• Tipo News
    REDAZIONALE
  • Fonte
    Commissione europea
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Oggi più che mai l'UE ha bisogno di un cambiamento di paradigma sulle competenze. Migliorare e adeguare le competenze diviene fondamentale per supportare la ripresa post Covid-19 e continuare a far fronte alle sfide poste dai cambiamenti demografici e dalla duplice transizione verde e digitale che sta trasformando il nostro modo di lavorare e vivere.
Si prevede che il passaggio dell’UE a un'economia circolare, efficiente sotto il profilo delle risorse, digitalizzata e a impatto climatico zero, insieme alla diffusione dell'Intelligenza Artificiale e della robotica, condurrà alla creazione di nuovi posti di lavoro, mentre altre occupazioni cambieranno o scompariranno del tutto. A loro volta i cambiamenti demografici potranno generare nuove opportunità di lavoro nel settore sanitario, dell’assistenza e nell’economia d'argento.
La pandemia di Covid-19 ha da subito evidenziato l’importanza di avere adeguate competenze digitali. Se, infatti, il telelavoro, il lavoro agile e l'apprendimento a distanza sono diventati realtà per milioni di persone nell'UE, sono anche emersi i limiti dell'attuale livello di preparazione digitale in Europa. Inoltre, a seguito della pandemia, molti europei avranno la necessità di riqualificarsi professionalmente o perfezionare le competenze che già possiedono, per adattarsi ai cambiamenti del mercato del lavoro causati dalla crisi che ha pesantemente colpito diversi settori.

E’ in questo scenario che, agli inizi di luglio, la Commissione europea ha presentato una nuova Agenda UE per le competenze, fissando obiettivi ambiziosi da conseguire nei prossimi 5 anni.

L’Agenda introduce un nuovo approccio dell’UE in materia di competenze che si concentra sulla necessità di consentire alle persone lo sviluppo di competenze nel corso di tutta la vita, garantendo che il diritto alla formazione e all'apprendimento permanente, sancito dal Pilastro europeo dei diritti sociali, diventi una realtà in tutta l’Unione europea, e sulla necessità di "competenze per l'occupazione", ovvero competenze che permettano alle persone di trovare un posto di lavoro, sulla base di un'analisi solida del fabbisogno di skills e di un’offerta formativa moderna e dinamica che si collega direttamente alle esigenze del mercato del lavoro.

L’Agenda delinea quindi una strategia di intervento articolata in 12 azioni riguardanti:
1. Un Patto per le competenze - Verrà varato nel novembre 2020 ed è finalizzato a mobilitare risorse e incentivare tutte le parti interessate (istituzioni, settore industriale, parti sociali) a intraprendere azioni concrete per il miglioramento e la riqualificazione della forza lavoro, mettendo in comune gli sforzi e istituendo partenariati a sostegno della transizione verde e digitale, nonché delle strategie di crescita locali e regionali.
2. Miglioramento dell'analisi del fabbisogno di competenze - Per garantire l’acquisizione di competenze per l’occupazione, è centrale disporre di un’analisi del fabbisogno di competenze approfondita (integrando i livelli regionale e settoriale) e aggiornata; soprattutto verrà creato uno strumento online permanente con informazioni in tempo reale sulla domanda di competenze nel mercato del lavoro.
3. Sostegno dell'UE agli interventi strategici nazionali in materia di sviluppo delle competenze - L’UE supporterà gli Stati membri nell’elaborazione di strategie nazionali moderne e globali e collaborerà con la rete europea dei servizi pubblici per l'impiego per realizzarle.
4. Proposta di raccomandazione del Consiglio relativa all'istruzione e formazione professionale per la competitività sostenibile, l'equità sociale e la resilienza - Già adottata dalla Commissione, propone una nuova visione dell’UE per rendere l'istruzione e la formazione professionale più moderne, attraenti per tutti, flessibili e adatte all'era digitale e alla transizione verde.
5. Attuazione dell'iniziativa delle università europee e sviluppo delle competenze degli scienziati - L’UE continuerà ad impegnarsi per sostenere la costruzione di alleanze transnazionali a lungo termine tra istituti di istruzione superiore in tutta Europa, approfondendo anche la cooperazione con gli operatori economici, e a sviluppare le competenze per i ricercatori.
6. Competenze a sostegno delle transizioni verde e digitale - La Commissione sosterrà lo sviluppo di competenze verdi di base per il mercato del lavoro, favorirà il monitoraggio statistico dell’ecologizzazione delle professioni, l’analisi degli sviluppi nel settore delle competenze verdi e il potenziamento delle competenze digitali, soprattutto attraverso un piano d'azione per l'istruzione digitale (atteso in autunno) e la formazione mirata.
7. Aumento dei laureati in discipline STEM e promozione delle competenze imprenditoriali e trasversali - Si punta ad accrescere l'attrattività degli studi e delle carriere nei settori STEM (scienza, ingegneria, matematica, tecnologia), anche con azioni mirate per attirare le ragazze e le donne, nonché a promuovere l’educazione scientifica. Verrà avviata un’azione europea per le competenze imprenditoriali incentrata sullo sviluppo di una mentalità imprenditoriale e di una forza lavoro più resiliente. Questa azione andrà ad integrare il futuro piano d'azione UE per l’economia sociale (previsto per il 2021).
8. Competenze per la vita - Al di là del mercato del lavoro, verrà sostenuto l'apprendimento degli adulti, rivolto a tutti, su temi quali l'alfabetizzazione mediatica, le competenze civiche e l'alfabetizzazione finanziaria, ambientale e sanitaria.
9. Iniziativa per i conti individuali di apprendimento - La Commissione valuterà in che modo un'eventuale iniziativa europea sui conti individuali di apprendimento possa contribuire a colmare le lacune esistenti nell'accesso delle persone in età lavorativa alla formazione e consentire loro di gestire con successo le transizioni professionali.
10. Un approccio europeo alle microcredenziali - Le microcredenziali riconoscono e registrano i risultati dell’apprendimento ottenuti con corsi di formazione brevi, che spesso riguardano il settore del digitale. La Commissione proporrà una nuova iniziativa a sostegno della qualità, della trasparenza e della diffusione delle microcredenziali in tutta l'UE.
11. La piattaforma Europass –  E’ stata appena varata una versione rinnovata di Europass. La piattaforma è concepita per diventare lo strumento online dell'UE che aiuta le persone a comunicare in modo efficace le competenze e le qualifiche e che orienta proattivamente verso un'opportunità di lavoro o di apprendimento.
12. Miglioramento del quadro di sostegno per sbloccare gli investimenti privati e degli Stati membri nelle competenze - Si punta a migliorare la trasparenza degli investimenti in competenze e ad esplorare meccanismi di finanziamento innovativi per incentivare investimenti nelle competenze.

