-
Tipo NewsREDAZIONALE
-
FonteART-ER
-
Del
Per l’insieme dell’UE le attività che riguardano a Proprietà intellettuale (PI) costituiscono quasi il 50% del PIL e forniscono circa il 40% dell’occupazione. La contraffazione e la pirateria sono quindi una minaccia non solo per chi la subisce direttamente, ma anche per l’economia nel suo insieme, in quanto sottraggono ricchezza e posti di lavoro. E rappresentano anche un rischio per la sicurezza dei consumatori, per la salute pubblica e per l’ambiente, perché i prodotti contraffatti non sono sottoposti agli stessi controlli dei prodotti originali.
Per combattere la contraffazione e la pirateria online e proteggere i diritti di proprietà intellettuale (DPI) - definizione che comprende brevetti, marchi, disegni e modelli, diritti d'autore e diritti connessi, indicazioni geografiche e privative per ritrovati vegetali, assieme alle norme sulla protezione dei segreti commerciali - il 19 marzo la Commissione ha adottato una Raccomandazione che mira a realizzare una collaborazione attiva fra i titolari di questi diritti, i prestatori di servizi e tutte le istituzioni coinvolte nei controlli del loro rispetto, al fine di adottare misure efficaci e coordinate per contrastare le violazioni dei DPI, anche online.
La Raccomandazione, per sua natura, non prevede disposizioni vincolanti ma intende coinvolgere tutte le parti interessate, in primis gli Stati membri, in un sistema di misure (definite “pacchetto di strumenti contro la contraffazione”) che dovrebbero riuscire a porre un argine a questa forma di illegalità.
Le misure comprese nella Raccomandazione ruotano attorno a cinque settori:
1. Promuovere la cooperazione, il coordinamento e la condivisione delle informazioni
La Commissione raccomanda la designazione di un punto di contatto unico per la tutela dei DPI ed anche il ricorso al portale IPEP (il portale per la segnalazione delle violazioni dei DPI) per la condivisione dei punti di contatto locali di riferimento. A tutte le categorie di soggetti potenzialmente coinvolti nella protezione dalla contraffazione, ovvero i fornitori di sevizi di trasporto e di logistica, i prestatori di servizi di pagamento, i fornitori di social media e i fornitori di nomi di dominio, la Commissione raccomanda l’adozione di buone pratiche che si sono rivelate efficaci per evitare che i loro servizi siano utilizzati impropriamente per compiere violazioni della PI.
I firmatari del memorandum d'intesa sulla vendita di merci contraffatte su Internet sono incoraggiati a chiedere la qualifica di "segnalatore attendibile" ai sensi della Legge sui servizi digitali, garantendo così che sia data loro priorità nella presentazione di notifiche relativamente a contenuti illegali.
La Commissione promuove anche il ricorso agli strumenti tecnici esistenti, per la condivisione sicura delle informazioni da parte delle imprese e delle autorità di vigilanza nazionali.
2. Portare avanti le procedure di applicazione della PI
In tema di applicazione dei diritti di PI, le raccomandazioni della Commissione si concentrano su diversi fronti, in primis le differenze in materia di sanzioni fra i diversi Stati UE per i reati di violazione della PI ma anche sulla razionalizzazione delle procedure di esecuzione. In particolare incoraggia il ricorso alla risoluzione alternativa delle controversie (ADR) e all’uso delle ingiunzioni dinamiche.
La Commissione incoraggia gli Stati membri a garantire che, nel contesto dei procedimenti giudiziari per tutela della PI, i titolari dei diritti possano ricevere informazioni pertinenti relative agli autori delle violazioni e risarcimenti adeguati a compensare l'effettivo pregiudizio subito, compresi i danni punitivi. Incoraggia inoltre il rafforzamento della cooperazione e della condivisione delle informazioni tra tutte le autorità di contrasto competenti, compreso l'esame delle modalità per garantire un deposito e una distruzione più rapidi, meno costosi e più ecologici delle merci contraffatte.
