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Tipo NewsREDAZIONALE
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FonteART-ER
Il 9 maggio ha preso ufficialmente il via, con un Festival dedicato - Skills for you!, l’Anno europeo delle competenze.
L’iniziativa, che proseguirà fino all'8 maggio 2024, punta a dare nuovo slancio all'apprendimento permanente e a promuovere maggiormente una mentalità di riqualificazione e miglioramento delle competenze. Ciò contribuirà a rafforzare la competitività delle imprese europee, stimolando lo sviluppo di competenze adeguate per posti di lavoro di qualità e colmando le carenze di competenze presenti nel mercato del lavoro, in particolare quelle necessarie per affrontare la sfida della duplice transizione ecologica e digitale.
La disponibilità di un bagaglio adeguato di competenze è, infatti, un fattore decisivo per cogliere le opportunità della transizione ecologica e digitale (la transizione green potrebbe generare fino a un milione di posti di lavoro in più entro il 2030). Tuttavia, oltre tre quarti delle imprese europee lamenta difficoltà a trovare lavoratori con le competenze necessarie. Si riscontra anche una scarsa propensione dei lavoratori a seguire attività di formazione nell’arco della vita professionale, a fronte dell’impegno concordato dagli Stati membri con gli obiettivi sociali per il 2030, in base ai quali almeno il 60% degli adulti dovrebbe partecipare ogni anno ad attività di formazione. Inoltre, l'Indice di digitalizzazione dell'economia e della società rivela che, in Europa, permane una forte carenza di competenze digitali di base (4 adulti su 10 e 1 lavoratore su 3 non le hanno), mentre tra gli obiettivi fissati dalla Bussola per il digitale 2030 è stabilito che, entro tale anno, nell'UE almeno l'80% degli adulti dovrà essere dotato delle competenze digitali di base e vi siano 20 milioni di specialisti occupati nel settore TIC.
Con l’ Anno europeo l’UE intende, quindi, perseguire quattro obiettivi primari:
- promuovere maggiori investimenti, più efficaci e inclusivi, nella formazione e nel miglioramento di abilità e competenze professionali, per sfruttare appieno il potenziale della forza lavoro nell’Unione;
- garantire che le competenze siano adeguate alle esigenze del mercato del lavoro, anche cooperando strettamente con le parti sociali, i servizi per l'impiego, le imprese e gli erogatori di istruzione e formazione;
- allineare le aspirazioni e le competenze delle persone alle opportunità del mercato del lavoro, in particolare quelle derivanti dalla transizione ecologica e digitale, dai settore emergenti e dai settori chiave per la ripresa economica;
- attirare lavoratori provenienti da Paesi terzi dotati delle competenze necessarie all'UE, anche promuovendo opportunità di apprendimento e la mobilità e agevolando il riconoscimento delle qualifiche.
Per raggiungere questi obiettivi, nel corso dell’anno potranno essere realizzate diverse misure e attività, quali:
- conferenze, forum di discussione e altri eventi per promuovere il dibattito sul ruolo e il contributo delle politiche in materia di competenze e per mobilitare i portatori d’interesse;
- iniziative rivolte a individui, datori di lavoro, Camere di commercio e industria, parti sociali, autorità pubbliche ed erogatori di istruzione e formazione, per promuovere l’offerta, il finanziamento e la diffusione di opportunità di riqualificazione e miglioramento delle competenze;
- campagne di informazione e sensibilizzazione sulle iniziative UE per la riqualificazione e il miglioramento delle competenze, nonché per l’apprendimento continuo;
- promozione del dialogo con le parti sociali e i gruppi e reti di portatori di interessi esistenti, anche attraverso piattaforme online consolidate a livello nazionale, regionale e locale;
- promozione della definizione di strategie di qualificazione e formazione a livello nazionale, settoriale e aziendale, anche attraverso il dialogo sociale e il coinvolgimento delle parti sociali;
- attuazione e sviluppo di strumenti di analisi del fabbisogno di competenze, promuovendo la loro applicazione nell’individuazione delle esigenze attuali e future, in particolare in relazione alle transizioni ecologica e digitale, ai settori della ripresa post Covid, alla crisi energetica e alle conseguenze della guerra in Ucraina;
- promozione e attuazione di strumenti e meccanismi per una maggiore trasparenza delle qualifiche, comprese quelle rilasciate al di fuori dell’UE;
- promozione di opportunità di finanziamento, progetti, iniziative e reti per i portatori di interessi pubblici, privati, non governativi coinvolti nella riqualificazione e miglioramento delle competenze e nella formazione professionale.
Per la riuscita dell’Anno europeo è fondamentale anche l'impegno dei diversi Paesi UE. Pertanto, a livello nazionale, ogni Stato membro nomina un coordinatore nazionale (vedi per l’Italia) che garantisce il coordinamento delle attività correlate all’Anno nel Paese, nonché la partecipazione e il coinvolgimento dei principali stakeholder.
