• Tipo News
    REDAZIONALE
  • Fonte
    Commissione europea

Il 2 maggio scorso la Commissione europea ha presentato la sua proposta per il prossimo Quadro finanziario pluriennale, vale a dire il bilancio a lungo termine dell’UE che coprirà il periodo 2021-2027 e che, a seguito della Brexit, sarà anche il primo di un’Unione europea a 27 Stati senza il Regno Unito.

La proposta della Commissione punta a un bilancio moderno, pragmatico e trasparente, concepito per affrontare le priorità strategiche delineate nel programma positivo presentato dal presidente Juncker nel suo discorso sullo stato dell'Unione a settembre 2016, approvato poi dai leader dei 27 Stati membri al vertice di Bratislava (il 16 settembre 2016) e confermato nella dichiarazione di Roma del 25 marzo 2017. La proposta presentata tiene conto soprattutto dell'impatto finanziario del recesso del Regno Unito, importante contribuente al bilancio dell'UE, e lo fa in particolare attraverso una rimodulazione delle risorse a partire da una riduzione dei finanziamenti alla politica agricola comune e ai programmi della politica di coesione (di circa 5%), che attualmente dispongono della maggiore dotazione finanziaria. Per i sette anni della programmazione si propone un bilancio complessivo da 1.135 miliardi di € in termini di impegni, espressi in prezzi del 2018, pari all'1,11% del Reddito Nazionale Lordo dell'UE a 27 (espressi in prezzi correnti, che tengono conto dell'inflazione, si tratterebbe di 1.279 miliardi di € in termini di impegni). Questa cifra comprende l'integrazione nel bilancio dell'UE del Fondo europeo di sviluppo, principale strumento con cui l'Unione finanzia la cooperazione allo sviluppo con i Paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico, che fino ad ora è stato un accordo intergovernativo (tutti i dettagli sul Quadro finanziario pluriennale 2021-2027).

Successivamente alla proposta che definisce il quadro generale, la Commissione europea ha presentato, tra fine maggio e metà giugno, le proposte relative ai singoli programmi di finanziamento UE di prossima generazione. In generale, con una struttura più chiara del nuovo bilancio UE e più strettamente allineata alle priorità politiche, si prevede di ridurre il numero dei futuri programmi rispetto alla programmazione in corso 2014-2020, ad esempio riunendo in nuovi programmi integrati le fonti di finanziamento attualmente frammentate e razionalizzando profondamente l'uso degli strumenti finanziari. Si propone anche di assegnare maggiori risorse a quegli strumenti che intervengono in settori essenziali per affrontare le priorità dell’UE e in cui l'Unione può raggiungere il meglio in termini di risultati (ad esempio, ricerca e innovazione, istruzione e giovani, economia digitale, migrazione).

Di seguito una panoramica dei nuovi programmi per il 2021-2027, con una breve nota di presentazione e i testi ufficiali delle proposte ad essi relative (gli stanziamenti indicati sono espressi in prezzi correnti).

Erasmus -  Programma dell'UE per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport
La Commissione propone di raddoppiare la dotazione di Erasmus portandola da 14,7 miliardi di € del programma attualmente in corso a 30 miliardi di € per il periodo 2021-2027, destinando poco più di 24,9 miliardi di € al settore dell’istruzione e formazione, 3,1 miliardi di € al settore gioventù e 550 milioni di € allo sport. Con il raddoppio dei finanziamenti il programma punta ad offrire opportunità di apprendimento e mobilità a 12 milioni di persone, il triplo rispetto ai 4 milioni di persone dell’attuale Erasmus; verranno anche sostenute nuove attività (ad esempio, l’iniziativa per i giovani “DiscoverUE” lanciata per la prima volta a giugno di quest’anno con un budget dedicato) e promosse opportunità di cooperazione in settori che guardano al futuro (ad esempio, cambiamenti climatici, intelligenza artificiale, robotica); sarà inoltre potenziata la dimensione internazionale del programma e la sua accessibilità a organizzazioni con poca o nessuna esperienza o con una minore capacità operativa.

