• Tipo News
    POLITICA GENERALE
  • Fonte
    Commissione europea
  • Del

Aumentare la mobilità ciclistica degli europei, per gli importanti benefici che questa modalità di spostamento ha sull’ambiente e sulla salute di chi la pratica. È questo l’obiettivo ultimo della proposta di dichiarazione comune preparata dalla Commissione a inizio ottobre per aprire la discussione con il Parlamento europeo e il Consiglio dell’UE e mettere a sistema le varie iniziative già adottate negli ultimi anni all’interno di diverse politiche, in particolare quelle dei trasporti e della mobilità urbana.

La mobilità ciclistica è una delle forme di trasporto più salutari e sostenibili, contribuisce a ridurre l’inquinamento, atmosferico e acustico e la congestione del traffico e può migliorare il benessere delle persone, sia fisico sia mentale. È inoltre un’industria importante e in evoluzione, e quindi una fonte di occupazione. Nonostante questi vantaggi tuttavia, non è ancora molto praticata in Europa, e la sua diffusione varia molto fra i diversi Stati membri e anche all’interno degli Stati ci sono molte differenze locali, a causa principalmente di un diverso atteggiamento culturale ma anche di una disponibilità di infrastrutture non omogenea, con connesse problematiche di sicurezza.

Per permettere alla mobilità ciclistica di realizzare tutte le sue potenzialità la Commissione, dando seguito ad una richiesta del Parlamento europeo, ha preparato questa proposta di dichiarazione comune che, una volta sottoscritta anche da Parlamento europeo e Consiglio dell’UE, riunirà gli impegni che l’UE e gli Stati membri si assumono per favorire la mobilità ciclistica.

La dichiarazione comune proposta ruota attorno a 8 principi fondamentali (e correlati impegni) che rappresentano la bussola strategica che orienterà le politiche nazionali, locali e dell’UE in questo settore al fine di garantire che la mobilità ciclistica esplichi tutto il suo potenziale:

1. sviluppare e rafforzare le politiche sulla mobilità ciclistica non solo attraverso atti normativi ma anche attraverso misure attive a favore della mobilità ciclistica nella pianificazione urbana sostenibile, anche incentivando e creando le condizioni perché le persone possano andare al lavoro in bicicletta e sostenendo campagne di sensibilizzazione e promozione di questo salutare mezzo di trasporto

2. incoraggiare una mobilità inclusiva, salutare e a prezzi accessibili garantendo a tutte le categorie di persone la possibilità di accesso alla mobilità ciclistica, in particolare in presenza di disabilità o di ridotta mobilità, anche incoraggiando la possibilità per gli Stati membri di applicare un’IVA ridotta per la fornitura, il noleggio e la riparazione di biciclette e biciclette elettiche.

3. realizzare infrastrutture ciclabili più numerose e migliori che sono essenziali per promuovere un maggior ricorso alla mobilità ciclistica, garantendo particolare attenzione agli utenti più vulnerabili, compreso l’impegno di garantire reti ciclistiche coerenti nelle città, di migliorare la connettività fra zone suburbane e rurali e di rendere disponibilli posti bici sicuri e protetti, anche presso le stazioni e i nodi di mobilità, nonché punti di ricarica per le bici elettriche.

4. aumentare gli investimenti e creare condizioni favorevoli alla mobilità ciclistica in particolare garantendo il sostegno a misure per la mobilità ciclistica con l’impiego del Fondo sociale per il clima, del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), del Fondo di coesione, del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), dello strumento di sostegno tecnico e del dispositivo per la ripresa e la resilienza

5. aumentare la sicurezza stradale con l’impegno di realizzare l’obiettivo “zero vittime della strada entro il 2050”, di migliorare la sicurezza dei posti bici e di rafforzare la formazione alla mobilità ciclistica, in particolare verso bambini e giovani

6. sostenere lavori verdi di qualità e lo sviluppo di un'industria europea della mobilità ciclistica di livello mondiale, creando le condizioni per aumentare la produzione europea di biciclette e relativi componenti, compresa la manutenzione, e per stimolare la nascita di posti di lavoro di qualità e di cluster della mobilità ciclistica

7. sostenere la multimodalità e il cicloturismo promuovendo soluzioni multimodali nelle zone urbane, suburbane e rurali oltre che per i viaggi a lunga distanza, aumentando le sinergie fra la mobilità ciclistica e gli altri modi di trasporto, sostenendo sistemi di bikesharing per il primo e l’ultimo miglio per l’accesso ai servizi di trasporto pubblico e creando le condizioni per sostenere la mobilità ciclistica come mezzo sostenibile per svago e turismo

8. migliorare la raccolta di dati sulla mobilità ciclistica, uniformando le modalità di raccolta per un efficace monitoraggio dei progressi nell’attuazione degli impegni presi

Dopo il lancio della proposta da parte della Commissione, ora la parola è passata a Consiglio e Parlamento UE che potranno rivedere il testo e aggiungere ulteriori impegni per migliorarne l’attuazione, prima della firma congiunta delle tre istituzioni

Identificativo
(COM)2023 566 final
Area
Unione Europea
Referente

Commissione europea