• Tipo News
    REDAZIONALE
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    ART-ER
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Uno dei concetti chiave della programmazione 2014-2020 è stato quello relativo alla capitalizzazione, che ha assunto nei diversi programmi di CTE una sua connotazione specifica, ponendo l’accento sull’importanza dei processi di trasferimento.

Il programma Interreg MED ha deciso di incentrare il proprio lavoro sul concetto di capitalizzazione dei risultati e sulla governance dei processi di sviluppo; e Interact, il programma di supporto ai programmi Interreg, ha dedicato alla capitalizzazione una specifica attività di analisi, arrivando a definirla un processo volto a consolidare il capitale costruito dai progetti e dai programmi, affinché i risultati siano non solo trasferiti, ma anche riutilizzati da altri attori, così da realizzare un graduale miglioramento delle politiche*.

Alla luce di queste riflessioni, ART-ER, in qualità di National Contact Point di Interreg MED, ha realizzato un’analisi dei processi di capitalizzazione e integrazione nelle politiche dei risultati dei progetti MED in Italia, i cui esiti - presentati in un report e in un evento dal titolo “I processi di capitalizzazione del programma MED in Italia”- mostrano non solo quanto la capitalizzazione fosse in molti casi un obiettivo specifico dei progetti, ma anche quale sia la possibile combinazione di fattori che ne facilitano la riuscita**.

Come nel caso di LOCATIONS, un progetto dedicato al miglioramento della mobilità urbana nelle città portuali grazie all’utilizzo di trasporti innovativi e sostenibili, e all’integrazione di piani di mitigazione degli impatti del crocierismo nei Piani Urbani di Mobilità Sostenibile (PUMS). Grazie alla sua genesi, legata ad una domanda che proveniva proprio dal livello politico rappresentato dalle città partner, il progetto può infatti vantare importanti risultati: la città di Ravenna ha inserito il piano di sviluppo elaborato dal progetto nel PUMS locale e ne sta già realizzando le azioni; il Comune di Trieste, dopo l’integrazione del piano nel PUMS, ne sta avviando l’attuazione; e i piani per la gestione dei flussi di mobilità urbana realizzati per altre città pilota come Livorno, hanno avuto come esito la loro formale accettazione da parte dell’amministrazione locale.

A supporto delle autorità locali ha lavorato anche il progetto SISMA, dedicato alla riqualificazione energetica degli edifici pubblici e alle più efficienti modalità di programmazione del loro finanziamento. Il progetto ha infatti realizzato un set di strumenti utili a pianificare gli interventi di ristrutturazione energetica e a programmare le risorse finanziarie necessarie alla loro realizzazione, che ha sollevato l’interesse del Ministero delle Infrastrutture per una sua possibile integrazione nella prassi di lavoro nazionale.

Se i progetti appena citati avevano già nella loro genesi un obiettivo orientato al supporto delle amministrazioni locali, così non è stato per ARISTOIL, il progetto nato per fornire una metodologia scientifica di misurazione delle proprietà salutistiche dell’olio extravergine di oliva ad utilizzo di consumatori, produttori e distributori. La necessità di un dialogo con le istituzioni (Ministero dell’Agricoltura, Istituto regionale di vite e olio,…) è nata infatti in corso d’opera, quando si è rivelata la piena possibilità di mettere i risultati del progetto al servizio di quegli attori che a vario titolo, perché decisori politici o tecnici attuatori delle procedure di controllo qualità, potrebbero farli propri e rendere possibile anche ai piccoli olivicultori di qualità di usufruire del claim salutistico dell’olio extravergine di oliva.

Di particolare rilievo anche due esperienze progettuali della comunità MED dedicata alle Industrie Culturali e Creative, la prima delle quali guidata da un preciso obiettivo dell’amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia, e la seconda dalla volontà del partenariato europeo di supportare con strumenti dedicati l’internazionalizzazione dei professionisti, delle associazioni e delle industrie del settore culturale e creativo.

Il progetto CHIMERA, infatti, ha avuto come esito la promulgazione di una legge regionale per la creazione di un cluster di settore (che la normativa europea giudica la forma di aggregazione più efficace per svilupparne le potenzialità), e la pubblicazione di un bando per la selezione di un gestore del cluster cui destinare 450.000 euro finalizzati a tutelare e valorizzare beni e attività culturali, e a sostenere le imprese della regione.

Il progetto CHEBEC, invece, ha scelto di realizzare strumenti innovativi da innestare nei percorsi di supporto al settore già in atto nei paesi partner, per massimizzarne l’efficacia. Particolarmente significativa in questo senso, è l’azione pilota realizzata in Emilia-Romagna che, innestandosi sul progetto INCREDIBOL! gestito dal Comune di Bologna in partnership con la Regione, ha voluto rinnovarne l'offerta di servizi, focalizzandosi sui temi dell'imprenditorialità, dell'innovazione e dell'internazionalizzazione.

Come ultimo esempio dei diversi progetti MED che hanno realizzato con successo processi di capitalizzazione dei loro risultati, può essere infine citato Medsealitter, incentrato sullo sviluppo e sulla validazione di strumenti per il monitoraggio della plastica in mare, e dei suoi effetti sulle specie marine. Il suo protocollo per il marine litter galleggiante, infatti, è stato ufficialmente adottato dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, ed è utilizzato per i monitoraggi delle plastiche in mare ai fini della Strategia Marina previsti dal Ministero per l’Ambiente.

Il racconto in video di queste esperienze sarà disponibile a breve sulle pagine web del National Contact Point Italia a questo indirizzo.

* Interact Programme, Capitalisation management Guide, January 2020
** L’esperienza di lavoro del NCP Interreg MED è stata raccontata da Interact Programme nelle Guidelines on Cooperation under IJG goal 2020+, November 2020, pag. 51-55.

Area
Unione Europea