- Testi di riferimento: COM(2018) 367 final + Allegato + SWD(2018) 276
-  Factsheet

Fondo sociale europeo Plus
Il Fondo sociale europeo+ rimarrà il principale strumento finanziario per gli investimenti a favore delle persone e un vettore fondamentale del rafforzamento della coesione sociale e del miglioramento della giustizia sociale in tutta Europa. In futuro le priorità del Fondo sociale europeo+ saranno maggiormente allineate con le raccomandazioni e le analisi per Paese fornite nell'ambito del Semestre europeo e saranno incentrate sulla realizzazione concreta del Pilastro europeo dei diritti sociali. Nello specifico, questo strumento riunirà in sé una serie di fondi e programmi attualmente in corso e sarà strutturato in 3 strand (o componenti), ovvero:

- Strand FSE+ che comprenderà gli attuali Fondo sociale europeo, Iniziativa a favore dell'occupazione giovanile (YEI) e Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD);
- Strand Occupazione e Innovazione sociale che prenderà il posto dell’attuale programma EaSI
- Strand Salute che subentrerà all’attuale programma per la Salute

Per il periodo 2021-2027 la Commissione propone di destinare complessivamente al FSE+ 101,174 miliardi di €. Di queste risorse 100 miliardi di € vanno allo strand FSE+ in regime di gestione concorrente con gli Stati membri. Almeno il 25% di tale importo dovrà essere riservato alla promozione dell'inclusione sociale e almeno il 4% alla lotta contro la deprivazione materiale, in modo da perseguire le priorità e le attività dell'attuale FEAD. Gli Stati membri con un tasso di giovani disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione (NEET) superiore alla media UE dovranno, inoltre, destinare almeno il 10% delle proprie risorse del FSE+ in regime di gestione concorrente al sostegno dell'occupazione giovanile. Il rimanente budget di 1,174 miliardi di € è in regime di gestione diretta e viene così ripartito: 761 milioni di € per lo strand Occupazione e Innovazione sociale e 413 milioni di € per lo strand Salute.

- Testi di riferimento: COM(2018) 382 final + Annexes  (al momento non disponibili in lingua italiana)

Europa Creativa – Programma dell’UE a sostegno della cultura
Per il settennio 2021-2027 la Commissione ha riconfermato con maggiore intensità il sostegno al settore culturale proponendo un sostanziale aumento delle risorse da assegnare al futuro programma Europa Creativa, che vengono portate a 1,85 miliardi di € (da 1,46 miliardi dell’attuale programma 2014-2020). Sulla base della proposta legislativa il futuro Europa Creativa continuerà a sostenere l’industria cinematografica e audiovisiva attraverso il sottoprogramma MEDIA (al quale vanno 1,081 miliardi di € dell’intero budget) e i settori culturali e creativi attraverso il sottoprogramma CULTURA (con 609 milioni di €). Ai due sottoprogrammi si aggiunge la sezione Transettoriale (con 160 milioni di €) che promuoverà attività trasversali riguardanti i diversi settori culturali e creativi, sosterrà la cooperazione a livello di politiche culturali, nonché azioni volte a rafforzare in Europa il settore dei mezzi di informazione, il pluralismo e la libertà giornalistica e un approccio critico al contenuto dei media grazie all'alfabetizzazione mediatica.

- Testi di riferimento: COM/2018/366 final + Allegati
- Factsheet

LIFE – Programma per l’ambiente e l’azione per il clima
Per il periodo 2021-2027 la Commissione ha proposto di aumentare di quasi il 60% la dotazione di LIFE. Si tratta di uno degli aumenti proporzionali più rilevanti, che si traduce in uno stanziamento di quasi 2 miliardi di € in più rispetto al periodo 2014-2020, raggiungendo un budget complessivo di 5,45 miliardi di € per l’intero periodo. In particolare, la proposta per il futuro LIFE delinea un programma strutturato in 2 settori d’intervento e 4 sottoprogrammi: il settore Ambiente, che include i sottoprogrammi “Natura e biodiversità” (2,15 miliardi di €) e “Economia circolare e qualità della vita” (1,35 miliardi di €), il settore Azione per il clima, che include i sottoprogrammi “Mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici” (950 milioni di €) e “Transizione verso l’energia pulita” (1 miliardo di €).

