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Tipo NewsREDAZIONALE
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FonteCommissione europea
Lo scorso luglio la Commissione europea ha presentato la nuova Agenda europea per l’innovazione, mettendo a punto una strategia mirata a posizionare l'Europa in prima linea nell’innovazione ad elevatissimo contenuto tecnologico (deep tech).
L’innovazione deep tech, che comporta attività di R&S pionieristiche e notevoli investimenti di capitale, rafforzerà la leadership tecnologica del continente e consentirà di sviluppare e portare sul mercato soluzioni innovative per affrontare le sfide sociali più pressanti, come ad esempio i cambiamenti climatici, la riduzione delle emissioni di CO2, le minacce informatiche e le crisi sanitarie. L'innovazione ad elevatissimo contenuto tecnologico è radicata nei settori di avanguardia della scienza, della tecnologia e dell'ingegneria e spesso combina i progressi nelle sfere fisica, biologica e digitale per fornire soluzioni trasformative. Queste innovazioni avranno ricadute positive tangibili su molti settori - dalle energie rinnovabili alle agro-tecnologie, dalla mobilità all’edilizia e alla salute - riducendo la dipendenza energetica, migliorando la salute delle persone e la sicurezza alimentare e rendendo le nostre economie più competitive e resilienti.
Con una strategia che aiuti l’Europa a divenire leader mondiale dell'innovazione deep tech, l’UE rafforzerà anche il suo ruolo centrale nell’accelerare la duplice transizione verde e digitale e potrà diventare il luogo in cui i talenti più promettenti lavorano fianco a fianco con le migliori imprese ad elevatissimo contenuto tecnologico, in particolare star-up e scale-up.
Il quadro strategico
La nuova Agenda propone 25 azioni specifiche da implementare nel periodo 2022-2024 declinate su 5 pilastri di intervento (o iniziative faro):
1. Finanziamento delle scale-up europee
L’obiettivo è mobilitare risorse per accelerare la crescita delle start-up e scale-up europee ad elevatissimo contenuto tecnologico e colmare il divario esistente tra l’Europa e altre aree del mondo, come USA e Cina, nell’accesso a fonti di capitale privato e nella quantità di imprese presenti sul mercato. Entro il 2025, per le scale-up potrebbero essere mobilitati circa 45 miliardi di euro di finanziamenti provenienti da fonti di capitale privato non sfruttate. Pertanto, le misure proposte per stimolare gli investimenti su tali imprese consistono in:
- l’istituzione di un’indennità per ridurre la distorsione a favore del debito rispetto al capitale proprio per l'imposta sulle società (Debt Equity Bias Reduction Allowance – DEBRA), vale a dire un incentivo che accorda al capitale proprio di un’impresa lo stesso trattamento fiscale applicato al debito, incoraggiando in questo modo le imprese ad investire. La misura aumenterebbe di fatto la disponibilità di fondi propri e la renderebbe più attraente per le imprese, riducendo anche il costo dei nuovi fondi propri in tutta l'UE (la proposta di Direttiva su DEBRA è stata presentata lo scorso maggio).
- una normativa UE che semplifichi e alleggerisca i requisiti per la quotazione in Borsa di alcuni tipi di società, al fine di ridurre i costi e aumentare la certezza del diritto per gli emittenti, salvaguardando allo stesso tempo la tutela degli investitori e l’integrità del mercato (la proposta legislativa verrà presentata entro fine 2022).
- l’ampliamento del meccanismo ESCALAR (European Scale-Up Action for Risk Capital) nell'ambito dello strumento InvestEU, che attirerà in particolare un maggior numero di fondi privati e investitori istituzionali (fondi pensione, assicurazioni e fondi sovrani).
- il varo di un European innovation gender and diversity Index, che misurerà il divario di genere nell’innovazione, con dati e indicatori sulla presenza di donne e altri gruppi meno rappresentati nelle start-up e scale-up innovative, nonché tra investitori e fondi che investono in questo tipo di imprese.
- il programma Women2Invest, promosso dall’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT), per aiutare le donne dei settori STEAM (scienza, tecnologia, ingegneria, arti e matematica), che hanno scarsa o nessuna conoscenza di investimenti, a familiarizzare con il capitale di rischio. L’iniziativa contribuirà a incrementare la diversità e la presenza femminile nel campo degli investimenti, aiutando gli investitori a stabilire contatti e reclutare persone da un bacino di talenti più diversificato.