3. Adattare le pratiche di PI all'IA e ai mondi virtuali
La Commissione sostiene l'importanza di sensibilizzare tutte le parti coinvolte sulle opportunità offerte dall’IA e da tutti gli strumenti tecnologici disponibili, quindi sull’uso della blockchain e del passaporto digitale del prodotto per aumentarne la tracciabilità lungo tutta la catena dell’approvvigionamento e promuove l’uso di sistemi di riconoscimento dei contenuti e di apprendimento automatico per individuare prodotti contraffatti. Incoraggia inoltre gli Stati membri a sensibilizzare il pubblico su tecnologie e soluzioni utilizzabili, come quelle menzionate nella guida alle tecnologie anticontraffazione e antipirateria dell’EUIPO.
Riconoscendo le sfide cui devono far fronte le PMI per affrontare la complessità dei sistemi di IA, la Commissione invita l'industria e gli esperti a sostenere l'introduzione di una lista di controllo per le PMI, che offra orientamenti sull'uso dei sistemi di IA senza compromettere le loro attività immateriali.
4. Fornire alle PMI strumenti per proteggere meglio le loro attività immateriali
Fra le misure che riguardano in modo più diretto ed esplicito le PMI la Commissione raccomanda che nel quadro del Fondo per le PMI, attuato da EUIPO, alle PMI sia offerta l’opportunità di usufruire del nuovo voucher per la verifica della PI (IP scan enforcement) che permetterà loro di ricevere la consulenza iniziale di esperti e orientamenti per far rispettare i loro diritti di PI ed evitare di violare i diritti di PI di altri. Quindi una PMI potrà beneficiare di consulenza o di orientamenti nelle situazioni in cui viene a conoscenza della violazione di un suo diritto di PI da parte di un terzo, oppure corre il rischio di essere accusata da un terzo di violazione del suo diritto di PI o infine deve attivare misure preventive per far rispettare i propri diritti di PI.
La Commissione invita inoltre gli Stati membri a sensibilizzare le PMI innovative sull’importanza della sicurezza informatica in relazione alle loro informazioni riservate, segreti o al loro know-how. In particolare le PMI dovranno essere incoraggiate e sensibilizzate sull’uso di un kit di strumenti per la prevenzione dei furti informatici (attualmente in fase di definizione) che conterrà materiale di formazione e sensibilizzazione.
5. Promuovere la conoscenza, la formazione e l'istruzione in materia di PI tra tutte le parti interessate
La Commissione raccomanda agli Stati di introdurre i concetti fondamentali dei DPI, dell’uso etico dei materiali tutelati da DPI nei programmi di studio nazionali di istruzione e di formazione professionale, così che i futuri innovatori possano essere consapevoli di come proteggere e far rispettare i loro DPI. Incoraggia inoltre una formazione dedicata sulla PI per gli agenti delle forze dell’ordine, per i consumatori, in particolare relativamente alle farmacie che vendono online.
La raccomandazione prosegue sulla linea avviata dalla Commissione con il Piano d'azione sulla proprietà industriale, del 2020, con il quale incoraggiava le imprese, e soprattutto le PMI, a sfruttare le loro invenzioni, aiutando l’industria europea nel suo complesso a rimanere leader nell’innovazione e accelerare la transizione verde e digitale. Si ricollega inoltre al Regolamento relativo a mercato unico dei servizi digitali (il c.d. Digital Service ACT, o DSA), che rappresenta un passo importante nella lotta ai contenuti illegali online. Tiene conto inoltre di ampie e differenti consultazioni condotte successivamente al lancio del piano d’azione, che hanno evidenziato l’importanza di una maggiore cooperazione e condivisione delle informazioni tra tutti i portatori di interessi, in particolare le autorità pubbliche, i titolari dei diritti e i prestatori di servizi intermediari.