Con l’Agenda, la Commissione ha poi fissato obiettivi quantitativi ambiziosi che devono essere raggiunti entro il 2025, basati su indicatori esistenti che consentiranno di monitorare annualmente (nell’ambito del Semestre europeo) i progressi compiuti.  Questo significa che nei prossimi 5 anni dovrebbero essere svolte 540 milioni di attività di formazione, di cui 60 milioni per gli adulti scarsamente qualificati e 40 milioni per i disoccupati. Anche il numero di adulti con competenze digitali di base dovrebbe aumentare, fino a raggiungere i 230 milioni.

Per attuare l’Agenda e realizzare gli obiettivi quantitativi fissati, l'UE avrà bisogno di mobilitare consistenti investimenti. Le proposte, presentate a maggio, sul nuovo Recovery Fund Next Generation EU e sul prossimo bilancio UE 2021-2027 offrono opportunità senza precedenti per finanziare politiche e interventi in materia di competenze che rafforzino la resilienza agli shock economici e la capacità di riprendersi dalla crisi attuale e di procedere verso la duplice transizione verde e digitale.
Per lo sviluppo delle competenze e la riqualificazione sarà infatti possibile contare su diversi strumenti di finanziamento UE, come il Fondo sociale europeo Plus che, con una dotazione proposta di 86 miliardi di €, continuerà ad essere un'importante fonte di finanziamento per le attività nazionali di sviluppo delle competenze e di riqualificazione; il nuovo programma Erasmus+ che, con un budget proposto di oltre 24 miliardi di €, potrà contribuire allo sviluppo di competenze e finanziare alcune delle azioni previste dall’Agenda, come ad esempio le università europee; il programma Europa digitale che, con una dotazione proposta di 9,2 miliardi di euro, investirà invece nello sviluppo dell'offerta accademica nel settore digitale e in opportunità di formazione specializzata in settori quali i Dati e l’Intelligenza Artificiale, per sopperire alle attuali carenze di professionisti; nel quadro di Next Generation EU, il Dispositivo per la ripresa e la resilienza, con una dotazione pari a 560 miliardi di € in sovvenzioni e prestiti, offrirà inoltre agli Stati membri ampie opportunità di finanziare iniziative di sviluppo delle competenze e di riqualificazione, adottando le opportune riforme.

L’Agenda è chiaramente ancorata alle più importanti strategie dell’UE per gli anni a venire - dal Green Deal europeo alla nuova strategia digitale e alle nuove strategie industriale e per le piccole e medie imprese, dal nuovo piano d'azione per l'economia circolare alla strategia sulla biodiversità - in quanto le competenze saranno fondamentali per la loro piena realizzazione e per la costruzione di un'Europa più sostenibile, più resiliente e che non lascia indietro nessuno.