• Tipo News
    REDAZIONALE
  • Fonte
    Commissione europea
  • Del

Fra i numerosi documenti di fonte UE pubblicati nel mese di novembre, che avranno importanti effetti negli anni a venire in quanto esprimono gli orientamenti della Commissione per la realizzazione delle sue priorità programmatiche, uno dei più importanti è sicuramente la nuova agenda dei consumatori 2020-2025. Il suo titolo, Rafforzare la resilienza dei consumatori per una ripresa sostenibile, rimanda in modo immediato a una politica dei consumatori in linea con il Green Deal, che tiene conto dell’importanza delle scelte dei consumatori e della loro domanda di beni e servizi per sostenere la transizione verso un'economia più verde. Ma mira anche a rispondere alle esigenze dei consumatori di fronte all'attuale pandemia di Covid-19: le conseguenze delle restrizioni messe in atto per arginare i contagi hanno infatti imposto molte sfide ai consumatori, dalla disponibilità e reperibilità dei prodotti e servizi, ai viaggi e alla mobilità.

L'UE dispone da tempo di un solido quadro di protezione dei consumatori, e la nuova agenda illustra come i buoni risultati raggiunti potrebbero essere consolidati attraverso una serie di azioni per affrontare le sfide del contesto attuale e rafforzare la collaborazione tra le istituzioni dell'UE, gli Stati membri e i portatori di interesse.

L'agenda, che fungerà anche da guida per l'attuazione del programma per il mercato unico (nel nuovo quadro finanziario 2021-2027), si concentra su 5 settori prioritari:

1. transizione verde
2. trasformazione digitale
3. mezzi di ricorso e applicazione dei diritti dei consumatori
4. esigenze specifiche di determinate categorie di consumatori
5. cooperazione internazionale

I principali rilievi della Commissione rispetto alle conseguenze della pandemia sui consumatori riguardano la tutela delle persone che avevano acquistato prodotti turistici o biglietti di trasporto, che non sono stati rimborsati a causa della mancanza di liquidità degli operatori o che hanno subito limitazioni a causa delle interruzioni nei trasporti; e poi le truffe e le frodi, i cambiamenti nei modelli di acquisto e consumo conseguenti alle misure di confinamento, e in particolare lo spostamento degli acquisti sulle piattaforme web e quindi il ruolo delle tecnologie digitali. Per affrontare tutto ciò  la Commissione ha deciso di impegnarsi nelle seguenti azioni:
1. Analisi della adeguatezza della direttiva sui pacchetti turistici alla luce delle recenti crisi (entro il 2022)
2. Esame dell’impatto a lungo termine del Covid-19 sui modelli di consumo come base per future iniziative politiche (entro il 2022)
3. Sostegno alla cooperazione tra la rete di cooperazione per la tutela dei consumatori e altre reti per contrastare le truffe, le pratiche commerciali sleali e le frodi

Relativamente alla transizione verde, la Commissione ha già avviato nel 2020 numerose iniziative, come la strategia "Dal produttore al consumatore" assieme alla strategia sulla biodiversità, la strategia in materia di sostanze chimiche per la sostenibilità e l’ondata di ristrutturazioni mentre nel 2021 è atteso il piano d'azione per l'inquinamento zero: tutte iniziative che richiedono un cambiamento profondo e rapido dei nostri comportamenti, per ridurre la nostra impronta ecologica in tutti i settori, dalle abitazioni al cibo, dalla mobilità al tempo libero e che necessitano di un coinvolgimento attivo dei consumatori, fatto di scelte consapevoli, informate e basate su indicazioni affidabili, con particolare attenzione alle misure di "greenwashing" (ecologismo di facciata). Altro tema fondamentale riguarda poi le scelte energetiche. Per sostenere la transizione verde la Commissione ha deciso di  impegnarsi nelle seguenti azioni:
4. Due proposte legislative: una intesa a responsabilizzare i consumatori per la transizione verde con migliori informazioni sulla sostenibilità dei prodotti e protezione contro pratiche come il greenwashing e l'obsolescenza precoce; la seconda sulla fondatezza delle dichiarazioni verdi basata sui metodi dell'impronta ambientale,
5. Promozione di impegni volontari con gli operatori economici per azioni a favore di un consumo sostenibile
6. Valutazione delle opzioni migliori per spingere la riparazione dei prodotti e incoraggiare prodotti più sostenibili e circolari, nel contesto della revisione della direttiva sulla vendita di beni (dal 2022)

In tema di trasformazione digitale le questioni sollevate sono molteplici, collegate anche al fatto che parte della normativa a protezione degli acquirenti non è immediatamente applicabile agli acquisti online. Oggetto di attenzione sono in primis i modelli e le pratiche di profilazione dei soggetti online, la pubblicità occulta, il marketing aggressivo; e ancora la tutela degli acquirenti in caso di fallimenti nel mercato digitale, la sicurezza dei prodotti, disciplinata da una normativa che non contemplava l’acquisto online. E poi un’identità elettronica universalmente accettata e gestita in sicurezza, i blocchi geografici che non consentono di beneficiare appieno del mercato unico e i servizi finanziari al dettaglio. E infine, ma a monte di tutto, l’importanza di una solida alfabetizzazione digitale, che permetta di usufruire cogliere i benefici del mercato digitale. Le azioni previste per questo settore sono:
7. Analisi della necessità di ulteriori misure legislative o altre azioni a medio termine per garantire l’equità, online e offline (successivamente all’aggiornamento dei documenti di orientamento per le direttive sulle pratiche commerciali sleali e i diritti dei consumatori) (entro il 2022)
8. Proposta di atto giuridico orizzontale che stabilisca i requisiti per l'Intelligenza artificiale (IA) come annunciato nel Libro bianco sull'IA
9. Revisione della direttiva sulla sicurezza dei prodotti, per affrontare le sfide poste dalle nuove tecnologie e dalle vendite online, e della direttiva macchine
10. Revisione della direttiva sul credito al consumo e della direttiva sulla commercializzazione a distanza di servizi finanziari al fine di rafforzare la tutela dei consumatori nell'ambito della digitalizzazione dei servizi finanziari al dettaglio

