• Tipo News
    REDAZIONALE
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    Regione Emilia-Romagna
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Nell’ambito del Piano europeo per la ripresa - Next Generation EU - la Commissione europea ha proposto lo strumento REACT-EU (Recovery Assistance for Cohesion and the Territories of Europe), per sostenere i territori più colpiti dalla pandemia Covid-19. La sua finalità è fornire risorse aggiuntive ai programmi esistenti dei Fondi strutturali, facendo tesoro delle flessibilità introdotte nei primi mesi della crisi al quadro regolamentare della politica di coesione. Lo strumento è volto a sostenere l’occupazione, rafforzare i sistemi sanitari e aiutare le imprese e il sostegno sarà fornito ai diversi settori economici, compresi turismo e cultura.

Secondo gli ultimi sviluppi del negoziato in corso relativo al Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027 e al “pacchetto Recovery”, REACT-EU disporrebbe di circa 47,5 miliardi di euro di finanziamenti (prezzi 2018), dei quali 37,5 per il 2021 (con un tasso di prefinanziamento del 11%) e 10 miliardi per il 2022, che potranno essere aggiunti ai programmi 2014-2020 esistenti afferenti al Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), al Fondo sociale europeo (FSE), all’Iniziativa per l’occupazione giovanile, al Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD) e anche alla Cooperazione territoriale europea (CTE).

Le conseguenze economiche della pandemia Covid-19 hanno avuto un impatto diverso tra i Paesi europei e REACT-EU ha lo scopo di affrontare le disuguaglianze economiche e sociali della crisi, compreso il livello di disoccupazione giovanile. L’assegnazione delle risorse dipende da tre criteri principali: la variazione del PIL nel corso dell'anno, la variazione del PIL nel trimestre e la variazione mensile della disoccupazione. All’Italia sono destinati 10,6 miliardi di euro (2021, a prezzi correnti), quasi il 30% del totale delle risorse, ed è il primo beneficiario seguito da Spagna (con 10,2 miliardi), Francia (2,9 miliardi) e Germania (1,7 miliardi).

Le risorse aggiuntive di REACT-EU saranno versate agli Stati membri, che potranno decidere di realizzare nuovi programmi operativi nazionali o aggiungere risorse a programmi nazionali (PON) o regionali (POR) esistenti. La Commissione europea non ha preassegnato le risorse sulla base delle categorie di regioni, né raccomandato una gestione centralizzata o regionale.

I Paesi con tassi di disoccupazione giovanile superiori alla media dell’UE, come l’Italia, dovranno destinare almeno il 15% delle risorse al sostegno dei giovani. Le risorse dovrebbero essere impiegate anche per investire nella transizione verde (indicativamente per il 25%; limite non vincolante) e digitale.

Il 18 novembre Parlamento europeo e Consiglio hanno raggiunto un accordo sul Regolamento REACT-EU che include la possibilità di finanziare retroattivamente interventi - a partire dal 1° febbraio 2020 - e di impegnare risorse fino al 2023, invece che fino al 2022 come proposto dalla Commissione. La Commissione europea avrà, inoltre, solo 15 giorni per approvare i progetti e questo dovrebbe garantire efficacia e flessibilità dello strumento.

Tre diverse programmazioni saranno quindi in corso all’inizio del 2021: l’attuale programmazione 2014-2020 dei Fondi strutturali, l’avvio della programmazione 2021-2027 e REACT-EU, a cui si aggiungono i fondi previsti dal Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza (RRF). I diversi fondi dovranno essere programmati in modo da essere tra loro complementari e operare in sinergia, evitando sovrapposizioni, attraverso un sistema di governance chiaro e efficace.

Per avere la disponibilità delle risorse REACT-EU è necessario che vengano adottati il nuovo Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027, il Regolamento Next Generation EU e la Decisione sulle nuove risorse proprie, che deve essere ratificata da ogni Stato membro. Serve, inoltre, il recupero di risorse sui mercati finanziari da parte della Commissione. Tutto questo protrarrà l’attesa rispetto all’assegnazione effettiva delle risorse, probabilmente, fino all’estate 2021.

REACT -EU è concepito come uno strumento flessibile per far fronte alla crisi sanitaria, economica e sociale causata dalla pandemia. Attraverso REACT -EU, l’Italia dovrà dare priorità agli interventi necessari per la ripresa, facendo tesoro delle capacità di programmazione e di spesa delle regioni e dei territori.

 

Per approfondimenti

L’accordo raggiunto il 18 novembre

Proposta di regolamento relativa a REACT-EU

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Area
Unione Europea