- Testi di riferimento: COM(2018) 385 final + Allegati
- Factsheet

Fondo Giustizia, Diritti e Valori
La Commissione ha proposto la creazione di un nuovo Fondo Giustizia, Diritti e Valori costituito dal programma “Diritti e valori” e dal programma “Giustizia”. Complessivamente al Fondo viene assegnato un budget di 947 milioni di € ripartiti sui 7 anni, di cui 642 milioni di € per il programma “Diritti e valori” e 305 milioni di € per il programma “Giustizia”. Questo nuovo strumento punta a semplificare la situazione attualmente esistente, frammentata su tre diversi programmi di finanziamento: i programmi “Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza” e “Europa per i cittadini” che confluiranno nel futuro “Diritti e valori” e il programma “Giustizia” che lascerà il posto al nuovo programma omonimo. In particolare, il nuovo “Diritti e valori” contribuirà a combattere le disuguaglianze e la discriminazione, a promuovere la parità di genere, a garantire una migliore protezione dei diritti di cittadinanza e dei minori, ad accrescere il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini alla vita democratica dell’Unione, a prevenire e combattere la violenza contro le donne e i bambini. Il programma “Giustizia”, invece, sosterrà la cooperazione giudiziaria, l’accesso alla giustizia per tutti, la promozione dello Stato di diritto e la formazione giudiziaria.

- Testi di riferimento: COM(2018) 383 final + Allegati; COM(2018) 384 final + Allegati

Europa Digitale
Per il settennio post 2020 viene proposto di istituire il nuovo programma Europa Digitale. Basato sulla Strategia UE per il Mercato Unico Digitale varata a maggio 2015 e sui risultati ottenuti negli ultimi anni, Europa Digitale è espressamente mirato a sostenere la trasformazione digitale dell'economia e della società europee e a sviluppare e rafforzare le capacità digitali strategiche dell'Europa. Sulla base della proposta della Commissione il programma dovrebbe avere una dotazione complessiva di circa 9,2 miliardi di € e concentrarsi su cinque settori fondamentali: 1) Calcolo ad alte prestazioni; 2) Intelligenza artificiale; 3) Cibersicurezza; 4) Competenze digitali avanzate; 5) Implementazione, impiego ottimale delle capacità digitali e interoperabilità.

- Testi di riferimento: COM(2018) 434 final + Allegati
- Factsheet

Horizon Europe – Programma dell’UE per la ricerca e l’innovazione
Nel quadro del prossimo bilancio a lungo termine dell'UE la Commissione ha proposto di stanziare 100 miliardi di € per la ricerca e l'innovazione, di cui 97,6 miliardi da destinare al nuovo programma Horizon Europe, che prenderà il posto dell’attuale Horizon 2020 divenendo il programma UE per il finanziamento della ricerca e dell’innovazione più ambizioso di sempre, e 2,4 miliardi di € per il futuro programma Euratom di ricerca e formazione nel campo della sicurezza nucleare e della radioprotezione. In particolare, fra le maggiori novità del programma Horizon Europe si segnalano:

- l’istituzione di un Consiglio europeo per l’innovazione (EIC), per il quale sono già state gettate le basi con Horizon 2020, per aiutare l'UE a porsi all'avanguardia dell'innovazione creatrice di mercato. L’EIC costituirà il riferimento unico per portare dal laboratorio al mercato le più promettenti intuizioni e tecnologie ad alto potenziale e per aiutare le startup e le imprese più innovative a sviluppare le proprie idee. Fornirà un sostegno diretto agli innovatori attraverso due principali strumenti di finanziamento, uno per le fasi iniziali e l’altro per lo sviluppo e la diffusione sul mercato.
- l’avvio delle nuove Missioni UE per la ricerca e l’innovazione incentrate sulle sfide per la società e la competitività industriale, con obiettivi audaci e ambiziosi e un forte valore aggiunto europeo per affrontare i problemi che incidono sulla nostra vita quotidiana;
- il principio della “scienza aperta”, che si sostanzia nel libero accesso alle pubblicazioni e ai dati della ricerca, dovrà diventare una prassi operativa in Horizon Europe, il che consentirà la diffusione sul mercato e rafforzerà il potenziale di innovazione dei risultati prodotti dai finanziamenti dell'UE;
- una razionalizzazione dei partenariati europei di ricerca che l'UE finanzia in collaborazione con altri partner come l'industria, la società civile e enti di finanziamento, così come una maggiore collaborazione con gli altri programmi di finanziamento UE, al fine di coordinare i finanziamenti e creare sinergie virtuose.

- Testi di riferimento: COM(2018) 435 final; COM(2018) 436 final + Allegati; COM(2018) 437 final + Allegati
- Factsheet

InvestEU – Programma per gli investimenti nell’UE
A partire dal 2021 la Commissione ha proposto di dare avvio a un nuovo programma unico che riunirà tutti i finanziamenti dell'UE in forma di prestiti e garanzie. Il programma InvestEU accorperà, infatti, il gran numero di strumenti finanziari attualmente disponibili facendo proprio il modello di successo adottato per il Piano di investimenti per l'Europa, il cosiddetto Piano Juncker. Il nuovo programma sarà quindi composto dal:

- Fondo InvestEU, a cui la Commissione propone di destinare 15,2 miliardi di €, che consentirà di mobilitare finanziamenti pubblici e privati utilizzando garanzie del bilancio UE per sostenere progetti di importanza strategica in quattro settori: infrastrutture sostenibili; ricerca, innovazione e digitalizzazione; PMI; investimenti sociali e competenze. Attirando investimenti pubblici e privati, la Commissione prevede che InvestEU riuscirà a mobilitare oltre 650 miliardi di € di investimenti aggiuntivi in tutta l'UE nell’arco di 7 anni.
- Polo di consulenza InvestEU. Questa risorsa, sulla scia del “Polo europeo di consulenza sugli investimenti” del Piano Juncker, fornirà supporto tecnico e assistenza per la preparazione, lo sviluppo, la strutturazione e l'attuazione di progetti, con particolare riguardo allo sviluppo delle capacità.
- Portale InvestEU che, muovendo dall’esperienza maturata con il portale dei progetti nell’ambito del Piano Juncker, offrirà una banca dati di facile utilizzo per progetti e investitori.

- Testi di riferimento: COM(2018) 439 final + Allegato 1Allegato 2, Allegato 3, Allegato 4
- Factsheet 1 e Factsheet 2

Fondo Asilo e Migrazione
La Commissione ha proposto di aumentare considerevolmente i finanziamenti per la migrazione assegnando al futuro Fondo Asilo e Migrazione un budget complessivo di 10,415 miliardi di € per il periodo 2021-2027. In continuità con il Fondo Asilo, Migrazione, Integrazione 2014-2020, il nuovo Fondo interverrà in tre settori chiave, ovvero asilo; migrazione legale e integrazione; lotta alla migrazione illegale e rimpatrio, destinando il 60% delle risorse totali (6,2 miliardi di €) ai programmi degli Stati membri attuati in gestione concorrente, mentre il restante 40% (quasi 4,2 miliardi di €) verrebbe assegnato a uno strumento tematico che consentirà di affrontare priorità con un elevato valore aggiunto per l’UE o di rispondere a necessità urgenti, finanziando: a) azioni  specifiche  a  livello  nazionale  o  transnazionale,  b) azioni dell’Unione, c) l’assistenza  emergenziale,  d) il reinsediamento; e) gli sforzi di solidarietà e responsabilità tra gli Stati UE; f) la Rete europea sulle migrazioni. Va precisato, inoltre, che in tema di integrazione il futuro Fondo intende supportare unicamente l’accoglienza e l’integrazione precoce dei migranti, lasciando agli strumenti della politica di coesione, in particolare al Fondo Sociale europeo+, il sostegno all’integrazione a medio e lungo termine, compresa quella nel mercato del lavoro.
Il Fondo sarà anche integrato da risorse aggiuntive nell'ambito degli strumenti di politica esterna dell'UE, per rafforzare la cooperazione in materia di migrazione con i Paesi terzi, compresi gli sforzi per affrontare l'immigrazione irregolare e migliorare le opportunità nei Paesi di origine.