In tema di tutele giuridiche alla Commissione preme di garantire ai consumatori europei la possibilità di far valere i loro diritti nei confronti delle imprese online, anche se hanno sede in un paese diverso dal loro (cosa fino ad ora tutt’altro che scontata) grazie al nuovo regolamento sulla cooperazione per la politica dei consumatori, entrato in vigore a inizio anno. I lavori si concentreranno in particolare sull’impatto del Covid-19 sui diritti dei consumatori (truffe, questioni legate ai viaggi, sfruttamento delle vulnerabilità finanziarie) e sul greenwashing e le pratiche commerciali sleali. Per questo settore le azioni previste sono:
11. Assistenza agli Stati membri per il recepimento, l'attuazione e l'applicazione della direttiva per una migliore applicazione e modernizzazione delle norme Ue per la protezione dei consumatori (che entrerà in vigore nel maggio 2022), e della futura direttiva sulle azioni rappresentative
12. Presentazione, insieme alle autorità nazionali, delle priorità comuni di applicazione della rete CPC (Consumer Protection Cooperation) per affrontare i problemi di conformità individuati (nel 2022 e, dopo, ogni 2 anni)
13. Mettere a disposizione delle autorità nazionali una serie di strumenti elettronici innovativi per il contrasto alle pratiche commerciali illegali online e per individuare prodotti non sicuri, sulla base dei principi del quadro europeo di interoperabilità (entro il 2022)
14. Valutazione dell'applicazione del regolamento CPC per valutare se permetta di contrastare le violazioni al diritto dei consumatori (entro il 2023)

In generale i mercati sono caratterizzati da asimmetria informative: i consumatori non possiedono sui prodotti e servizi le stesse informazioni che hanno coloro che li vendono, e alcune categorie di consumatori sono particolarmente vulnerabili e possono diventare vittime di comunicazioni di marketing ben congegnate o aggressive. I dati raccolti sui prodotti per l’infanzia evidenziano che i bambini sono particolarmente esposti al rischio di venire a contatto con prodotti non sicuri e che bambini e minori sono più facilmente vittime di pratiche commerciali ingannevoli online. Cresce inoltre la vulnerabilità finanziaria di molte famiglie, sicuramente esacerbata dalla pandemia ma già evidente anche prima, e ciò richiede interventi mirati. Infine anche anziani e persone con disabilità presentano elementi di vulnerabilità, riconducibili a maggiori difficoltà di accesso a informazioni chiare e di facile consultazione e comprensione. Per ovviare a queste problematiche l'agenda ha deciso le seguenti azioni:
15. Maggiori finanziamenti per migliorare la disponibilità e la qualità dei servizi di consulenza in materia di debito negli Stati membri
16. Sostegno a iniziative che forniscono consulenza a livello locale ai consumatori che non hanno accesso al sostegno e alle informazioni fornite online o presso gli uffici centrali di informazione
17. Proposta di decisione sui requisiti di sicurezza per i prodotti per l'infanzia; miglioramento del quadro di sicurezza dei prodotti attraverso la revisione della normativa di riferimento
18. Sviluppo di un approccio strategico per migliorare la consapevolezza e l'educazione dei consumatori, tenendo conto delle esigenze dei diversi gruppi (entro il 2023)

Considerato che le catene di produzione e di valore sono sempre più globali e interconnesse, l’agenda si occupa anche della tutela dei consumatori europei rispetto ai prodotti importati e di come esportare il modello europeo di protezione dei consumatori in paesi che hanno standard meno elevati. Le azioni previste sono:
19. Piano d'azione con la Cina per rafforzare la cooperazione in materia di sicurezza dei prodotti venduti online
20. Sviluppo anche in Africa del sostegno normativo e tecnico; capacity building per i paesi partner dell'UE

Il successo delle azioni di questa agenda dipenderà anche dal coinvolgimento di tutti i portatori di interesse e implica un nuovo quadro per la cooperazione rafforzata in grado di realizzare azioni concrete muovendosi su priorità annuali, concordate nell'ambito di un vertice annuale dei consumatori che riunisca ogni anno il 15 marzo, Giornata mondiale del consumatore, tutti i portatori di interesse. Sono previste pertanto azioni relative alla governance del processo:
21. Istituzione di un gruppo consultivo sulla politica dei consumatori composto da rappresentanti di organizzazioni dei consumatori, società civile e industria
22. Rinnovo del quadro di valutazione delle condizioni dei consumatori per migliorarne la funzione di monitoraggio e analisi

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