi della COVID-19.

Il turismo, che rappresenta per l’UE il 10% del PIL e occupa complessivamente il 12% dei lavoratori (con differenze fra i diversi Stati membri), è uno dei settori più colpiti dalla crisi causata dal Coronavirus e questo è tanto più grave in quanto in molti Paesi esso è una fonte primaria di entrate estremamente necessarie alle comunità locali e alle persone. Per la ripartenza è necessario che questo settore si muova il più possibile in modo omogeneo, studiando soluzioni comuni per affrontare la crisi e strategie condivise per evitare e combattere crisi simili che dovessero ripresentarsi in futuro.

Lanciando l’idea di corridoi turistici tra gli Stati membri, per consentire spostamenti turistici tra una nazione e l'altra, il ministro Cappelli ha sottolineato l’importanza di coinvolgere gli epidemiologi nell’intero processo di apertura delle frontiere per il turismo, al fine di definire i criteri e le misure necessarie per garantire la sicurezza dei turisti e la loro fiducia verso le misure stesse.

Nei contatti preliminari all’incontro i ministri di diversi Stati membri hanno sottoscritto una posizione comune per chiedere al Consiglio un forte sostegno al turismo nel quadro del Recovery Plan e per sottolineare l’importanza di stabilire regole omogenee per la mobilità aerea, marittima e terrestre, che garantiscano sicurezza ai turisti e agli operatori, come per i rimborsi dei viaggi annullati, compresi i voucher, nonchè per definire il quadro giuridico per gli operatori turistici: a questo scopo la Commissione è stata invitata a lavorare in via prioritaria per un approccio comune dell’UE che offra flessibilità temporanea e liquidità e garantisca il giusto equilibrio fra gli interessi dei tour operator e quelli dei turisti.

Nella sintesi conclusiva del vertice si evidenziano purtroppo posizioni nazionali ancora distanti fra loro su alcuni punti: diversi Stati membri hanno chiesto che nel prossimo quadro finanziario siano stanziati fondi specifici per il turismo mentre per altri è essenziale la creazione di un ambizioso piano per la ripresa con fondi specifici destinati ai settori più colpiti, compreso quello turistico. La gran parte dei 27 concorda sull’importanza di garantire un’informazione strutturata, condivisa sulle misure nazionali prese in questa situazione, ma secondo alcuni per farlo sarebbe necessario dotarsi di una nuova piattaforma informale di livello UE mentre per altri è meglio fare ricorso a strutture esistenti evitando duplicazioni.

Nel suo intervento il ministro Breton ha ricapitolato le misure di sostegno rese disponibili dalla Commissione che possono essere utilizzate a favore del settore turismo: in primo luogo l’Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus (CRII), che consente alle autorità pubbliche una grande flessibilità nella riallocazione dei fondi della politica di coesione per iniettare liquidità destinata alle imprese più colpite, comprese quelle turistiche (permettendo altresì per il 2020 il finanziamento al 100%); secondariamente, 1 miliardo di euro garantito dal FEI per erogare specifiche garanzie per finanziamenti fino a 8 miliardi, incentivando le banche e altri finanziatori a fornire liquidità alle PMI e a piccole società a media capitalizzazione (fino a 100.000 euro per impresa); terzo, l’iniziativa temporanea SURE per salvaguardare l’occupazione e i lavoratori; ed inoltre il quadro temporaneo per gli aiuti di Stato e la maggior flessibilità del Patto per la stabilità e la crescita. Ha tuttavia sottolineato anche che per superare la crisi sarà necessaria una quantità enorme di fondi: “Avremo bisogno di fondi senza precedenti per superare questa crisi. È necessario un "nuovo piano Marshall", con un potente bilancio dell'UE, per avviare il percorso verso la ripresa europea e un'Unione più forte e resistente. Avremo bisogno di un'azione rapida, pragmatismo e creatività per recuperare e costruire un'industria del turismo resiliente e sostenibile. Ma soprattutto questa crisi richiede solidarietà. Nessun paese può superare questa crisi da solo".

Il Commissario Breton si è inoltre impegnato, appena le condizioni lo consentiranno, a convocare un summit sul turismo, dedicato ad accompagnare l’industria turistica verso un riavvio sostenibile e un futuro più innovativo e a definire una strategia per il settore tesa a rendere l’ecosistema turistico più resiliente e sostenibile, accelerando la transizione verde e digitale.

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Aggiornamenti 08/05/2020
L'8 maggio l'Ufficio in Italia del Parlamento europeo ha organizzato, in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, la conferenza online Un piano europeo per rilanciare il turismo, nel corso della quale è stato annunciato che verso la metà di maggio la Commissione pubblicherà una comunicazione su questo tema.