- Testi di riferimento: COM(2018) 471 final + Allegati
- Factsheet

Programma per il Mercato unico
Per il settennio 2021-2027 viene proposto di istituire un nuovo programma che punta a migliorare il funzionamento del mercato interno dell’UE, a sostenere la competitività dell’industria europea, in particolare delle micro e delle piccole e medie imprese, a proteggere i consumatori, a promuovere la sicurezza alimentare e la salute degli animali e delle piante, a favorire la produzione e diffusione di statistiche europee di alta qualità. Il futuro programma per il Mercato unico riunirà quindi sotto un unico cappello e garantirà la continuità del sostegno fino ad oggi accordato da diversi strumenti di finanziamento UE, in particolare il programma COSME per competitività delle imprese, il programma statistico europeo, quello per la tutela dei consumatori e il programma sulla filiera alimentare. Sulla base della proposta della Commissione al nuovo programma verrebbero assegnate risorse per oltre 4 miliardi di € per l’intero periodo di operatività. In aggiunta, altri 2 miliardi di € verrebbero assegnati a titolo del Fondo InvestEU per garantire la continuità degli strumenti di garanzia a favore delle PMI forniti nel quadro dell’attuale COSME.

- Testi di riferimento: COM(2018) 441 final + Allegati
- Factsheet

Gli strumenti per l’azione esterna
Per il prossimo periodo di programmazione finanziaria la Commissione europea ha proposto di aumentare la dotazione per l'azione esterna fino a 123 miliardi di €, il 26% in più rispetto al periodo di programmazione in corso, semplificando allo stesso tempo l’architettura generale dei programmi finanziati dal bilancio UE in questo ambito. Viene proposto, infatti, di istituire un unico Strumento di vicinato, sviluppo e cooperazione internazionale NDICI, a cui verrebbe assegnata una fetta delle risorse totali pari a 89,2 miliardi di €, che ingloberebbe la maggior parte dei programmi di cooperazione internazionale attualmente esistenti, ovvero lo Strumento europeo di vicinato (ENI), lo Strumento per la cooperazione allo sviluppo (DCI II),  lo Strumento per la democrazia e i diritti umani (EIDHR), lo Strumento per la stabilità e la pace (IcSP) e lo Strumento di partenariato per la cooperazione con i Paesi terzi (IP), comprendendo inoltre il Fondo europeo di sviluppo, finora fuori dal bilancio dell'Unione. Oltre al nuovo NDICI, il rinnovato quadro degli strumenti di finanziamento prevede la continuità dello Strumento di assistenza preadesione - IPA III (con 14,5 miliardi di €) e dello Strumento per gli aiuti umanitari (11 miliardi di €), nonché il nuovo Strumento europeo per la sicurezza nucleare, che andrà a integrare alcune attività finanziate nell’ambito di NDICI e di IPA III (300 milioni di €) e la cooperazione con i Paesi e territori d'oltremare, compresa la Groenlandia (con 500 milioni di €).

- Testi di riferimento NDICI: COM(2018) 460 final + Allegati
- Factsheet NDICI

- Testi di riferimento IPA III: COM(2018) 465 final + Allegati
- Factsheet IPA III

Area
Unione Europea