Sostegno allo sviluppo delle competenze - Le iniziative e i finanziamenti UE in atto
L’avvio dell’ Anno europeo che mette al centro il tema delle competenze poggia su importanti iniziative UE già in atto per promuovere e sostenere lo sviluppo delle skills. In particolare, si segnalano:
- l'Agenda per le competenze per l'Europa, presentata a luglio 2020, che costituisce il quadro di riferimento per la cooperazione a livello europeo nelle politiche in materia di competenze;
- il Patto per le competenze, previsto dall’Agenda citata, che è stato lanciato nel novembre 2020 con obiettivo di mobilitare tutte le parti interessate per migliorare il livello delle competenze e riqualificare la forza lavoro nell’UE, in particolare istituendo partenariati su vasta scala negli ecosistemi industriali strategici e nei settori prioritari individuati dal Green Deal europeo. Ad oggi oltre 1.000 organizzazioni hanno aderito all'iniziativa e sono stati istituiti 18 partenariati su vasta scala;
- il Piano d’azione per l'istruzione digitale 2021-2027, presentato a settembre 2020, che ha sancito fra le sue priorità strategiche quella di migliorare le competenze e le abilità digitali per la trasformazione digitale;
- la Strategia europea per le università, varata a gennaio 2022, che delinea diverse azioni per sviluppare competenze di alto livello, mirate alle esigenze future per un'ampia gamma di discenti, compresi coloro che partecipano all'apprendimento permanente;
- la Comunicazione "Attirare competenze e talenti nell’UE", pubblicata ad aprile 2022, che propone misure per una politica ambiziosa e sostenibile dell'UE in materia di migrazione legale, capace di attirare le competenze e i talenti necessari per colmare le carenze di forza lavoro e rispondere ai cambiamenti demografici in Europa;
- la nuova Agenda europea per l'innovazione, presentata a luglio 2022 e volta ad aiutare l’Europa a divenire leader mondiale dell'innovazione deep tech, che propone, fra l’altro, iniziative per supportare i talenti e lo sviluppo di competenze in linea con le esigenze del mercato del lavoro nei settori altamente tecnologici;
- la Comunicazione sull’utilizzo dei talenti nelle regioni d’Europa, presentata a gennaio 2023, per aiutare le regioni dell'UE colpite dal rapido calo della popolazione in età lavorativa a formare, trattenere e attrarre persone, capacità e competenze necessarie per contrastare gli effetti della transizione demografica.
Per sostenere lo sviluppo e il miglioramento di competenze saranno fondamentali anche i diversi strumenti di finanziamento UE attualmente operativi. Fra questi, l’attenzione va posta in particolare sulle opportunità che possono emergere da:
- Fondo sociale europeo Plus (FSE+), il principale strumento finanziario dell’UE per investire sulle persone, qualificare le competenze dei cittadini, rafforzare la loro capacità di affrontare i cambiamenti del mercato del lavoro, promuovere la qualità dell’occupazione e contrastare le diseguaglianze.
- Erasmus+, il programma per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport, che sostiene l’apprendimento permanente e lo sviluppo e il miglioramento di competenze attraverso il finanziamento di attività di mobilità e partenariati per la cooperazione tra organizzazioni e istituzioni dell'istruzione e formazione, comprese le università europee.
- Europa Digitale, il programma per il sostegno alla transizione digitale dell'UE, che supporta, tra l’altro, lo sviluppo di competenze digitali avanzate. A riguardo è attualmente aperto un bando, che scade il prossimo 26 settembre, che finanzia progetti focalizzati su 2 topic: 1. Rafforzare le competenze nei semiconduttori; 2. Rafforzare le competenze digitali dei giovani studenti, in particolare delle ragazze.
- Horizon Europe, il programma per la ricerca e l’innovazione, che sostiene anche le competenze dei ricercatori, degli imprenditori e degli innovatori, in particolare attraverso le sue azioni Marie Skłodowska-Curie, il Consiglio europeo per l'innovazione e l'Istituto europeo di innovazione e tecnologia. Riguardo alle azioni Marie Skłodowska-Curie, ad esempio, è stato appena aperto un nuovo bando per Reti di dottorato, che scade il prossimo 28 novembre, che dovrebbe finanziare oltre 130 dottorati in tutti i settori scientifici, nonché la formazione e lo sviluppo di competenze di 1.600 dottorandi.
- il Dispositivo per la ripresa e la resilienza, lo strumento cardine del Piano per la ripresa NextGenerationEU, che può sostenere riforme e investimenti inclusi nei Piani nazionali per la ripresa degli Stati membri anche nel settore delle competenze e dell'occupazione (nei PNRR finora approvati circa il 20% della spesa sociale è dedicato a "occupazione e competenze").