• Tipo News
    REDAZIONALE
  • Fonte
    Commissione europea

La Commissione europea ha presentato, a metà ottobre, una proposta per designare il 2022 quale Anno europeo dei giovani. L'iniziativa, preannunciata dalla presidente von der Leyen in occasione del suo discorso sullo stato dell'Unione tenuto a settembre dinanzi al Parlamento europeo, punta ad intensificare l’impegno dell'UE, degli Stati membri e delle autorità regionali e locali per valorizzare e sostenere la generazione più penalizzata dalla pandemia e coinvolgerla concretamente in una prospettiva di ripresa post-pandemica, dato che - come sottolineato dalla presidente nel suo discorso - "l'Europa ha bisogno di tutti i suoi giovani". In particolare, l’Anno europeo intende:

- celebrare e sostenere i giovani, infondendo loro fiducia nel futuro, soprattutto evidenziando come la transizione verde e quella digitale possano offrire nuove prospettive e opportunità;
- incoraggiare tutti i giovani, in particolare quelli con minori opportunità, appartenenti a gruppi vulnerabili o provenienti da contesti svantaggiati, a diventare cittadini attivi e impegnati, artefici del cambiamento positivo;
- promuovere le opportunità che le politiche pubbliche offrono ai giovani a sostegno del loro sviluppo personale, sociale e professionale;
- trarre ispirazione dalle azioni e dalle idee dei giovani per continuare a rafforzare e rivitalizzare il progetto comune europeo.

Con l’Anno europeo, la Commissione accende dunque i riflettori sui giovani quale target prioritario per l’azione dell’UE ma anche parte importante, da ascoltare per plasmare il futuro dell’Unione, un futuro che dovrà essere più verde, più digitale e più inclusivo, per consentire una ripresa sostenibile dell’Europa che offra anche alle giovani generazioni maggiori opportunità professionali e di crescita. In questo senso, la Conferenza sul futuro dell’Europa, attualmente in corso, rappresenta un'occasione unica per ragionare sulle sfide e le priorità dell'Europa di domani e riconosce ai giovani un ruolo rilevante nei dibattiti sul futuro dell’UE: un terzo dei partecipanti ai panel europei di riflessione, nonché dei rappresentanti dei panel alle sessioni plenarie della Conferenza è infatti costituito da giovani. Entro la primavera del 2022 la Conferenza dovrebbe giungere a conclusioni e quindi fornire orientamenti indirizzati alle tre principali istituzioni UE (Parlamento europeo, Consiglio e Commissione).

Tra le novità del prossimo anno si prevede, inoltre, l’avvio del nuovo programma ALMA (Aim, Learn, Master, Achieve). Anch’esso annunciato dalla presidente von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell'Unione, si tratta di un’iniziativa mirata ad aiutare i giovani che non hanno un'occupazione, nè seguono un percorso scolastico o formativo (i cosiddetti  NEET - not in employment, education or training) ad entrare nel mercato del lavoro. ALMA dovrebbe partire a gennaio e si propone di consentire a questi giovani svantaggiati di fare un’esperienza professionale temporanea in un altro Stato membro, per acquisire competenze e conoscenze e creare nuovi contatti. ALMA dovrebbe essere attuato nel quadro del Fondo sociale europeo Plus (FSE+), con un bilancio di circa 15 milioni di euro per il primo anno, e andrà ad integrare i programmi già esistenti che supportano la mobilità dei giovani, come Erasmus+ o il Corpo europeo di solidarietà, rivolgendosi alla fascia che non rientra in questi programmi.

Ulteriori opportunità per i giovani e il settore della gioventù si stanno delineando proprio grazie ai programmi Erasmus+ e Corpo europeo di solidarietà. Con una dotazione finanziaria rispettivamente di 28 miliardi di € e di 1 miliardo di € per il periodo 2021-2027, sono, questi, due programmi di finanziamento UE che interessano direttamente il settore giovanile. Erasmus+ interviene infatti su tre settori - Istruzione e Formazione, Gioventù, Sport – sostenendo un’ampia gamma di attività di mobilità e cooperazione, mentre il Corpo europeo di solidarietà supporta attività di volontariato e di solidarietà che coinvolgono i giovani di età compresa fra i 18-30 (o fino ai 35 anni nel caso di volontariato nell’ambito dell’aiuto umanitario). I due programmi avranno anche un ruolo cruciale nel sostenere l’attuazione dell'Anno europeo dei giovani.

