• Tipo News
    REDAZIONALE
  • Fonte
    Commissione europea
  • Del

A fine settembre è stata pubblicata la Call globale 2017 di EIDHR, lo strumento per la promozione della democrazia e diritti umani nei paesi terzi.

Per quest’anno le priorità d’azione sono 5 (ciascuna identifica un lotto del bando):
1. Sostegno ai difensori dei diritti umani nel settore dei diritti fondiari e dei diritti delle popolazioni indigene
2. Lotta contro le esecuzioni senza processo e le sparizioni forzate perpetrate dallo Stato o da attori non statali, come i corpi di sicurezza, i guerriglieri, etc.
3. Lotta contro il lavoro forzato e la schiavitù moderna, in particolare nel settore agricolo/forestale, con pratiche di assunzione coercitive
4. Promozione e sostegno ai diritti delle persone con disabilità
5. Supporto alla libertà di religione e di credo
 

Per ognuna delle priorità sono fissati gli obiettivi specifici su cui si devono concentrare i progetti, che devono inoltre essere costruiti nel rispetto del “rights-based approach” (RBA), l’approccio basato sui diritti (una metodologia di lavoro basata sui diritti umani riconosciuti a livello internazionale).
Il budget complessivo del bando, che scadrà il 9 novembre, ammonta a 25 milioni di euro, 5 milioni per ogni lotto, e il contributo per ogni progetto può coprire fino al 95% dei costi ammissibili, per un massimo di 1 milione di euro ( maggiori dettagli sulle caratteristiche dei progetti e sulle modalità di partecipazione sono disponibili nella scheda completa del bando).

EIDHR 2014-2020 è uno degli strumenti tematici istituiti dalla Commissione europea per il finanziamento dell’azione esterna e il suo obiettivo è di promuovere progetti nei settori dei diritti umani, delle libertà fondamentali e della democrazia nei paesi terzi, in particolare sostenendo la società civile perché diventi una forza efficace per la riforma politica e la difesa dei diritti umani. I settori della democrazia e dei diritti umani sono oggetto di sostegno finanziario da parte della Commissione fin dal 1994 (attraverso la linea budgetaria B7-7 e poi attraverso i regolamenti 975/99 e il 976/99, rimasti in vigore fino al 2006) ma è solo a partire dal 2007 che è stato creato uno strumento unico, inserito nel quadro dell’approccio strategico generale della Commissione nel campo delle relazioni esterne.

Rispetto agli altri strumenti dell’azione esterna EIDHR presenta una caratteristica unica: è il solo programma che può finanziare progetti senza il consenso del governo del paese in cui si svolge l’intervento in quanto opera direttamente con i difensori dei diritti umani (HRD) e con le organizzazioni della società civile (OSC) locali. Ha inoltre la capacità di affrontare questioni politiche sensibili (come la pena di morte, la tortura, la libertà di espressione in contesti restrittivi, le discriminazioni verso gruppi vulnerabili) e può rispondere alle sfide emergenti e complesse, grazie alla sua elevata flessibilità in termini di modalità di attuazione.

I suoi obiettivi, per il ciclo di programmazione 2014-2020 sono:
1. Supporto ai difensori dei diritti umani e dei diritti umani nelle situazioni in cui sono più a rischio
2. Sostegno ad altre priorità dell'Unione nel settore dei diritti umani
3. Sostegno alla democrazia
4. Missioni di osservazione delle elezioni dell'UE (EOM)
5. Sostegno a soggetti e processi chiave mirati, inclusi strumenti e meccanismi internazionali e regionali per i diritti umani.

Rispetto alla fase precedente, per il periodo 2014-2020 EIDHR è stato modificato per renderlo adeguato ad affrontare nuove realtà in evoluzione ed è diventato più strategico nel suo campo di applicazione e più semplice dal punto di vista procedurale. Il suo bilancio è stato aumentato per consentire all'UE di fornire un maggiore sostegno allo sviluppo di società civili floride, per il loro specifico ruolo di attori chiave del cambiamento positivo a sostegno ai diritti umani e della democrazia. Sono stati inoltre definiti meglio i suoi obiettivi relativamente alla tutela dei diritti umani e al sostegno ai processi democratici, in particolare è stata data una definizione più forte al ruolo della società civile, compreso un riferimento specifico alla cooperazione tra società civile e autorità locali e istituzioni statali interessate, una maggiore enfasi sui gruppi vulnerabili e sui diritti economici e sociali.

Come nel precedente ciclo di programmazione, l’attuazione del programma passa attraverso due programmi indicativi pluriennali (MIP): il primo dal 2014 al 2017 e il secondo per il triennio 2018-2020 che declinano tali obiettivi sulle priorità più urgenti da affrontare, in relazione al contesto internazionale e alle specifiche situazioni dei singoli paesi. Le priorità del MIP sono realizzate concretamente attraverso diversi tipi di misure, ovvero:

- sovvenzioni a OSC e HRD nel quadro dei meccanismi di sostegno nazionali (CBSS) assegnate sulla base di call for proposals lanciate e gestite dalle delegazioni della Commissione europea in loco (l’elenco di questi bandi viene periodicamente aggiornato ed è disponibile attraverso l’agenda bandi di EuropaFacile);
- sovvenzioni alle OSC e agli HRD attraverso call globali (come quella di cui sopra) lanciate annualmente dalla Commissione, e che si differenziano ogni anno per le priorità selezionate,
- sovvenzioni di emergenza agli HRD in situazioni di rischio (finanziate attraverso un fondo appositamente predisposto), per un massimo di 10.000 euro,
- sovvenzioni dirette e riservate nel quadro dello strumento Human Rights Crisis Facility, destinate a OSC e HRD (assegnate senza bando in quanto i tempi ordinari di un bando potrebbero esporre i beneficiari al rischio di intimidazioni o ritorsioni o quando sia necessario affrontare esigenze urgenti di protezione dei difensori dei diritti umani che operano in loco),
- azioni mirate identificate nei programmi d’azione annuale a sostegno di attori chiave del settore.

La scheda completa dello strumento EIDHR 2014-2020 è disponibile qui.