2. Favorire l’innovazione deep tech mediante spazi di sperimentazione e appalti pubblici
L’obiettivo è facilitare l’innovazione migliorando le condizioni quadro, compresi gli approcci sperimentali alla regolamentazione, attraverso spazi di sperimentazione normativa, banchi di prova, laboratori viventi e appalti per l'innovazione. Le misure da implementare riguardano:
- la pubblicazione di un documento di orientamento che chiarirà i casi d’uso di sandbox normativi, banchi di prova e living lab, al fine di supportare i responsabili politici e gli innovatori nel loro approccio alla sperimentazione nell'UE e facilitare la diffusione di tecnologie all’avanguardia mediante futuri bandi.
- l’avvio di un nuovo banco di prova aperto per l'innovazione nel settore dell’idrogeno rinnovabile, supportato da Horizon Europe, per sperimentare soluzioni innovative in questo ambito e contribuire allo sviluppo di un'economia dell'idrogeno dinamica lungo l'intera catena del valore.
- la revisione della disciplina sugli aiuti di Stato per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione, per consentire ai Paesi UE di concedere aiuti per la costruzione e l'ammodernamento di infrastrutture per l’innovazione, come infrastrutture di prova e sperimentazione (la disciplina riveduta è stata adottata il 19 ottobre).
- il varo di Testing and Esperimentation Facilities, vale a dire impianti di prova e sperimentazione per l’innovazione nell’Intelligenza Artificiale, che consentiranno di testare soluzioni e prodotti all'avanguardia in ambienti reali e su larga scala.
- la creazione di un Servizio di consulenza specializzato per gli appalti per l'innovazione che fungerà da intermediario tra committenti pubblici e fornitori.
3. Accelerare e rafforzare l'innovazione negli ecosistemi europei dell'innovazione in tutta l'UE e affrontare il divario di innovazione
L’obiettivo è accelerare l'innovazione e sbloccare l'eccellenza in tutta l'UE, rafforzando e collegando gli attori dell'innovazione in tutta Europa, anche nelle regioni con minore capacità innovativa. Le misure previste consistono in:
- creazione di "Valli regionali dell'innovazione” interconnesse in tutta l'UE, facendo leva su progetti interregionali di innovazione, anche in materia di innovazione deep tech, collegati alle priorità dell'UE, basandosi sulle strategie di Specializzazione Intelligente e, nel caso, sulla partecipazione ai Partenariati per l’Innovazione Regionale.
In particolare, il programma Horizon Europe assieme allo strumento per gli investimenti interregionali in materia di innovazione (I3), nell’ambito del FESR, forniranno sostegno all’emergere di "Valli regionali dell'innovazione” (100 milioni di euro da Horizon Europe e 70 milioni di euro da I3 sono destinati alla collaborazione interregionale che coinvolge almeno una regione meno innovativa e una più innovativa). Si prevede inoltre che almeno 10 miliardi di euro a disposizione degli Stati membri nell'ambito delle strategie di Specializzazione Intelligente saranno destinati all'innovazione regionale, compresa l'innovazione deep tech, collegata alle priorità dell'UE.
- pubblicazione di un documento di orientamento sulle sinergie fra Horizon Europe e i programmi del FESR, per aiutare le Autorità di gestione dei programmi della politica di coesione, i punti di contatto nazionali di Horizon Europe e i promotori di progetti a sfruttare meglio le opportunità per promuovere l’innovazione in tutte le regioni attraverso l’uso integrato dei fondi della politica di coesione e del programma a sostegno della ricerca (il documento è stato pubblicato a luglio).
- Distretti dell’Idrogeno nell’UE. In linea con le ambizioni del Piano REPowerEU e con il sostegno di Horizon Europe (200 milioni di euro), il numero di distretti dell’Idrogeno verrà raddoppiato a partire dal quarto trimestre del 2022, per arrivare a 50 entro il 2025. I distretti si incentreranno su diverse applicazioni dell’idrogeno e si combineranno in un ecosistema regionale integrato che coprirà l’intera catena del valore. Inoltre, grazie ai finanziamenti del Meccanismo per collegare l’Europa, i distretti esistenti saranno collegati tra loro, per accelerare la diffusione dell’economia dell’idrogeno nell’UE.
- creazione di Innospace, una piattaforma aperta basata sull'Intelligenza Artificiale, per favorire la circolazione delle idee e l'accesso ai risultati di ricerca, mettere in evidenza la domanda e l’offerta di soluzioni innovative e mettere in contatto gli attori dell’ecosistema dell’innovazione per facilitare la collaborazione. Questa piattaforma fornirà informazioni sulle sfide e le opportunità di innovazione (tendenze tecnologiche e di mercato, proprietà intellettuale, domanda, ecc.) e faciliterà l'individuazione di funzionalità, servizi e opportunità di finanziamento, pubblici o privati, per sostenere la traduzione delle idee in attività e progetti.