Rispetto ad Erasmus+, sono numerose le opportunità per i giovani e le organizzazioni e enti attivi nel settore della gioventù contenute nei bandi in scadenza nel 2022. Oltre al bando per Scambi virtuali nei settori dell’istruzione superiore e della gioventù, aperto fino al 22 febbraio, è stato appena pubblicato il nuovo bando “generale” Erasmus+, che dispone di un budget di oltre 3 miliardi di €, di cui 288 milioni destinati al settore gioventù. In questo settore il bando può finanziare un’ampia varietà di progetti: progetti di mobilità ai fini di apprendimento per i giovani e gli animatori socio-educativi, progetti per incoraggiare la partecipazione dei giovani nei processi civici e democratici ad ogni livello (locale, regionale, nazionale e europeo), progetti per aumentare la partecipazione a DiscoverEU dei giovani con minori opportunità, dando loro la possibilità di viaggiare e scoprire l'Europa. E poi ancora: Partenariati per la cooperazione, ossia progetti che offrono alle organizzazioni l’opportunità di acquisire esperienza nella cooperazione internazionale, progetti per lo sviluppo delle capacità nel settore giovanile e progetti European Youth Together, che promuovono partenariati transnazionali tra le organizzazioni giovanili a livello di base o su vasta scala, con l'obiettivo di rafforzare la dimensione europea delle loro attività. Il bando rimane aperto con scadenze diverse a seconda dell’azione. Le prime deadline sono a febbraio (scheda dettagliata e documentazione).

Il 17 novembre si è aperto, invece, il bando per il 2022 relativo al Corpo europeo di solidarietà. Mette a disposizione più di 138 milioni di € e contribuirà a creare nuove opportunità di solidarietà e partecipazione per i giovani. Finanzia, infatti, progetti che coinvolgono o vedono protagonisti i giovani di età compresa fra i 18-30, quali progetti di volontariato, progetti di solidarietà direttamente sviluppati e gestiti dai giovani, nonché gruppi di volontariato in settori ad alta priorità concentrati sulla promozione di stili di vita salutari e sulla conservazione del patrimonio culturale. Per la prima volta, la call contempla anche il Corpo volontario europeo di aiuto umanitario e introduce la possibilità di prendere parte a operazioni di aiuto umanitario in tutto il mondo, sostenendo progetti per attività di volontariato che coinvolgono i giovani fino ai 35 anni. Le prime scadenze per la presentazione di progetti sono a febbraio 2022 (scheda dettagliata e documentazione).

In una prospettiva più ampia, altri programmi e strumenti di finanziamento UE, benché non espressamente dedicati al settore della gioventù, potranno avere comunque ricaduta sui giovani. E’ il caso, ad esempio, del Fondo sociale europeo Plus, che rimane fondamentale per investire nelle persone, compresi gli investimenti a sostegno dell'occupazione giovanile. Inoltre, il Fondo può supportare misure di formazione e inclusione sociale per i giovani, dedicando particolare attenzione a coloro che si trovano in una situazione di vulnerabilità o che provengono da contesti svantaggiati. Horizon Europe, invece, può offrire preziose opportunità, in particolare con le Azioni MSCA o i ERC Starting Grants, per sostenere i migliori talenti nonchè ampliare conoscenze e competenze scientifiche dei giovani ricercatori. Ugualmente Europa Creativa, il programma dell’UE a sostegno della Cultura, può offrire a giovani artisti e professionisti dei settori culturali e creativi occasioni di finanziamento e cooperazione.

Infine, ci si aspetta che le nuove generazioni possano concretamente beneficiare dell’impatto di NextGenerationEU e delle riforme e investimenti contemplati nei Piani di ripresa e resilienza. Nel PNRR italiano aiutare le future generazioni è, infatti, una priorità trasversale a tutto il Piano che delinea scenari promettenti per i giovani, soprattutto in termini occupazionali.

Area
Unione Europea