Il Piano d’azione UE per l’attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali

All’inizio di marzo la Commissione europea ha presentato il Piano d’azione UE per l’attuazione del Pilastro europeo diritti sociali, un piano ad hoc per proseguire ed accelerare l’attuazione dei 20 principi del Pilastro, che definisce anche nuovi e ambiziosi target per l’UE in materia di occupazione, competenze e protezione sociale. 

Il Pilastro europeo dei diritti sociali, proclamato dalle istituzioni UE nel 2017 in occasione del Vertice di Göteborg, stabilisce 20 principi e diritti fondamentali per assicurare l'equità e il buon funzionamento dei mercati del lavoro e dei sistemi di protezione sociale nell'Europa del 21° secolo. Questi principi - declinati su tre ambiti: pari opportunità e accesso al mercato del lavoro; condizioni di lavoro eque; protezione sociale e inclusione - definiscono la visione alla base del corpus di norme sociali dell’UE e sono punto di riferimento per la costruzione di un’Europa sociale forte, un modello di Europa unico che oggi più che mai è determinante per garantire che la transizione a un'economia a impatto climatico zero, le trasformazioni indotte dalla digitalizzazione e il cambiamento demografico siano socialmente equi e giusti e per favorire una ripresa post Covid equa e inclusiva.

Il Piano appena presentato propone, dunque, azioni concrete per continuare a tradurre in realtà i principi del Pilastro, fissando tre obiettivi principali in materia di occupazione, competenze e protezione sociale che l'UE dovrebbe raggiungere entro il 2030, coerenti con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite:

- garantire che almeno il 78% della popolazione tra i 20 e i 64 anni abbia un lavoro;
- assicurare che almeno il 60% di tutti gli adulti partecipi ogni anno ad attività di formazione;
- ridurre il numero di persone a rischio di povertà o di esclusione sociale di almeno 15 milioni (di questi, almeno 5 milioni dovrebbero essere bambini).

Dall’inizio del suo mandato la Commissione europea ha già presentato diverse misure e iniziative che danno attuazione ai principi del Pilastro. E’ il caso, ad esempio, della nuova Agenda per le competenze per l'Europa e del Patto per le competenze (principio 1), della strategia per la parità di genere 2020-2025 (principio 2), del pacchetto a sostegno dell'occupazione giovanile, compresa la Garanzia per i giovani rafforzata (principio 4), dello strumento SURE (principio 5) e della proposta di direttiva relativa a salari minimi adeguati (principio 6), presentate nel corso del 2020.

Con il nuovo Piano d’azione ulteriori azioni vengono programmate guardando agli obiettivi per il 2030. Infatti, sono state appena presentate una nuova strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 (principio 17), una proposta di direttiva sulla trasparenza retributiva (principio 2) e, in concomitanza con il Piano, una raccomandazione relativa a un sostegno attivo ed efficace all'occupazione (EASE) in seguito alla crisi COVID-19, che fornisce agli Stati membri orientamenti sulla combinazione di misure strategiche e fondi UE per promuovere la creazione di posti di lavoro e le transizioni professionali verso settori in espansione, in particolare quelli digitale e verde. Nel 2021 è previsto il varo di altre numerose azioni dell'UE, tra cui la Garanzia europea per l'infanzia (principio 11), un nuovo quadro strategico in materia di salute e sicurezza sul lavoro (principio 10), un'iniziativa per migliorare le condizioni di lavoro delle persone che lavorano attraverso piattaforme digitali (principi 5 e 12) e, molto atteso, un Piano d'azione per sfruttare il potenziale del settore dell'economia sociale.

Gli obiettivi per il 2030 contribuiranno, inoltre, a orientare le politiche e le riforme nazionali nei settori target. L’effettiva attuazione dei Pilastro dipenderà infatti anche dagli sforzi degli Stati membri, che sono i principali responsabili in tema di occupazione, competenze e politiche sociali. La Commissione invita quindi gli Stati membri - comprese le autorità regionali e locali, le parti sociali e altri attori pertinenti - a un impegno condiviso su questo Piano, e indica le misure e gli interventi che dovrebbero essere realizzati a livello nazionale per contribuire agli obiettivi fissati dall'UE per il 2030 ed accelerare l'attuazione del Pilastro, sollecitando gli Stati membri a definire i propri target nazionali verso questo sforzo comune.

Con il Piano la Commissione propone, poi, di rivedere il Quadro di valutazione della situazione sociale, per rendere più efficace questo strumento che verrà utilizzato per il monitoraggio dell’attuazione delle azioni previste nel Piano e dei progressi compiuti dagli Stati membri. Altro aspetto importante è quello riguardante le diverse opportunità di finanziamento UE disponibili, soprattutto per gli Stati membri, per sostenere l'attuazione del Pilastro e conseguire i tre obiettivi principali proposti dall'UE.

Il Piano d’azione è stato preparato a seguito di un ampio processo di consultazione avviato dalla Commissione europea all’inizio del 2020 (durato 11 mesi), con cui sono stati raccolti oltre 1000 contributi di Stati membri, istituzioni e organi dell'UE, regioni, città, parti sociali, organizzazioni internazionali e della società civile, gruppi di riflessione e cittadini. Il Piano costituisce, inoltre, il contributo della Commissione al Vertice sociale di Porto in programma a maggio 2021. Questo appuntamento, organizzato dalla presidenza portoghese del Consiglio dell'UE e incentrato sulle modalità per rafforzare la dimensione sociale dell'Europa per far fronte alle sfide connesse a una ripresa equa, inclusiva e resiliente e alla transizione verde e digitale, sarà infatti l’occasione per rinnovare, al più alto livello politico, l'impegno ad attuare il Pilastro dei diritti sociali.
 

Piano d'azione sul pilastro europeo dei diritti sociali + Allegati

Documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna il Piano d'azione

Sito web UE dedicato al Piano d’azione

Questions and Answers: the European Pillar of Social Rights Action Plan