- avvio della nuova iniziativa ScaleUp 100 del Consiglio europeo dell’innovazione (EIC) che consentirà di identificare e supportare 100 start-up deep tech che abbiano il potenziale di diventare leader globali o “unicorni” (vale a dire aziende con una valutazione superiore a 1 miliardo di euro).
4. Attrarre e trattenere i talenti nell'innovazione deep tech
L’obiettivo è potenziare gli sforzi dell’UE per garantire lo sviluppo e il flusso di talenti deep tech all’interno e verso l’UE. A tal fine, tra le iniziative da attuare figurano:
- un’iniziativa dell’EIT per la formazione di 1 milione di talenti nell'innovazione ad elevatissimo contenuto tecnologico in tutti gli Stati UE entro il 2025, orientata a sviluppare competenze che soddisfino le reali esigenze del mercato del lavoro nei settori deep tech.
- l’avvio, da parte dell’EIT assieme all’EIC, di un programma di tirocini per l'innovazione grazie al quale oltre 600 ricercatori e studenti e laureati dell'EIT potranno maturare un'esperienza in materia di innovazione entro il 2024 in imprese di successo sostenute dall’EIC e dall’EIT.
- il lancio di EU Talent Pool, una piattaforma a livello UE, ovvero uno strumento di matching per aiutare le imprese innovative europee, comprese le start-up, a trovare i talenti che non sono in grado di reperire sul mercato del lavoro dell'UE.
- l’istituzione di un programma per l’imprenditorialità e la leadership femminile per sostenere le start-up tecnologiche guidate da donne nella fase iniziale, anche attraverso un bando rafforzato "WomenTech EU". Questo programma confluirà in altre iniziative dell'UE (come "Women4Cyber") e potenzialmente in programmi nazionali di accelerazione, al fine di accelerare la crescita delle imprese gestite da donne.
- la creazione di un Gruppo di Lavoro ad hoc, nell'ambito del Forum dell'EIC, per lo scambio di best practice finalizzate a promuovere un approccio coordinato in tutta l'UE a favore delle stock option per i dipendenti di start-up.
- la creazione di una comunità di politiche e pratiche dell'innovazione che, in collaborazione con OCSE, riunirà gli istituti di istruzione superiore, compresa la nuova rete europea di IIS innovativi, i funzionari pubblici e i principali portatori di interessi per incentivare l'adozione di politiche e pratiche che rafforzino il contributo degli IIS all'innovazione.
- il sostegno allo sviluppo di capacità imprenditoriali, con particolare attenzione alle competenze deep tech, attraverso l’azione “Alleanze per l’Innovazione” del programma Erasmus+ (questa opportunità prenderà il via a partire dal bando Erasmus 2023).
- un bando nell’ambito programma Europa digitale per favorire la formazione di esperti in settori orientati al futuro (il bando è stato aperto il 29 settembre).
5. Migliorare gli strumenti di elaborazione delle politiche di innovazione
L’obiettivo è favorire lo sviluppo e l'uso di terminologie e definizioni condivise, nonché serie di dati solide e comparabili in grado di orientare le politiche a tutti i livelli in tutta l'UE, e sostenere gli Stati membri nell'elaborazione e esecuzione delle politiche pubbliche. Le misure da attuare consistono in:
- elaborazione di una relazione esplorativa sulle definizioni relative a start-up, scale-up e innovazione ad elevatissimo contenuto tecnologico. Successivamente, uno studio pilota stabilirà una serie di indicatori relativi alle start-up, alle scale-up e all'innovazione ad elevatissimo contenuto tecnologico che possono essere utili per analizzare e modellizzare le politiche in materia di ecosistemi dell'innovazione a livello regionale, nazionale ed europeo.
- rafforzamento del ruolo del Forum del Consiglio europeo dell’innovazione, facilitando il trasferimento e lo scambio delle migliori pratiche e il coordinamento delle iniziative nazionali in materia di politiche dell’innovazione in tutta l’UE.
Comunicazione della Commissione - Una nuova Agenda europea per l'innovazione
Staff Working Document che accompagna la Comunicazione
Factsheet - A new European innovation agenda
Nuova Agenda europea per l’innovazione – Pagina web dedicata